Un altro piccolo passettino. L’Olbia prosegue il suo cammino costellato di pareggi, che se da un lato significa dare continuità al momento positivo – striscia aperta di 7 risultati utili consecutivi – dall’altro impedisce ai bianchi di allontanarsi dalla zona rossa e provare ad alzare il tiro in classifica.
Sul sintetico del Piola di Novara i ragazzi di mister Canzi hanno confermato tutti i pregi e tutti i difetti esaminati finora: squadra solida che propone un’idea di calcio concreta ma – il mistero persiste – fatica in un modo disarmante ad affondare gli artigli nei 30 metri finali. Nell’inutile gioco delle ipotesi, “se” l’Olbia fosse riuscita a trasformare in vittoria almeno il 30% dei pareggi ottenuti finora (situazione sottostimata pensando a diverse situazioni) la squadra sarebbe a quota 25 punti, ovvero appaiata in zona playoff. Per dire..
Liberazione. Il tabellino di Novara, in compenso, porta una delle firme più attese in via Ungheria: quella di Roberto Biancu, che dopo una lunga assenza per infortunio è rientrato in pianta stabile ed è finalmente tornato al gol. È bene ricordare, inoltre, che nonostante sia arrivato ad Olbia nel 2017 e stia per toccare le cento presenze tra i professionisti, parliamo di un classe 2000, compirà 21 anni proprio martedì prossimo 19 gennaio, quindi le scorie da eliminare erano non solo fisiche ma anche mentali: <<Mi serviva per entrare in fiducia e sono contento che sia arrivato>> ha commentato il ragazzo a fine partita. Il suo pieno recupero e inserimento nei meccanismi di gioco può dare tanto alla squadra, senza dimenticare i vari Marigosu, Doratiotto (rientrato bene da un lungo infortunio, con impiego e minutaggio sempre in aumento) e Gagliano, che ultimamente hanno avuto meno minuti a disposizione ma dovranno farsi trovare pronti al momento in cui verranno chiamati in causa.
Il Presidente. Intanto in settimana è intervenuto anche il presidente Marino ai microfoni della trasmissione “Olbia monday talk”, che è ha commentato così sulla partita contro il Novara: <<Partita giocata a tratti bene ma peccando d’ingenuità soprattutto nelle fasi iniziali, forse addirittura peccando anche un po’ di presunzione e provando a giocare fin dal primo minuto e subendo un po’ troppo nel primo tempo. Ora lo step che dobbiamo fare per migliorarci è quello di saper leggere un po’ meglio i vari momenti della partita ed essere un po’ più concreti, o se vogliamo utilizzare un’espressione un po’ più colorita, saper giocare anche sporco certe fasi della partita e ovviamente sfruttare al meglio le nostre qualità>>.
Questo, invece, il commento sul 2020 dei bianchi: <<Penso che il bilancio sia positivo, in quanto l’Olbia ha una media punti da playoff e sicuramente è stato fatto uno step importante in termini di consapevolezza e della progettualità che abbiamo messo in campo in questi anni. È evidente che manca ancora qualcosa a livello mentale e di personalità per riuscire poi ad essere in zone della classifica più elevate. Dobbiamo fare un ulteriore step per associare alla qualità del gioco la concretezza nei risultati.>>
Giro di boa. L’occasione per dare subito una risposta sul campo arriva domenica, quando al Nespoli arriva il Grosseto, formazione che viaggia nel gruppo playoff con 25 punti e in questa fase della stagione sembra trovarsi decisamente più a proprio agio lontano dalle mura amiche: infatti nelle ultime due trasferte sono arrivate altrettante vittorie (contro Pro Sesto e Giana Erminio), mentre sono arrivate due sconfitte nelle sfide casalinghe (Pistoiese e Como).
L’Olbia insegue i maremmani con 6 punti di distanza e lo scontro diretto dell’ultima di andata può essere l’occasione perfetta per uscire dalla zona playout e lanciare la propria candidatura alle posizioni nobili. Certo, per riuscirci serviranno killer istinct e lo step mentale richiesto proprio dal presidente Marino.
Claudio Inconis