Il giro del mercato è fatto di tappe e traguardi intermedi, salite e corsa in pianura, volate e cronometro alla mano. Il Cagliari versione estate 2023 ha preso la via dell’anticipo, non più l’attesa prima del rush finale in cerca delle occasioni come in passato, ma il tentativo reale di dare a Claudio Ranieri la rosa al completo prima del ritiro della Valle d’Aosta o, comunque, in anticipo rispetto all’inizio ufficiale della stagione con la sfida di Coppa Italia contro il Palermo del 13 agosto.
Porte aperte
Al completo sì, ma senza eccessi. Non solo economici – l’occhio sul bilancio sempre vigile – ma anche numerici. Con il trio di obiettivi da chiudere quanto prima la rosa rossoblù salirebbe a trentatré elementi totali, decisamente troppi. Gli arrivi del difensore centrale d’esperienza, con Palomino in primissima fila, della punta che risponde al nome di Eldor Shomurodov e del giovane Matteo Prati in mezzo al campo apriranno giocoforza la porta a diversi addii. Tempistiche chiare che non escludono comunque uno o più innesti da fine mercato se si dovesse presentare l’occasione, pur se al momento il mirino è puntato sui tre nomi citati senza guardare oltre. Se in porta i giochi sono fatti, in difesa il valzer delle cessioni vede protagonisti tre giocatori su tutti. Christian Travaglini dovrebbe partire in prestito, mentre Elio Capradossi ed Edoardo Goldaniga sono gli indiziati per una cessione a titolo definitivo o comunque temporanea con riscatto. Per il centrale scuola Roma non sono ancora arrivate proposte concrete, mentre per l’ex Sassuolo esiste l’interesse di Como e Bari senza che però si sia ancora tramutato in trattativa reale. Da non dimenticare, infine, che tra i trentatré tesserati per la prima squadra rossoblù c’è anche Salvatore Boccia che oltre all’interesse del Taranto attende la mossa del Benevento.
Verso la B
In mezzo al campo il traffico è congestionato, mentre sugli esterni del 4-4-2 di Ranieri il capitolo appare chiuso sia in entrata che in uscita. Al netto della presenza di Jacopo Desogus, che può essere considerato nella batteria sia delle ali che dei trequartisti. Il giovane classe 2002, dopo l’esperienza in C al Pescara, vorrebbe giocarsi le proprie carte per la permanenza in rossoblù, ma restano vive le opzioni Bari e Cittadella. È nella parte centrale della mediana che però si concentreranno le operazioni in uscita del Cagliari, partendo dal duo Lella-Kourfalidis. Entrambi destinati al prestito in cadetteria per ottenere quella maggiore continuità di utilizzo che appare difficile in Serie A. A prescindere dall’arrivo di Prati, infatti, il loro destino sembra scritto, a maggior ragione se il club rossoblù riuscisse a chiudere la partita con la Spal per il classe 2003. Chi invece dovrebbe restare saldamente agli ordini di Ranieri è Nicolas Viola, al netto delle dinamiche di mercato e di sorprese dell’ultim’ora. Vero è che il Catanzaro ha mostrato interesse, ma il regista calabrese è visto da Sir Claudio come colonna portante dello spogliatoio, oltre che come destinatario del ruolo di chioccia per i giovani del reparto come Sulemana e, appunto, il possibile se non probabile nuovo innesto chiamato Prati. Pochi dubbi anche su Marko Rog, chiamato alla stagione del rilancio dopo i tanti problemi fisici degli ultimi anni. In attesa di capire il proprio futuro anche Isaias Delpupo, richiesto dal Taranto in Serie C e con la concreta possibilità di un anno di apprendistato lontano dalla Sardegna.
Certezze e Tonga
Infine il reparto offensivo, quello con meno movimenti in uscita rispetto agli altri della rosa. Gianluca Lapadula, Leonardo Pavoletti e Zito Luvumbo sono le certezze, in attesa di abbracciare il nuovo compagno d’attacco che, presumibilmente, sarà l’uzbeko della Roma Shomurodov. Tramontata quasi definitivamente l’ipotesi che portava al greco dell’Utrecht Tasos Douvikas, il vero nodo da sciogliere è quello relativo a Gastón Pereiro. Messo alla porta metaforicamente dalle parole nette del direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato: “È uno di quei ragazzi per i quali si cercherà una soluzione alternativa perché non rientra nel progetto tecnico e tattico della squadra“. Il Tonga non è pedina facile da piazzare, sia per il famoso ingaggio da 1,3 milioni netti fino al 2025 che non va in parallelo con le prestazioni fornite sia in Sardegna che nel prestito al Nacional, sia per una sostanziale assenza di pretendenti alla finestra. La Sampdoria aveva fatto un timido sondaggio, defilandosi presto. Il Nacional non sembra intenzionato a riprovare il colpo a titolo quasi gratuito, così come dal Sudamerica – destinazione gradita al giocatore – non sono pervenuti segnali di approccio. Una situazione che si protrarrà presumibilmente fino agli ultimi giorni di trattative, con Pereiro che vivrà le prossime settimane sostanzialmente da separato in casa.
Matteo Zizola