Una lotta contro il tempo che stringe ogni giorno di più. Trenta giugno la data limita, poi si volterà pagina. Quello che si potrà leggere da quel momento in poi sarà un capitolo nuovo, influenzato però da come si chiuderà il precedente. Il libro è il bilancio, la storia è fatta di cessioni, incassi, tagli.
Obiettivo saluti
I contratti in scadenza o meno da ridiscutere o sui quali scrivere la parola fine. La liquidità cercata attraverso ogni possibilità che il mercato può dare, anche provando a stimolare ciò che resta dormiente. Più che ricevere richieste si prova a portare avanti sondaggi, fare il primo passo, indurre in tentazione eventuali pretendenti. In questo gioco delle parti uno dei protagonisti è senza dubbio Giovanni Simeone, il cui desiderio di una nuova avventura è stato reso chiaro dallo stesso attaccante. In cima alla lista un’esperienza fuori dall’Italia, lontano da quella Serie A che lo ha visto protagonista con tre maglie in cinque campionati, la prima con il Genoa e poi la doppia annata di Firenze prima e di Cagliari poi.
Questione di prezzo
Ci provano Torino e Sampdoria, anche se resta da capire quanto sia l’interesse di granata e blucerchiati e quanto invece sia la società rossoblù ad aver messo sul piatto il nome del Cholito. La situazione economica però frena un po’ tutti, difficile ottenere una cessione in contanti, più facile organizzare uno scambio fatto di contropartite tecniche e incastri da trovare. Un dettaglio che vale anche per l’opzione delle ultime ore, il Celta Vigo. Secondo quanto riportato nei media galiziani, infatti, è sì confermato l’interesse del club celeste per Simeone, ma appare estremamente complicato arrivare alle richieste rossoblù. Pagato 16 milioni tra prestito e obbligo di riscatto quando prelevato dalla Fiorentina, l’attaccante nato a Madrid – e dunque con passaporto comunitario – ha come valutazione minima una cifra tra i 12 e i 15 milioni di euro. Troppi per le casse del Celta, nonostante l’allenatore Coudet, anche lui argentino come il Cholito, gradisca la possibilità di avere tra le sue fila il giocatore. Ciò che filtra è che i galiziani sì sono alla ricerca di un centravanti che possa giocarsi il posto con Santi Mina, attualmente il titolare, ma che il budget a disposizione per colmare questa lacuna sia decisamente inferiore alla cifra richiesta dal Cagliari per Simeone.
Pablo Cosentino, l’intermediario incaricato per la possibile vendita dell’attaccante argentino, dovrà dunque andare alla ricerca di nuove pretendenti. Magari uno dei due club di Siviglia, il Betis su tutti, che già in passato avevano puntato i loro radar su Simeone. Resta viva l’opzione Serie A, anche se, come detto, la volontà del classe ’95 cresciuto nel River Plate è quella di abbandonare il campionato italiano.
Matteo Zizola