I nostri giudizi sui galluresi di Roberto Occhiuzzi che, allo Stadio dei Marmi di Carrara, hanno perso per 1-0 contro i gialloblu allenati da Alessandro Dal Canto.
Gelmi 6 – L’estremo difensore cresciuto calcisticamente nell’Atalanta, nella prima frazione, è praticamente spettatore non pagante allo Stadio Dei Marmi e viene impegnato solo con una parata al 43’ sul colpo di testa dell’ex cagliaritano Capello su sviluppi d’angolo. Nella ripresa, salva tutto al 67’ sul destro da distanza ravvicinata di Energe e al 70’ sul tiro da fuori di Bozhanaj. Al 73’ si becca un evitabile cartellino giallo per perdita di tempo (dopo essere stato richiamato nel primo tempo per un episodio simile al minuto 28). Incolpevole sull’autogol di Bellodi al 90’ su tiro tentato dal subentrato Bozhanaj.
Brignani 6 – Viene schierato come braccetto di destra nella difesa a tre messa in campo dall’Olbia. Partita di contenimento ed attenzione per il 24enne centrale dei galluresi. Al 44’ compie una chiusura decisiva su Cecconi mentre, nella ripresa, salva all’87’ su Bozhanaj lanciato a rete.
Bellodi 6 – Partita nel complesso ordinata e attenta quella del centrale scuola Milan, che a più riprese cancella un cliente scomodo come il capocannoniere avversario, Alessandro Capello. Sfortunatissimo nel finale allo scoccare del 90’ quando devia alle spalle del proprio portiere Gelmi un tiro da parte di Bozhanaj.
Travaglini 6,5 – Teoricamente di mestiere fa il terzino sinistro ma Occhiuzzi, vista l’assenza di un leader come Emerson, decide di abbassarlo nel terzetto davanti a Gelmi. Disputa una buonissima partita adattandosi ad un ruolo non suo. Al 68’ compie un grande intervento difensivo sul neo entrato Energe.
Sueva 6 – L’ex Cosenza è la scelta a sorpresa odierna in sede di formazioni ufficiali nella difficile trasferta dello Stadio dei Marmi. La decisione di Occhiuzzi si rivela giusta. Il numero 79, rispetto ad un primo tempo maggiormente prudente, spinge decisamente di più nella ripresa, provando spesso l’iniziativa personale.
Incerti 6 – Il centrocampista italo-cubano fa tanta legna in mezzo al campo, specie nella prima frazione. Nella ripresa, talvolta si fa vedere in avanti per tentare di rendere la vita difficile ai centrali avversari. All’80’ ha una chance, ma il suo tiro viene murato (dall’82’ Occhioni: SV)
La Rosa 5 – Il numero 3 dell’Olbia ha il delicatissimo compito di gestire i ritmi in mezzo al campo ma spesso risulta essere impreciso e poco rapido nei tempi di gioco. Al 19’, proprio su un suo grave errore in possesso di palla, per poco non regala una grande chance in ripartenza agli avversari. Al 42’ si becca il cartellino giallo che ne condiziona ancora di più la prestazione (dal 91’ Boganini: SV).
Biancu 6 – Oltre a Ragatzu, Occhiuzzi si affida anche alla sua qualità in mezzo al campo, schierandolo nel ruolo di mezzala sinistra nel 3-5-2, per provare a trovare spazi nell’organizzata retroguardia della Carrarese. Ha una grande occasione al 49’ ma Satalino gli nega la gioia del gol.
Mordini 6 – Il neo arrivato in casa Olbia, fin dalle prime battute di gara, vuole mostrare il suo valore. Dopo un inizio un po’ timido, cerca spesso la sortita in avanti per tentare di servire le punte ma le sue iniziative non sono adeguatamente seguite dai compagni. Non soffre quasi mai in fase difensiva un avversario comunque insidioso come Grassini nella sua corsia di riferimento. (dal 70’ Fabbri: SV).
Ragatzu 6 – L’ultimo ad arrendersi. Si muove tanto, svaria, cerca l’iniziativa personale l’ex attaccante del Cagliari ma in fase offensiva la sua squadra si vede a tratti, pensando più alla fase di copertura contro un avversario comunque decisamente più attrezzato.
Babbi 5 – Occhiuzzi sceglie lui dall’inizio al fianco di Ragatzu per sostituire lo squalificato Contini nel reparto offensivo dei bianchi. Tanto lavoro sporco per il centravanti che fa spesso a sportellate con i centrali della Carrarese ma senza mai rendersi pericoloso (dal 91’ König SV).
All. Roberto Occhiuzzi 6 – La partita era difficilissima contro un avversario che punta alle posizioni di vertice del campionato. Schiera un 3-5-2 molto abbottonato, con il chiaro obiettivo di chiudere tutte le possibili linee di passaggio avversarie. La tattica funziona quasi alla perfezione ma poi tutto il piano studiato in settimana crolla proprio allo scoccare del 90’ con l’autogol sfortunato di Bellodi sul tiro di Bozhanaj da dentro l’area del rigore.
Fabio Loi