C’è sempre quel desiderio in cima alla lista, intorno altre strade battute senza convinzione, ma la stella polare resta il primo nome da inseguire fino all’ultimo minuto. Non si desidera ciò che è facile ottenere scriveva Ovidio, un nuovo Radja Nainggolan è il protagonista del mercato del Cagliari.
Giorni contati – Inutile andare a cercare profili con poca convinzione, questa l’idea del Cagliari. Puntare un giocatore che nell’idea della società e del tecnico possa fare la differenza e, qualora non si riuscisse a vestirlo di rossoblù, restare con chi si ha a disposizione. Comprare tanto per comprare non rientra nella filosofia attuale, a maggior ragione in tempo di pandemia e con le uscite che stentano a materializzarsi. In estate il mantra fu quello del ritorno in Sardegna di Nainggolan, il tira e molla con l’Inter dal finale ormai noto. Se in quel caso la finestra di gennaio dava l’opportunità di riprovarci nel breve tempo, ora che gennaio è arrivato non riuscire a raggiungere l’obiettivo primario potrebbe essere un problema in vista della corsa salvezza. Il regista, quell’elemento che manca nello scacchiere di Di Francesco e che il tentativo di adattamento di Marin, senza successo, ha evidenziato ulteriormente come una delle pecche della squadra.
Gioco delle parti – In politica si usa spesso l’ossimoro cauto ottimismo, concetto che calza a pennello nel caso del possibile arrivo di Erick Pulgar in Sardegna. Il giocatore cileno in forza alla Fiorentina sembra non aver trovato l’ambiente ideale in Toscana, tra positività al virus e concorrenza non è mai stato al centro del progetto né con Iachini né tantomeno con Prandelli. Lontani i tempi delle buona prestazioni di Bologna, a Firenze Pulgar ha raccolto soltanto 13 presenze in campionato senza nessun gol o assist, delle quali solo 4 con più di 45 minuti in campo. Cagliari rappresenterebbe l’occasione per riscattare una prima parte di stagione sotto le aspettative, oltre che per tornare a essere centrale rispetto alle gerarchie viola che lo vedono partire dietro la concorrenza. La società rossoblù tiene botta, l’offerta di prestito con diritto di riscatto resta aperta, mentre da Firenze sperano in soluzioni migliori dal punto di vista economico. In Via Mameli c’è comunque positività per la riuscita dell’operazione nelle ultime ore di mercato, magari trovandosi a metà e tramutando il prestito gratuito in oneroso senza modificare il diritto di riscatto in obbligo.
Pulgar resta quindi l’obiettivo numero uno in casa Cagliari per la cabina di regia, in questo momento non solo il principale ma anche l’unico. L’alternativa, più che andare su un altro profilo, sarebbe quella di insistere sui giocatori già presenti in rosa, a scanso di sorprese dell’ultim’ora. Il pericolo di ripetere quanto accaduto con Nainggolan a ottobre esiste, ma il Cagliari preferisce correre il rischio di restare con il cerino in mano piuttosto che valutare alternative che poco aggiungerebbero a una rosa già fin troppo ampia.
Matteo Zizola