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Mercato Cagliari: con Mancosu e Barreca la rivoluzione รจ completata?

Stefano Capozucca, ex direttore sportivo del Cagliari Calcio | Foto Luigi Canu
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Giorni di ritorni in casa Cagliari e dopo quello di Marco Mancosu, protagonista nella vittoria per 2 a 1 sul Cittadella, ecco pronto quello di Antonio Barreca. L’esterno mancino svolgerร  domani 23 agosto le visite mediche come riportato da Gianluca Di Marzio, ultimo passaggio prima di unirsi al gruppo di Fabio Liverani e occupare l’ultima casella libera nella rosa rossoblรน.

Dalle individualitร  al gruppo

Un mercato che, a meno di colpi di scena negli ultimi dieci giorni, puรฒ dirsi chiuso. Quasi sicuramente in entrata, mentre restano aperte alcune cessioni tra il pezzo pregiato per eccellenza Nahitan Nรกndez e gli elementi di fatto fuori dai piani. La rivoluzione estiva del Cagliari post retrocessione, guardando all’insieme dei movimenti, sembrerebbe aver seguito la massima del presidente della Lazio Claudio Lotito, con una gestione di acquisti e cessioni che ha seguito i tre parametri del patron biancoceleste: compatibilitร  economica, qualitร  tecnica e valori morali. Aspetti collegati l’uno all’altro, ognuno imprescindibile per costruire un gruppo coeso e che possa raggiungere gli obiettivi. Soprattutto dal punto di vista delle uscite la societร  rossoblรน ha cercato di trarre il massimo – leggasi plusvalenze – senza chiudere la porta a nessuna richiesta che potesse soddisfare economicamente. Chi ha espresso il desiderio di cambiare aria o, come da parole di Liverani, non ha manifestato “la volontร  di restare in un posto”, รจ stato ceduto senza troppi convenevoli. Cercando di ricostruire una rosa con la voglia di calarsi nell’inferno della Serie B, evitando gli alti e bassi umorali delle ultime stagioni. Tra le conferme dei vari Marko Rog e Leonardo Pavoletti, esempi principali di una volontร  che puรฒ fare la differenza, e gli acquisti di Gianluca Lapadula, Nicolas Viola, Marco Mancosu e compagnia, sembra evidente che le qualitร  morali abbiano avuto un peso non secondario. E che le cosiddette figurine siano state tenute nel cassetto, mettendo da parte qualsiasi tentazione di colpo ad effetto utile mediaticamente, ma meno per il campo.

Barreca chiude la porta

La rosa affidata a Liverani, dunque, appare a questo punto numericamente completa. Si possono discutere le qualitร  tecniche, cosรฌ come alcuni adattamenti per coprire tutti i ruoli dello scacchiere, ma รจ qui che entra in gioco il lavoro del tecnico romano. Perchรฉ รจ compito dell’allenatore far crescere calciatori in posizioni non ancora acquisite al 100%, rendere pronto chi ha bisogno di esperienza e far salire di livello quei giocatori in fase di apprendimento. La nota dolente di queste prime uscite รจ stata senza dubbio la fase difensiva, con particolare attenzione alla linea arretrata a quattro. Senza dimenticare Boris Radunovic, apparso in difficoltร  soprattutto nelle uscite nonostante nessuna colpa evidente in occasione dei gol subiti. La retroguardia ha nei laterali le criticitร  maggiori, con da un lato il duo Zappa-Di Pardo non esattamente specialisti della difesa a quattro, ma piรน esterni di un centrocampo a cinque, e Franco Carboni che troverร  in Barreca il titolare dietro il quale crescere con calma. Nella zona centrale, al di lร  dell’aspetto numerico, sembra mancare quell’elemento veloce e in grado di scappare all’indietro e coprire le disattenzioni altrui, come in occasione del gol del Cittadella. Edoardo Goldaniga, abituato cosรฌ come Giorgio Altare a giocare da braccetto in un trio difensivo, potrebbe crescere sotto questo aspetto, ma resta aperto il nodo dell’impostazione dal basso, fondamentale nel quale manca nel Cagliari un elemento di sicuro affidamento. Un ruolo che potrebbe essere appannaggio di Sebastian Walukiewicz, ma i continui problemi fisici del polacco sono un altro punto interrogativo. Adam Obert, con l’arrivo di Barreca, diventerร  un’ulteriore alternativa in mezzo alla retroguardia, ma anche nel suo caso la coperta sembra corta. Spavaldo nella gestione del pallone, ancora deve crescere alla voce concentrazione in marcatura. Alberto Dossena รจ tutto da scoprire, mentre Luigi Palomba sembra destinato a continuare il percorso nella Primavera di Filippi e Salvatore Boccia ha ormai le valigie pronte in direzione Turris. La sostanza รจ che senza una cessione – oltre quella del giovane ex Olbia – รจ molto complicato pensare a un nuovo innesto.

Qualitร  superiore

In mezzo al campo tutto ruota intorno a Nรกndez. Intanto resta da capire se in caso di permanenza – al 90% secondo le parole di Capozucca il Leรณn resterร  in Sardegna – l’uruguaiano possa dare di piรน da interno nella mediana a tre o, al contrario, sfruttarne le qualitร  sull’esterno in posizione avanzata nel tridente. Dalla risposta dipenderร  il destino di Nunzio Lella, che con la conferma di Nรกndez vedrebbe ristretta la possibilitร  di trovare spazio, e quello di Christos Kourfalidis, che come il collega ex Olbia vedrebbe ridursi sensibilmente il minutaggio. In partenza Paolo Faragรฒ, pronti per un altro giro in Primavera Nicolรฒ Cavuoti e Isaias Delpupo, cosรฌ come per la difesa anche il centrocampo appare al completo. Non solo numericamente, ma anche a livello qualitativo, considerando la possibilitร  di abbassare Mancosu tra gli interni grazie all’abbondanza presente pure nel reparto offensivo. Rog fuori categoria, Makoumbou sorpresa positiva, Viola che potrร  prendersi il tempo necessario per ritrovare la condizione, Deiola sia da mediano centrale che da mezzala e appunto Nรกndez con l’opzione Mancosu. Una batteria di centrocampisti da Serie A, almeno sulla carta. Infine l’attacco, zona nella quale la rosa del Cagliari sembra piรน completa, con un ventaglio di soluzioni che spaziano dal tridente puro al trequartista piรน due punte fino al doppio numero dieci dietro un centravanti. Pavoletti e Lapadula garantiscono la possibilitร  di diverse tipologie di gioco, dal numero nove di fisico a quello di profonditร , senza contare la combinazione dei due nello stesso momento. Gli esterni o trequartisti a seconda delle esigenze sono anch’essi numerosi e dalle caratteristiche eterogenee e complementari. L’esplosione di Luvumbo, l’attesa che anche Desogus possa fare un ulteriore step una volta superato pienamente il problema muscolare, il discontinuo ma tecnicamente indiscutibile Pereiro, un Millico alla ricerca della rinascita e voglioso di confermare il ruolo da enfant prodige perso per strada dopo i fasti nella Primavera del Torino. E, infine, l’ultimo arrivato Marco Mancosu, vero grimaldello tattico in mano al suo mentore Liverani.

Il Cagliari ha dunque una rosa completa, migliorabile certamente, con alcuni giocatori forzati in posizioni meno naturali, ma con soluzioni importanti e un ruolo da protagonista che non si puรฒ nascondere. Il lavoro da portare avanti per Liverani resta tanto, soprattutto nella linea arretrata che paga piรน degli altri reparti una certa inesperienza di alcuni suoi elementi, oltre che la poca abitudine al ruolo in un vestito tattico diverso da quello al quale i vari Altare e Goldaniga erano abituati. La rivoluzione della societร  rossoblรน, in silenzio, sembra essere andata comunque nella direzione giusta. Costi contenuti, bilancio da sistemare, attenzione alle qualitร  umane. Restano alcuni limiti fisiologici, ma la strada tracciata dovrร  trovare in Liverani il condottiero abile a mettere tutti i marinai allo stesso livello. Se poi il mercato fornirร  occasioni alla Mancosu, ecco che qualcosa potrebbe ancora cambiare.

Matteo Zizola

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