Accelerate, frenate, segnali, dichiarazioni. Il mercato vive anche, se non soprattutto, di momenti che cambiano da un giorno all’altro. Ci si avvicina e ci si allontana come legati da un elastico e, come può succedere con gli elastici, il rischio è che si spezzi.
Stand-by Cholito
C’è chi vorrebbe restare e chi, al contrario, aspetta il via libera per salire sull’aereo verso altre destinazioni. Sono gli opposti destini di Diego Godín e Giovanni Simeone. Il caso del Cholito è emblematico di un mercato che vive di incastri, nel quale basta un movimento per creare il classico effetto domino. Se però tutto resta fermo ecco che l’attesa diventa stallo e, chissà, frustrazione. L’attaccante argentino desidererebbe cambiare aria, ma non solo per lasciare la Sardegna, ma per cimentarsi in altri campionati diversi dalla Serie A. La Spagna lo ha cercato, il Celta Vigo su tutti, ma nessun club si è avvicinato alle richieste del Cagliari. Ci ha pensato lo Zenit San Pietroburgo, ma la Russia non sembra una destinazione gradita al calciatore. Soprattutto il Marsiglia su espressa indicazione del connazionale Sampaoli, allenatore dei francesi, ha messo gli occhi sul Cholito. L’affare Strootman l’anticamera di un accordo che sembrava praticamente cosa fatta, ma che è rimasto congelato. A bloccare tutto la difficoltà del Marsiglia di liberarsi di Dario Benedetto, attaccante anche lui argentino per il quale si sono mosse l’Elche e il São Paulo. I brasiliani avevano ormai chiuso la trattativa con i francesi, ma le richieste dell’entourage del calciatore alla voce commissioni hanno fatto cadere il tutto. E con Benedetto a completare assieme a Milik la batteria degli attaccanti, diventa impossibile trovare lo spazio tecnico ed economico per chiudere la partita Simeone. Lo ha detto anche il presidente del Marsiglia Pablo Longoria: “Il mercato non dipende solo da noi”, le sue parole in conferenza stampa, “in questo momento Benedetto è sotto contratto, ci sono alcuni club interessati ed è di dominio pubblico. Ma aspetteremo il tempo necessario per negoziare. Dobbiamo cercare di migliorare la squadra, ma il mercato è complicato. Vogliamo rinforzarci nei ruoli in cui non siamo al completo, ma finché non cederemo giocatori in queste posizioni non potremo comprare”. Simeone dovrà dunque attendere, nella speranza che il tempo non cancelli anche la possibilità di partenza. Una situazione in stand-by nella quale, secondo quanto abbiamo appreso, il silenzio al momento regna sovrano.
Istanbul lontana
Foto sorridenti, da solo ad Asseminello o con il connazionale Nahitan Nández con Cagliari sullo sfondo. Diego Godín continua la sua rincorsa verso la conferma nonostante i patemi delle ultime settimane e, soprattutto, nonostante le avances del Beşiktaş. Il Faraone vorrebbe restare in Sardegna e anche dalla Turchia appaiono scalfite profondamente le certezze di pochi giorni fa. Prima l’allenatore dei campioni della Super Lig che ha parlato della voglia di avere a disposizione Godín, poi la consapevolezza del vicepresidente bianconero di poter acquisire il capitano della Celeste in breve tempo. Il tempo però è passato, l’offerta da 1,5 milioni più bonus non ha trovato la soddisfazione di Godín e il Cagliari non ha risposto positivamente alla richiesta di aiuto da parte turca. Così proprio il vicepresidente del Beşiktaş Emre Kocadağ è passato dalla certezza ai condizionali: “Prenderemo un attaccante e un esterno destro. Stiamo anche considerando un centrocampista creativo. E, forse, prenderemo anche un difensore”, queste le sua parole al canale YouTube Aleni TV. Nessun riferimento a Godín e soprattutto nessuna assoluta certezza di un nuovo tassello nel reparto arretrato. A questo punto si attende il sempre più probabile faccia a faccia tra il Faraone e il Cagliari per cercare di trovare una soluzione che possa portare alla permanenza in Sardegna, ma anche alla riduzione di quell’ingaggio che è il vero nodo da sciogliere per far tornare il sereno tra le parti.
Matteo Zizola