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Giacomo Zecca, giocatore della Torres | Foto Alessandro Sanna

Leadership ed equilibrio: buona la prima per la nuova Torres di Greco

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Se il buongiorno si vede dal mattino, l’alba nella stagione della Torres 2023/24 sorge sotto dei presupposti più che positivi. Quella giocata nella giornata di ieri 23 luglio contro il Como è stata una partita che ha lasciato tante indicazioni in quel di via Coradduzza non solo perché i rossoblù, seppur abbiano rimediato una sconfitta per 1-0 (qui per la cronaca del match), sono riusciti a tenere testa a una squadra di Serie B, ma in particolare per il tipo di prestazione fornita.

Leadership ed esperienza

Una partita di pre-campionato non basta per giudicare quello che potrebbe essere della Torres in vista della prossima Serie C però è sufficiente per capire quali passi in avanti sono stati fatti rispetto alla scorsa annata. Il primo – e anche quello più grande – è alla voce equilibrio. L’arrivo a Sassari di Daniele Giorico e Riccardo Idda è vero e proprio oro colato per i rossoblù. Il primo per le geometrie, la qualità e la capacità nella gestione del pallone dimostrata, il secondo per come ha saputo gestire i compagni di reparto (Antonelli e Dametto) all’interno del terzetto arretrato. Uno step in avanti che oltre a garantire solidità all’ossatura della squadra, dà anche maggiori garanzie e tranquillità nella gestione dei vari momenti della partita. Quando il Como nel primo tempo ha provato a sfondare in profondità con Cutrone o con Cerri, il pacchetto difensivo dei sassaresi si è quasi sempre sempre fatto trovare ben posizionato, solamente in una occasione, su un cambio di gioco con il contagiri di Da Cunha in favore di Chaija al 19′, il supporto di Zecca è stato determinante per non lasciare scoperta la corsia. Stesse garanzie le ha date anche Giorico, il centrocampista algherese ha dimostrato abilità nello stretto, visione di gioco e quei guizzi in profondità che hanno dato modo alla Torres di potersi rendere pericolosa. Come accaduto in occasione della rete sfiorata da Zecca quando, grazie al lavoro tra le linee dell’ex Pordenone, Urso è riuscito a imbeccare l’esterno dentro l’area di rigore.

Tutta fascia

Tra gli aspetti che sono saltati piacevolmente all’occhio della prestazione dei rossoblù, è stato l’apporto sia in fase offensiva che in quella difensiva degli esterni. Zecca su tutti è quello che ha impressionato maggiormente. Tanta corsa, sacrificio e capacità di lettura dell’azione, con l’esterno ex Cesena che è stato un motorino instancabile nella fascia destra dei sassaresi. Chiusure difensive, occasioni da gol create e inserimenti puntuali, un giocatore – così come detto anche da mister Greco (qui per le sue dichiarazioni al termine della sfida contro il Como) – che mancava tanto alla Torres e che è stato fortemente voluto. Sul versante opposto tra i titolari, a sorpresa, è apparso Pelamatti (ancora non ufficializzato dalla società sassarese) che nonostante si sia unito al gruppo solamente alla vigilia del match, è stato subito mandato in campo dal tecnico romano. Il calciatore scuola Inter ha dato dimostrazione di poter essere una vera e propria risorsa per la fascia mancina dei rossoblù: tanta qualità, rapidità nelle giocate e alcune intuizioni che potranno rendere il calciatore piacentino una vera e propria risorsa dello scacchiere sassarese.

Work in progress

Ci sono tanti aspetti che mi sono piaciuti, ma anche altri sui quali bisogna lavorare” questa è la riflessione a caldo che ha fatto mister Greco ai nostri microfoni. Se nella partitella in famiglia il lavoro di Francesco Ruocco da battitore libero della trequarti rossoblù ha dato dei segnali positivi, quella più imbrigliata vista al Comunale di Bormio contro il Como, non ha scaturito lo stesso effetto. Il numero 10 dei sassaresi alcuni guizzi li ha avuti, però in diversi momenti della gara è apparso un po’ assente e fuori dal gioco. Nella seconda frazione, quando il calciatore classe 2001 ha potuto combinare con Liviero e ha avuto più libertà negli undici in campo (data anche dall’ingresso di Menabò di fianco a Diakite), i suoi strappi e suoi guizzi sono stati più ficcanti e pericolosi. Tra i vari aspetti sul quale ci si dovrà concentrare in quel di Sappada sarà la fase di impostazione del gioco. In due occasioni, in particolare nel secondo tempo (con il terzetto difensivo composto da Fabriani, Dametto e Pinna), i rossoblù hanno rischiato qualcosina di troppo facendo dei disimpegni un po’ frettolosi e confusionari, disattenzioni che sarebbero potute tramutarsi in gol subiti. Piccoli dettagli ma che, in un campionato ostico ed equilibrato come la Serie C, così come accaduto lo scorso anno, possono costare caro e, soprattutto se si vuole alzare l’asticella, sono aspetti che andranno corretti.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
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