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Maran: “Bilancio positivo, ma…”

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L’allenatore rossoblù a pochi giorni dal restart della stagione.

“Determinazione e identità”. Queste le caratteristiche del Cagliari che Rolando Maran sottolinea nell’intervista odierna a La Nuova Sardegna. Il tecnico trentino, a pochi giorni dalla ripresa degli allenamenti, guarda al mercato di gennaio (“Birsa ci serviva, questa sessione è particolare e vedremo cosa potrà accadere”, dice) e poi al girone d’andata appena chiuso. “Non ha molto senso guardare indietro, le cose si vivono e si fanno al momento – spiega – Rigiocherei le gare di Empoli e Udine, dispiace molto per il KO col Napoli perché li avevamo tenuti sullo 0-0 fino al 93′, col Milan se Barella fa gol anzichè prendere il palo probabilmente la vinciamo”.

Il bilancio, però è positivo. “Abbiamo fatto il nostro con lo spirito giusto – dice convintamente – Nella parte finale del girone d’andata siamo stati sfortunati tra infortuni e squalifiche, non era semplice gestire un momento topico con tante gare ravvicinate. Abbiamo perso a turno gente come Ceppitelli, Castro, Pavoletti, Klavan, Srna, Lykogiannis”.

Nessun dubbio sulle soddisfazioni tolte sinora. “I tre bucanieri in azzurro e poi la grande professionalità e dedizione di tutti i calciatori, anche quelli in scadenza di contratto”. Spazio anche al resto della Serie A e del calcio. “L’Atalanta è la squadra che gioca meglio, la Sampdoria la sorpresa, in Europa tra i colleghi scelgo Guardiola per l’empatia che crea con la squadra, tra gli italiani prendo Ancelotti”.

Impossibile non parlare di Barella. “Nicolò è giovane ma ha le idee chiare e saprà quando fare scelte diverse. Adesso è concentrato sul nostro percorso ed è bravo a lasciar fuori le voci. Sa che tutto passa da quello che si fa sul campo”.