Sì, no, chissà. Un ritornello che nell’agosto del 2023 aveva come protagonista Matteo Prati e che un anno dopo, con le stesse dinamiche, ha in Gianluca Gaetano l’attore principale nell’estate del mercato targato Cagliari. Con un finale che, però, dà meno certezze alla società rossoblù, pur se i giochi non sembrano ancora chiusi.
Lotta libera
In tempo di Olimpiadi le sorprese sono all’ordine del giorno. Uno scatto fulmineo, un’entrata in scena fatta con prova di forza per sbaragliare la concorrenza, intrighi. Nel contesto del calciomercato la corsa vede protagonisti Parma e Cagliari, obiettivo non una medaglia d’oro ma un trequartista dal passato comune. Perché da una parte c’è il ricordo della stagione a Cremona con Fabio Pecchia a guidarlo e ritrovare il tecnico in Emilia sarebbe per Gaetano un plus non di poco conto. Dall’altra, però, c’è quella Sardegna che gli ha dato la luce della Serie A nei sei mesi di prestito rossoblù e conseguente salvezza da protagonista. Ed è da qui che nasce l’interesse del Cagliari per il classe 2000 del Napoli, da quell’obiettivo raggiunto assieme e un legame diventato forte nonostante il poco tempo. La discriminante resta il club del presidente Aurelio De Laurentiis, così come un anno fa era la Spal nell’intrigo Prati con il Palermo a fare da sparring partner. E se gli incastri tra Cagliari e Napoli non arrivano al dunque, ecco che il Parma mette la freccia e scatta. In maniera decisiva? Sì, no, chissà.
Rush finale
Quello tra gialloblù, azzurri e giocatore appare un affare al quale manca solo il classico nero su bianco. Eppure, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il vecchio adagio di Giovanni Trapattoni – non dire gatto se non ce l’hai nel sacco – sarebbe ancora valido. Perché sì il Parma è entrato con forza nella corsa a Gaetano, ma il traguardo non è stato ancora raggiunto. E così il Cagliari spera e attende, con il sì del calciatore tra le mani e l’accordo con il Napoli da sistemare con giochi di incastri e volontà reciproche da sistemare. Per un calciatore voluto, ma senza andare oltre la ragionevolezza di un contratto in scadenza a giugno 2025 e un’asta con un limite da non valicare. Insomma, i giochi non sono ancora fatti, ma rispetto al Prati di un anno fa la sensazione è che non si voglia forzare la mano senza se e senza ma. Pur restando una fiammella accesa per un controsorpasso possibile. Anche perché perdere Gaetano dopo un’estate passata nella convinzione di portarlo in Sardegna sarebbe una botta difficile da superare, soprattutto per un ambiente che attende mosse concrete dopo le ultime settimane di calma. Con un tesoretto rimasto ancora intatto e un Gaetano che, comunque, da solo non basterebbe per colmare lacune apparse evidenti nelle prime uscite stagionali del precampionato.
Matteo Zizola