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Marco Spissu, da Sassari a Malaga per un cammino ancora da costruire

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La strada da Sassari a Malaga è stata piuttosto lunga. È passata per Bari, Casalpusterlengo, Reggio Calabria, Tortona e Bologna sponda Virtus prima di una lunga fermata nella sua città per vestire i colori della sua Dinamo, quella che l’aveva visto crescere sin da bambino. Marco Spissu nelle ultime quattro annate con il biancoblu addosso ha raggiunto una solidità psicologica e nel gioco che in pochi si aspettavano, conquistandosi la maglia azzurra e le Olimpiadi, oltre che una chiamata da un club come l’Unicaja Malaga: un nuovo passaggio di un cammino ancora da costruire.

In giro per l’Italia
I prestiti in giro per l’Italia dopo l’esordio con la Dinamo di Meo Sacchetti e Travis Diener sono stati punti di snodo cruciali nella crescita del giocatore e della persona. Un segnale da parte della società di voler puntare su un ragazzo che aveva dimostrato già tanto in Sardegna tra le varie categorie giovanili e le selezioni regionali e che aveva necessariamente bisogno di alzare il livello per capire dove poter arrivare. Lo stanzino nella palestra di Bari come casa è stato il primo impatto: ben assorbito, vista l’esperienza successiva a Casalpusterlengo tra campionato senior e un campionato u19 vinto da MVP delle finali. Dopo la Lombardia il Piemonte, in quella Tortona dove incontra per la prima volta il nuovo coach della Dinamo, Demis Cavina. La prima stagione in A2, giocata con personalità e mantenendo medie tra regular season e playoff che convincono una grande del basket italiano che punta alla Serie A1 a puntare su di lui, la Virtus Bologna. Il personale giro d’Italia di Spissu è segnato da responsabilità crescenti, che vanno oltre a quelle legate al ruolo di gestore del ritmo in campo. È attraverso queste esperienze che sembra porre le basi per quella consapevolezza di sé che gli ha consentito nel tempo di diventare un punto di riferimento anche all’interno dello spogliatoio, consolidata nelle stagioni alla Dinamo, soprattutto dopo l’arrivo di Gianmarco Pozzecco in panchina. Una caratteristica che gli ha permesso di diventare fondamentale anche con pochi minuti in campo, come dimostrato tra Pre-Olimpico e Olimpiadi, in cui Sacchetti ha preferito convocarlo nonostante gli acciacchi e le rotazioni più ristrette del reparto dei piccoli.

Non solo carattere
Non è stata comunque una questione di sola personalità. Il livello fisico e di gioco di Marco Spissu è aumentato negli anni. Ad un talento realizzativo e di playmaking, Spissu ha aggiunto un lavoro sul lato difensivo e sul fisico che sono risultati fondamentali per dire la propria nei vari teatri calcati, tra Dinamo Sassari e nazionale. La doppia cifra di media nell’ultima stagione sia in LBA che in Europa, dove è risultato il miglior assist-man, e le qualificazioni agli Europei con la maglia azzurra, hanno convinto Malaga a puntare su di lui. Il coach greco Fotis Katsikaris, arrivato in corsa nella passata stagione, ha insistito perché l’affare avvenisse. Malaga non ha cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione da cui cerca riscatto ma ha individuato dei profili precisi su cui puntare: oltre Spissu, in Andalusia sono arrivati l’ala Jonathan Barreiro – da Saragozza – il lungo Michael Eric, ex Baskonia e CSKA Mosca. Idee chiare per una società desiderosa di tornare ad alti livelli e che si candida ad essere protagonista nella Basketball Champions League, in cui approderà da questa stagione. La volontà del giocatore sassarese nel provare l’esperienza estera per crescere ancora di più è stata centrale: l’alto livello della Liga ACB, lo stimolo di dover combattere per i minuti in campo e gli esempi di crescita dopo le annate all’estero di Achille Polonara, Niccolò Melli e soprattutto Simone Fontecchio – inoltre legati tutti e quattro anche dalla stessa agenzia che ne cura i diritti, la Sigma Sports – i punti di riferimento per ricreare quella tensione positiva che spinge a mettersi alla prova.

Dopo il sogno dei Giochi Olimpici di Tokyo, nonostante i pochi minuti in campo, e dopo aver lasciato la sua Sassari, Marco Spissu è arrivato a Malaga nella mattinata di mercoledì. La prima esperienza all’estero apre un nuovo scenario sul percorso che il playmaker sassarese ha intenzione di percorrere al massimo delle sue forze. Custodendo le vecchie consapevolezze e costruendone delle nuove.

Matteo Cardia

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