Le ultime sull’affare che ha infiammato il mercato in uscita del Cagliari: niente accordo tra le parti, con il centrocampista uruguagio destinato a restare in rossoblù.
Non habemus papam. In giorni delicati in cui le contrattazioni sono e sono state al centro dell’attenzione pubblica (vedasi il Mattarella bis al Quirinale), il principio dell’accordo tra le parti è sacrosanto. E capita spesso che anche trattative nate sotto i migliori auspici alla fine, quando contano soltanto carte bollate e firme, falliscano proprio sul più bello. Ci ha sperato, Nahitan Nández: ci ha sperato davvero l’uruguagio di poter fare il salto a Torino, con il bianconero della Vecchia Signora pronto ad accoglierlo per regalare a Massimiliano Allegri un Padoin 2.0, stavolta senza accento friulano ma con uno spiccato accento charrúa. L’accordo verbale tra la Juventus e la mezzala di Punta del Este era stato raggiunto, ma quando il pallone è stato passato a Tommaso Giulini ecco che il fuoco che alimentava il trasferimento si è pian piano affievolito, fino a spegnersi del tutto. Niente accordo, nessuna possibilità di trasferimento dunque. Nández non diventerà – perlomeno in questa sessione – un giocatore della Juventus, ma è destinato a restare al Cagliari fino a fine stagione.
Rien ne va plus
Dal club rossoblù ben poca volontà di derogare al principio deciso a inizio mercato: il calciatore parte solo a titolo definitivo o, al massimo, in prestito (oneroso) con obbligo di riscatto. Valutazione totale dell’affare 17 milioni, non un euro di meno. La Juventus e l’entourage del giocatore ci hanno provato, fino alla fine, ma di fronte al muro alzato da via Mameli (o da via Vegezio, che dir si voglia), non c’è stato nulla da fare. Si è detto che l’affare potesse saltare per via delle commissioni eccessive chieste da Pablo Bentancur, agente del giocatore, ma da informazioni in nostro possesso la verità sarebbe un’altra: rinuncia totale alla commissione pagata dalla Juventus, pur di avere il fatidico “sì, lo voglio” tra bianconeri e Nandez. Ora, a mercato quasi concluso, sembra davvero difficile che Nández possa lasciare la Sardegna. Un braccio di ferro che dura da mesi, anni e che ancora una volta vede sul tavolo nessun vero vincitore, ma soltanto vinti.
Matteo Zizola