Trovare la giusta combinazione per far quadrare il tutto. Tra sorpassi, controsorpassi e il bilancio da tenere sott’occhio sia per chi vende che per chi compra.
Trio
Leeds, Inter e Roma. In fila, senza il biglietto eliminacode e pronti ognuno a scattare appena si apre un varco. In altre parole, appena domanda e offerta riusciranno a trovare un punto d’incontro che non sarebbero necessariamente i 36 milioni indicati nella clausola di Nahitan Nández, l’oggetto del desiderio conteso. Contropartite tecniche da far rientrare nell’affare, giovani, dell’ingaggio contenuto e spendibili a bilancio. Su questo punto difficilmente gli inglesi di Bielsa possono fare molto, nel caso del Leeds non resta altro che alzare la parte in contanti per accontentare le richieste del Cagliari. Senza dimenticare l’aspetto prettamente sportivo che vede i bianchi dello Yorkshire indietro rispetto alle due concorrenti italiane. Pur se protagonisti di un ottima Premier League, infatti, non giocheranno nelle coppe europee nella prossima stagione.
Dall’Italia
Sul fronte Serie A le chiacchierate sul tema Nainggolan hanno portato l’Inter a chiedere informazioni su Nández. Due affari completamente staccati, sul belga è il giocatore a trattare direttamente la risoluzione con i nerazzurri, mentre sul León avviene esattamente l’opposto. Il giocatore, infatti, non ha ancora ricevuto l’offerta da nessuna società interessata, il primo passaggio in questo caso è quello che vede il Cagliari alle prese con la trattativa e con i possibili incastri. Anche perché Nández gradirebbe le destinazioni che, peraltro, unirebbero la promessa di una cessione in estate con gli aspetti economici e di blasone. Da un lato l’Inter che disputerà la prossima Champions League, dall’altro la Roma che sarà impegnata nella nuova Conference League. Anche se, nel caso dei giallorossi, restano i dubbi di Mourinho. Nández è infatti un pallino del direttore sportivo Tiago Pinto, mentre lo Special One preferirebbe un’altra tipologia di centrocampista soprattutto dal punto di vista della fisicità.
Bilancio e incastri
Sia con Inter che con Roma il discorso verte, come detto, sulle contropartite. La parte cash, invece, potrebbe essere modulata guardando anche ad altri fattori. Non va dimenticata la percentuale sulla futura rivendita da versare al Boca Juniors e al Peñarol, il 18% che però riguarda soltanto la differenza tra quanto pagato in sede d’acquisto – 18 milioni – e quanto ricevuto al momento della possibile cessione. Con il Cagliari che potrebbe così accettare una cifra intorno ai 20 milioni di euro, riducendo sensibilmente la parte da girare ai due club sudamericani. Il resto entrerebbe in un gioco di triangolazioni nel quale la società rossoblù proverebbe a inserire anche un altro club – il neopromosso Venezia su tutti – per cedere una delle contropartite in prestito con obbligo di riscatto e far tornare i conti a livello di bilancio. La Roma parte indietro anche perché l’Inter ha una serie di giovani che piacciono, e non poco, al Cagliari. Tra tutti Sebastiano Esposito, centravanti classe 2002 e fratello di Salvatore, altro obiettivo rossoblù ma di proprietà della Spal. Non solo l’attaccante nell’ultima stagione in prestito al Venezia, ma anche il portiere Di Gregorio che potrebbe essere la soluzione per rimpiazzare chi partirà tra Cragno e Vicario andando a coprire il ruolo di secondo in qualunque caso.
Incastri che però diventeranno possibili soltanto nel momento in cui l’Inter riuscirà a vendere uno dei propri gioielli. Senza la cessione di Hakimi o di Lautaro Martinez i nerazzurri non potrebbero avanzare alcuna offerta, lasciando a quel punto uno spiraglio per la Roma. Senza dimenticare ovviamente la pista inglese ed eventuali concorrenti ad aggiungersi alla corsa al León.
Matteo Zizola