Raddoppiare senza lasciare, purtroppo non per una vincita milionaria al classico quiz televisivo. Quello che era apparso cauto ottimismo si è tramutato in dramma, quello che non era atteso è diventato un altro stop che mette il freno all’umore positivo in casa Cagliari. Prima Marko Rog, poi Gianluca Lapadula. I rossoblù di Ranieri hanno perso due pezzi importanti e ora anche le idee e le tempistiche del mercato possono cambiare come logica conseguenza.
Cambio di rotta
In attesa di chiudere la pratica José Luis Palomino, con il difensore argentino che a scanso di svolte improvvise darà il rinforzo d’esperienza per il reparto arretrato, gli infortuni rispettivamente di medio e lungo corso che hanno fermato Lapadula e Rog impongono nuove riflessioni. Mentre potrebbe esserci da un lato l’accelerata per l’obiettivo ormai noto chiamato Matteo Prati, con il centrocampista della Spal da ormai oltre un mese nel mirino del Cagliari, dall’altro il destino del centrocampista croato e gli oltre sei mesi di assenza conseguenti favorirebbero la permanenza del duo Nunzio Lella e Christos Kourfalidis. Almeno fino agli ultimi giorni di mercato, anche se per il centrocampista barese l’opportunità di giocarsi le proprie carte con Claudio Ranieri sono alte a prescindere dal discorso relativo a Rog. Diversa la situazione del greco, che ha sì avuto richieste per trasferirsi in prestito in Serie B, ma che con il duro colpo dell’infortunio del compagno croato vede aumentare le chance di restare in rossoblù. Rispecchiando quella che era comunque l’intenzione del classe 2002 di Salonicco almeno per la prima parte di stagione per capire quanto minutaggio riuscirà a raccogliere e poi, eventualmente, valutare l’addio temporaneo a gennaio. Opzione che con l’infortunio di Rog diventa quella più probabile anche per il Cagliari che, oltre a Prati, difficilmente cercherà altri profili nelle prossime settimane.
Tempi diversi
Dopo essere passati ai dati di fatto con l’ufficialità del prestito dalla Roma, Eldor Shomurodov è l’ultimo innesto nel reparto offensivo rossoblù. L’intenzione del Cagliari di aspettare per un eventuale nuovo attaccante da aggiungere all’uzbeko, Pavoletti, Luvumbo e Lapadula dovrà ora fare i conti con l’infortunio dell’italo-peruviano. Il numero nove dovrebbe restare fuori per almeno tre mesi, il problema alla caviglia simile a quello occorso ad Alessandro Deiola nella scorsa stagione, con il sangavinese che restò lontano dal campo per circa quattro mesi. Ma, come sempre capita con riabilitazione e recupero, la differenza potrebbe farla la reazione del calciatore. A prescindere dalle tempistiche più o meno lunghe in casa Cagliari è diventato ora prioritario anche il tema di un nuovo attaccante oltre a Shomurodov. Con le caratteristiche che non cambiano rispetto a quelle indicate in passato, sia dal punto di vista economico – cartellino e ingaggio – sia da quello tecnico. Una punta che possa alternarsi a quelli già presenti in rosa, pronta, con un ingaggio limitato – o comunque, in caso contrario, con una partecipazione sostanziale della squadra cedente – e con un costo per il cartellino non esagerato se definitivo o con un prestito con diritto di riscatto e non obbligo. Sostenibilità e aspetto tecnico che vanno a braccetto, pur considerando la necessità di regalare a Ranieri quanto prima una nuova freccia al proprio arco. Con la cessione di Gastón Pereiro sempre viva, a maggior ragione dopo che nell’allenamento di oggi 28 luglio il Tonga è stato escluso dalla parte tattica. L’uruguaiano resta così in uscita nonostante i problemi numerici, il Vasco da Gama e l’Arabia alla finestra ma non solo. In attesa del ritorno di Lapadula che resta comunque elemento fondamentale per il futuro della prossima stagione a prescindere dall’inatteso stop.
Matteo Zizola














