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Makoumbou: il centrocampista silenzioso che si è preso il Cagliari

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Antoine Makoumbou è indubbiamente una delle note più liete di questo inizio di stagione cadetta del nuovo Cagliari targato Fabio Liverani. Arrivato in un afoso mese di luglio dal Maribor, giusto il tempo di giocarsi l’accesso – tramite preliminari – alla Champions League con la maglia degli sloveni, il numero 29 rossoblù, nato a Parigi 24 anni fa, ci ha messo relativamente poco ad ambientarsi al calcio italiano, entrando subito in simbiosi con l’ambiente cagliaritano.

Un perfetto direttore d’orchestra per Liverani

Tecnica, qualità ed estro. Sono questi i tre ingredienti principali che hanno convinto fin da subito Fabio Liverani a consegnare le chiavi del centrocampo del Cagliari nelle sapienti mani del centrocampista congolese. In realtà, però, Makoumbou è molto più di un semplice play-maker volto “solamente” a dare copertura alla terza linea difensiva. In tal senso, i numeri parlano chiaro e disegnano un quadro assolutamente soddisfacente sia per lo staff tecnico sia (forse) soprattutto per chi ha avuto l’idea di portarlo in Sardegna nell’anno della rifondazione post retrocessione dalla Serie A. Makoumbou è quello che si può definire un vero e proprio direttore d’orchestra completo. La fisicità è solo una delle tante peculiarità di questo calciatore, cresciuto nelle giovanili del Monaco. Numeri alla mano, infatti, l’ex Maribor è lo “stakanovista” del nuovo Cagliari, avendo giocato finora tutte le 5 partite ufficiali – partendo sempre dal primo minuto – disputate dagli isolani in questa Serie B, per un totale di 450 minuti. Oltre alla costante presenza per minutaggio, il congolese ha anche un buon rapporto statistico considerando entrambe le fasi di gioco. In fase difensiva, Makoumbou ha vinto finora 4 contrasti con una percentuale di riuscita dell’80%, ha messo a referto 3 intercetti ed effettuato 1 respinta difensiva (con anche 1 tiro offensivo avversario respinto). Sul fronte offensivo, invece, i numeri sono discreti ma possono essere migliorati. Nello specifico, il “guardiano” del centrocampo rossoblù ha segnato ad ora solo una volta (contro il Cittadella all’Unipol Domus lo scorso 21 agosto) e ha creato, dopo 5 giornate, 2 occasioni nitide da gol mentre ha una precisione al tiro del 33,3%. Ma è alla parola “distribuzione” che Makoumbou sta dando sicuramente il meglio di sé in questa prima fase di stagione. Difatti, in questo tipo di situazione, i numeri del giocatore del Cagliari (che è la squadra in questa B che al momento ne ha totalizzati di più con 2.366) sono di assoluto livello con 229 passaggi riusciti (119 in meno del capoclassifica della specialità, ovvero Pietro Ceccaroni del Venezia), una precisione nei passaggi del 91,6% (in questo fondamentale, come squadra, il Cagliari è primo insieme al Bari con l’83% di riuscita), di poco superiore a quelli nella metà campo avversaria, che si attestano intorno all’89,1%, a cui poi si aggiungono anche 8 dribbling riusciti. Ultima, ma non per questo meno importante, è la voce “disciplina”, dove Makoumbou registra un maggior numero di falli subiti (14) a fronte di quelli fatti (8). Un impatto certamente di rilievo quello dell’ex Monaco e Maribor sul mondo Cagliari, che ha forse trovato in lui, dopo tanti anni di dilemmi legati al ruolo di raccordo tra difesa e attacco, l’uomo giusto per dare freschezza e dinamicità al reparto.

Fiducia e continuità per il futuro

“Ancora non mi si conosce molto ma io posso portare il mio contributo come centrocampista sia nella fase difensiva che in quella offensiva, poi sono a disposizione di Liverani. Lui sceglie e io mi metto a disposizione, sono pronto ad adattarmi al Cagliari”, diceva Makoumbou nel giorno della sua presentazione alla stampa – lo scorso 19 luglio – come nuovo giocatore rossoblù. Parole certamente importanti quelle del numero 29, che testimoniano come la sua disponibilità sia quella di mettersi a servizio del Cagliari, con l’obiettivo di fare un campionato importante e, possibilmente, da vertice nella cadetteria. L’unica (forse) vera insidia di questo percorso, iniziato ottimamente da protagonista quasi inatteso, di Makoumbou in Sardegna sia quello dell’effetto “autocompiacimento”. Ecco perché sarà importante, per la sua stagione e per quella del Cagliari in un campionato equilibrato e pieno di insidie come la Serie B, mantenere una certa costanza come ritmo e prestazioni. I presupposti, anche viste le statistiche, sicuramente ci sono, inoltre il pubblico, considerato dallo stesso Makoumbou come “giudice” del suo operato in campo, lo sta apprezzando molto così come non manca la fiducia dello staff tecnico. Infine da capire quanto sul suo giudizio e sul suo rendimento stia pesando il fatto di aver iniziato prima di tutti la preparazione. L’ex Maribor potrebbe essere al momento più avanti di compagni e avversari, ma resterà così centrale anche a lungo termine?

Fabio Loi

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