“I giocatori vanno letti“. Walter Mazzarri ha aperto il libro rossoblù e ha provato a capire i diversi capitoli per poi trarre le proprie conclusioni. Uno di questi aveva come protagonista Dalbert Henrique Chagas Estevão, esterno mancino arrivato in estate a Cagliari dall’Inter. E Mazzarri, dopo averlo studiato, ha deciso di tirare una linea su quanto scritto nel passato del giocatore e creare una nuova storia.
Collezione primavera ’22
“Se gli dai meno compiti difensivi può far meglio. Può esplodere, ma bisogna lavorarci e avere tempo“. Il tecnico rossoblù, dopo la vittoria di Bergamo, ha voluto spiegare così la scelta del nuovo ruolo del classe ’93 brasiliano. Non più quinto di centrocampo a sinistra, ma interno con licenza di offendere. Pochi dettami tattici, più libertà . Perché, come dice il proverbio, chi nasce tondo non può morire quadrato. Confinato sulla fascia Dalbert rischiava di morire sportivamente sotto i colpi di evidenti limiti difensivi e di una lettura delle situazioni spesso errata. Mazzarri ha così studiato una nuova veste per l’ex nerazzurro, non più su e giù per la fascia mancina, ma dentro il campo, fino a giocare da elemento più avanzato dello scacchiere come successo a Bergamo.
Ok, il posto è giusto
Un primo tempo difficile quello del Gewiss Stadium, tra errori tecnici e i soliti falli ingenui. Un cartellino giallo nemmeno scoccata la mezz’ora, una botta al ginocchio – lo stesso dell’infortunio patito contro la Sampdoria – a metterne in dubbio la presenza nella ripresa. Dagli spogliatoi è però uscito un Dalbert diverso, meno impacciato e confusionario e più concentrato. Mentre Pereiro si liberava dalla morsa della difesa atalantina abbassandosi nel ruolo di trequartista, come un vero e proprio falso nove, il brasiliano attaccava lo spazio lasciato libero dal compagno. L’abilità di Mazzarri è stata proprio questa, trasformare i limiti in qualità , rendere quella confusione tattica un’arma da sfruttare. Attraverso la tecnica, lasciando da parte la lettura delle situazioni e provando a far sì che fossero i compagni a doverlo capire più che il contrario.
Dalle stalle alle stelle
Dalbert potrebbe così entrare nella lista degli acquisti virtuali del Cagliari formato 2022. Uno di quei giocatori prima in bilico, poi sul punto di fare le valigie e infine pronti a diventare decisivi nella corsa salvezza. Assieme a Pereiro il brasiliano è stato la sorpresa della vittoria contro la banda di Gasperini, sempre con il Tonga potrebbe diventare il marchio di fabbrica della rivoluzione di Mazzarri. Dalbert è passato da oggetto misterioso, e tra i più criticati dall’ambiente rossoblù, a scheggia impazzita che con insospettabile duttilità può dare più soluzioni al tecnico toscano. E ora, con un nuovo abito addosso, il brasiliano è pronto a rilanciarsi e guadagnarsi l’acquisto a titolo definitivo a fine stagione. Una cifra importante, sette milioni per il diritto di riscatto in favore del Cagliari, ma che improvvisamente potrebbe diventare un’occasione per un giocatore sul quale l’Inter ha investito oltre 25 milioni per strapparlo al Nizza nel 2017. Obiettivi di squadra che si mescolano con quelli personali, spostandosi dall’esterno al centro non solo in campo, ma anche nel suo futuro in maglia rossoblù.
Matteo Zizola














