Prima giornata, Cagliari contro Brescia, minuto 40 del primo tempo. Leonardo Pavoletti si accascia e si porta a bordo campo, poco dopo prova a rientrare ma è costretto ad alzare immediatamente bandiera bianca. Il responso è crudele, lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e subito operazione a Innsbruck e la lunga convalescenza.
Rientro previsto a marzo del 2020, mesi passati a lavorare per il ritorno in campo e poi l’incredibile nuovo infortunio lo scorso febbraio in circostanze a dir poco clamorose. Una cena con la squadra per celebrare la fine del calvario, la conferenza stampa con il compagno e amico Luca Cigarini per spiegare le dinamiche che hanno portato alla nuova lesione dello stesso legamento operato dopo la gara contro il Brescia, altri mesi di convalescenza e i minuti finali simbolici di San Siro all’ultima giornata per assaggiare di nuovo il terreno di gioco arrivati anche grazie allo stop causa Covid.
Pavoletti ora attende la nuova stagione con più voglia che mai, in panchina è arrivato Di Francesco con il quale si incontrò già a Sassuolo, un campionato da protagonista in Serie B e poi l’anonimato in Serie A con la maglia neroverde. Nuova stagione che però potrebbe essere anche lontana da Cagliari per il numero 30 rossoblù, ora impegnato insieme ai compagni nei primi allenamenti ad Asseminello ma con un futuro incerto di fronte a sé. Non solo per via del doppio infortunio che fa del centravanti un’incognita, ma anche proprio per l’arrivo di Di Francesco in panchina che nel suo credo non contempla come prima scelta un centravanti alla Pavoletti. Il fisico sì ricorda quello di Dzeko, attaccante centrale dotato di forza per il 4-3-3 del tecnico abruzzese, ma rispetto al bosniaco la capacità di fare manovra – leggasi le doti tecniche – non sono comparabili. Per questo motivo pensare a una sua cessione non è utopia, chissà forse anche figlia degli avvenimenti che hanno portato al secondo infortunio, oltre che di un ingaggio pesante per un giocatore che rappresenta un punto interrogativo dal punto di vista fisico considerato che è anche alla soglia dei 32 anni.
La notizia è che un Pavoletti con le valigie non è più solo un’idea estiva, ma su di lui sarebbe arrivato un primo sondaggio da parte del neopromosso Spezia di Vincenzo Italiano. I liguri dopo aver superato l’ostacolo Frosinone si preparano alla prima stagione nella massima serie della loro storia, una lunga rincorsa dopo tanti tentativi, e starebbero pensando proprio a Pavoletti come rinforzo per il reparto offensivo. Il Cagliari avrebbe risposto proponendo il prestito oneroso con diritto di riscatto per una cifra totale intorno ai 7 milioni di euro, 4 in meno di quanto pagato dalla società rossoblù al Napoli nell’estate del 2017 quando arrivò in Sardegna per 9 milioni più 2 di bonus.
Una trattativa difficile, ma il lungo periodo di mercato potrebbe aiutare i liguri: per il momento lo Spezia avrebbe fatto una prima marcia indietro ritenendo la richiesta troppo onerosa e lo stesso Pavoletti non sembrerebbe convinto della destinazione, ma la trattativa potrebbe essere un segnale delle intenzioni del Cagliari di privarsi del suo centravanti dopo 27 gol in 67 partite con la maglia rossoblù in Serie A.
Matteo Zizola