Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dai giocatori dell’Olbia nella sfida persa per 1-0 contro il Gubbio allenato da Piero Braglia.
Le pagelle
Rinaldi 7: L’aria di Coverciano ha fatto benissimo al talentuoso portiere di Greco. Nella prima frazione tiene in piedi la sua Olbia con due interventi di puro istinto, il primo su Mercadante, il secondo su Morelli. Attento anche quando, verso lo scadere, deve abbandonare i pali per uscire in maniera coraggiosa su Udoh lanciato in area. L’arbitro fischia il fuorigioco, ma quell’intervento ha contribuito a dare tanta fiducia ai suoi. Seconda frazione praticamente da spettatore, sul rigore indovina l’angolo ma il tiro è potente e ben indirizzato.
Montebugnoli 6: Morelli è una spina nel fianco e lo soffre in particolare nei primi minuti della gara. Con lo scorrere del tempo dal suo lato il Gubbio si affaccia meno e questo gli permette di proporsi in avanti con più frequenza. Nella ripresa continua con attenzione, tarda un po’ nel coprire sul cross che ha portato poi il Gubbio a conquistare il calcio di rigore, ma nel complesso la sua prestazione è sufficiente.
Motolese 6: Pilastro della difesa di Greco, è sempre attento. Dal suo lato di competenza c’è un Udoh particolarmente mobile e frizzante ma lui lo controlla bene impedendogli di essere pericoloso. Nella ripresa, con l’ingresso di Bulevardi, gestisce bene la rapidità del 10 di Braglia impedendogli di essere pericoloso. Sul rigore, nonostante fosse nei paraggi, non ha colpe e fa il suo coprendo bene.
Bellodi 5,5: Parte con attenzione, la mobilità degli attaccanti del Gubbio lo mette un po’ in difficoltà, in particolare quando si perde Morelli al centro dell’area lasciandogli libertà per colpire a rete di testa. Abbandona anticipatamente il campo per infortunio (Dal 33′ Fabbri 6: Entra all’improvviso, con l’arduo compito di sostituire Bellodi nel momento migliore degli umbri a 15′ dal termine della prima frazione. Dietro è attento, chiude bene e la sua velocità lo agevola nella gestione degli attaccanti di Braglia).
Arboleda 5: Dal suo lato soffre tanto l’Olbia la rapidità e l’estro di Spina. Al minuto 11 si fa beffare dal numero 28 di Braglia che, superandolo facilmente, lo costringe a spendere il giallo. In avanti non è il solito martello costante visto nelle gare precedenti, Greco se ne accorge e all’intervallo lo fa accomodare in panchina. (Dal 46′ Zallu 5: È giovane, spinge tanto e nel finale fa una chiusura bellissima su Spina dando la possibilità all’Olbia di salire per trovare il gol del pari. La sua prestazione è buona, ma le colpe per il fallo commesso su Bulevardi sono le sue. La spinta c’è, la malizia del numero 10 del Gubbio anche).
La Rosa 6,5: Fascia da capitano, elmetto in testa e niente mezze misure. Quella contro il Gubbio è la migliore prestazione stagionale del numero 3 dei bianchi. I palloni sporchi a centrocampo sono roba sua, Greco lo mette davanti alla difesa ma lui copre tutte le zone del campo. Nel finale si vede tanto anche in avanti provando, attraverso i cross, a condurre i suoi al pareggio.
Biancu 5,5: Prestazione senza infamia e senza lode del numero 21 dei galluresi. Da lui certamente ci si aspetta di più. Nel primo tempo parte benissimo, combinando bene con Ragatzu e Cavuoti, rivelandosi in più occasioni pericoloso. Nella ripresa, quando Greco richiama in panchina Ragatzu, in avanti si vede con meno frequenza. Smista tanti palloni senza però trovare il guizzo vincente per innescare i suoi.
Cavuoti 6,5: Mezzo punto in più per gli ultimi quindici minuti della gara. Nella prima frazione è un po’ fuori dal gioco, si occupa principalmente di aiutare un Arboleda in difficoltà sulle sfuriate di Spina e Mercadante. Con il passare dei minuti, il suo talento inizia a venir fuori e da una sua giocata nasce un’occasione ghiotta sprecata poi da Biancu. Nella ripresa è il più brillante dei suoi, ci mette personalità, si fa trovare sempre in mezzo alle linee e inventa un bel passaggio per Nanni che ha poi portato all’occasione da gol di Dessena. Diesel.
Ragatzu 6,5: Peccato. Peccato non per la prestazione fornita ma per non averlo visto in campo nella parte finale della gara. Approccia benissimo il numero 10 dei galluresi, inventa e illumina la manovra offensiva dei bianchi. Aiuta tantissimo anche in difesa e quando il pallone è tra i suoi piedi, nella retroguardia degli umbri scatta l’allarme. Vero che cala nei primi minuti della ripresa però, quando nel finale l’Olbia ha tentato il tutto per tutto alla ricerca del pareggio, il suo talento e i suoi guizzi sarebbero stati oro che cola. (Dal 62′ Dessena 6: La sua importanza in quest’Olbia è sotto gli occhi di tutti. Lotta, smista palloni con qualità e si propone in avanti con intelligenza. Nel finale ha tra i piedi l’occasione per riportare in equilibrio il risultato, però colpisce male e vanifica il bell’assist di Nanni).
Contini 6: Corre tanto, si impegna e si danna l’anima. Non ha grandi occasioni da gol però quando duetta con Ragatzu ne vien fuori sempre qualche azione pericolosa. Nella ripresa, in particolare nel finale, insieme a Cavuoti è il migliore dei suoi, conquista ottimi calci di punizione e offre sempre una soluzione al portatore di palla.
Scapin 5,5: Prende più calci lui dell’intera squadra, nella prima frazione è anche propositivo in avanti facendosi trovare smarcato e regalando delle soluzioni di passaggio al portatore di palla. Il suo lavoro sporco è prezioso però deve essere più produttivo anche in fase conclusiva (Dal 62′ Nanni 6,5: Con lui in campo l’Olbia è più insidiosa, a 5 minuti dal suo ingresso è subito pericoloso facendo un gran lavoro di sponda e non riuscendo a battere Vettorel per pochissimo. Utile come terminale offensivo ma anche nel giocare di sponda. Verso lo scadere serve Dessena, pescandolo con un tacco, in solitaria al centro dell’area. Prezioso).
Allenatore Leandro Greco 5,5: La gara la interpreta bene, la squadra difensivamente è attenta e in avanti in più occasioni si è resa pericolosa. Però a quest’Olbia serve un cambio di passo. In avanti serve maggiore cinismo. Comprensibile la scelta di lasciare fuori Nanni dal primo minuto dopo le fatiche degli impegni con la nazionale, più coraggiosa quella della sostituzione di Ragatzu. A posteriori la presenza del numero 10 in campo sarebbe stata preziosa, però dall’ingresso di Dessena e Nanni la sua Olbia cambia volto e sembra più pericolosa. Peccato per come è andata a finire, con il gol del Gubbio che è arrivato nel momento migliore per i bianchi.
Andrea Olmeo