Due partite, centottanta o novanta minuti per chiudere il discorso salvezza e raggiungere l’obiettivo. Il Cagliari, assieme ad altre cinque concorrenti per la permanenza in Serie A, proverà fin da domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo – fischio d’inizio alle 12:30 – a far attraccare in porto la nave, così da affrontare con serenità l’ultima gara interna contro la Fiorentina.
Recente passato
I precedenti delle ultime cinque stagioni di Serie A danno risposte contrastanti sulla situazione attuale di classifica. Se è vero che da una parte chi aveva almeno 33 punti a due giornate dal termine si è salvato quattro volte su cinque, lo è altrettanto che in tre casi la terzultima in classifica aveva raccolto meno rispetto alla terzultima della stagione in corso, anzi, le terzultime, ossia Empoli e Frosinone. L’unica volta, dal 2018-19 al 2022-23, che non sono bastati più di 33 punti a 180 minuti dalla fine del torneo per riuscire a salvarsi è proprio l’annata 2018-19. L’Empoli, terzultimo a 35, chiuse comunque con la retrocessione nonostante i 38 punti finali. A sancire la discesa in cadetteria dei toscani furono gli scontri diretti sfavorevoli con il Genoa, con anche i liguri che chiusero a quota 38 ma restarono in A grazie alle due vittorie nelle sfide incrociate. Nelle ultime cinque stagioni nessuna squadra che era al terzultimo posto – se non più in basso – è riuscita poi a mantenere la massima serie a fine campionato, mentre soltanto nel 2018-19 erano in lotta più concorrenti rispetto alla corsa salvezza del 2023-24. In quell’occasione erano ben sette a cercare di evitare la Serie B, per un unico posto ancora da assegnare, con Frosinone e Chievo già retrocesse: si partiva dal terzultimo posto del già citato Empoli a 35 fino ad arrivare ai ben 40 punti di Cagliari, Bologna e Fiorentina. Stesso numero di pretendenti alla salvezza della lotta in corso, sei, anche nel 2021-22, anno che sancì la retrocessione proprio del Cagliari a favore della Salernitana. A due giornate dal termine, oltre ai rossoblù terzultimi a 29 e ai campani un gradino più sopra a 30, anche il Genoa penultimo a 28 e persino il Venezia ultimo a 25. Oltre a Spezia e Sampdoria a 33, ma praticamente salve visto lo scontro diretto tra Salernitana e Cagliari alla penultima.
Spareggio
Una quota salvezza, dunque, che sembrerebbe essersi alzata almeno rispetto alle ultime tre stagioni, ma ancora lontana dai 39 punti necessari nel 2018-19. La matematica, attualmente a 36, fa sì che non si possa superare questo dato, con il Genoa che sì si salvò con 38, ma soltanto grazie agli scontri diretti. Empoli e Frosinone al momento al terzultimo posto a 32 – senza contare il Sassuolo a 29 penultimo – giocherebbero così lo spareggio, eventualità tornata soltanto nello scorso campionato 2022-23 dopo essere stata accantonata dalla stagione 2005-2006. La particolarità del torneo in corso è che il Sassuolo, prossimo avversario del Cagliari, ha una quantità di punti superiore a tutte le penultime delle cinque stagioni precedenti. Con 29, infatti, è davanti al Genoa del 2020-21 (28), alla Cremonese del 2022-23, al Brescia del 2019-20 e al Frosinone del 2018-19 – tutte a 24 – e infine al Crotone del 2020-21 (21). Un dettaglio che rende ancora più imprevedibile la situazione, a maggior ragione pensando agli scontri diretti in arrivo che coinvolgeranno sia i rossoblù con i neroverdi, sia Empoli e Frosinone che incontreranno entrambe l’Udinese. E che rende non così remota la possibilità di una retrocessione decisa per la seconda volta consecutiva da uno spareggio. Opzione che riguarda a oggi anche il Cagliari, con diverse combinazioni possibili perché ciò accada. Rispetto al ritorno della partita da dentro o fuori del passato campionato – Verona contro Spezia, con vittoria dell’Hellas al Mapei Stadium – non si giocherà in gara unica e in campo neutro, ma ci sarà un doppio confronto. Nessun vantaggio dato dal maggior numero di gol in trasferta, esattamente come avviene nelle coppe europee, e in caso di pareggio nel totale delle due sfide si andrà direttamente ai calci di rigore senza disputare i supplementari. La squadra meglio piazzata negli scontri diretti scenderà in campo in casa nel ritorno, mentre qualora arrivassero a pari punti tre o più squadra conterà prima la classifica avulsa,data dai punti ottenuti negli scontri diretti tra le squadre coinvolte, poi dalla differenza reti sempre negli scontri diretti, poi dalla differenza reti generale, quindi dalle reti segnate in generale e infine dal sorteggio. Una volta stilata, le ultime due giocheranno lo spareggio. E proprio lo scontro precedente a quello tra Hellas e Spezia – stagione 2004-2005 – fu giocato con una doppia sfida, dalla quale uscì vincitore il Parma contro il Bologna grazie allo 0-2 del Dall’Ara che ribaltò lo 0-1 del Tardini. Non sono comunque tanti gli spareggi giocati dal 1965 alla passata stagione. Bisogna tornare indietro al 1992-1993 per trovare il primo, con l’Udinese che vinse contro il Brescia in gara secca giocata in campo neutro. Quindi due stagioni dopo, nel 1994-95, fu il Genoa a mandare in Serie B il Padova dopo averlo battuto ai rigori, ancora una volta in partita unica in campo neutro. Identica soluzione anche per l’unico spareggio con protagonista il Cagliari, la sconfitta dei rossoblù a Napoli contro il Piacenza e conseguente retrocessione. Infine gli altri due precedenti: quello del 2000-01, quando il Verona sconfisse la Reggina grazie alla regola dei gol in trasferta con il ritorno del doppio confronto, e quello del 2002-03, con la Reggina che riscattò il risultato di due anni prima sconfiggendo l’Atalanta grazie al pareggio di Reggio Calabria e alla vittoria in trasferta a Bergamo.
Matteo Zizola