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Le Pagelle di Juventus-Cagliari: si salva solo Zappa nel naufragio rossoblù

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Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dal Cagliari di Davide Nicola in occasione della sfida valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia e persa per 4-0 contro la Juventus di Thiago Motta.

Le pagelle

Scuffet 5,5: bravo nel primo tempo su Conceicao, non può nulla sul vantaggio firmato da Vlahovic e sul raddoppio di Koopmeiners mentre potrebbe fare meglio sul terzo gol di Conceicao ed è fuori dai pali e inerme sul quarto di Nico. Fa abbastanza bene con i piedi, provando a mettere in discussione le nuove gerarchie, ma dopo uno 0-4 difficilmente ci riuscirà.

Zappa 6: solita prestazione di solidità e precisione, non concede granché a chi si presenta dalle sue parti. Certo, ha la fortuna di non avere di fronte Conceicao come il collega sul lato opposto, ma resta la prestazione sufficiente. (dal 69′ Azzi 5,5: entra per raccogliere minuti che mancano da tempo, lo si nota per un’azione solitaria che conclude con un sinistro sbilenco e nulla più).

Wieteska 4,5: male a inizio azione e nella parte finale in occasione del gol di Vlahovic, prima con un’uscita a centrocampo avventata poi permettendo al serbo di girarsi e concludere. Commette il fallo che porta al secondo gol e in generale regala più volte occasioni ai bianconeri. Unica nota positiva la pulizia in uscita, ma il compito principale – difendere e marcare – manca all’appello.

Palomino 5: testa alta e petto in fuori, ha momenti di apparente follia tattica espressi lanciandosi all’attacco come un Calafiori qualsiasi. Tiene bene la difesa, finché anche lui – forse per carenza d’ossigeno da stanchezza – va nel pallone fino all’indecisione del 3-0 e sul recupero lentissimo tentato in occasione del quarto gol.

Augello 5,5: partita da aspirina per curare il mal di testa che gli provoca Conceicao ogni volta che lo punta. Ce la mette tutta per tenere botta contro il piccolo portoghese, ma non è serata semplice e paga dazio. Per quanto, nonostante le difficoltà, sia uno degli ultimi a naufragare.

Zortea 5,5: tra i più propositivi nella prima fase in cui il Cagliari mette paura alla Juventus, è bravo anche in fase difensiva e sempre sul pezzo. È suo il pallone per Lapadula a inizio gara, così come sono sue diverse incursioni che creano i presupposti per azioni pericolose. Si spegne strada facendo, mostrandosi anche un po’ nervoso con alcuni compagni e partecipando alla vacanza anticipata finale.

Marin 5: difficile ricordarsi una giocata, difficile ricordarsi della sua presenza. Non riesce a entrare nel gioco praticamente mai, fa il compitino quando da lui ci si aspetterebbe ben altro. E, tra l’altro, lo svolge anche abbastanza male (dal 58′ Felici 5,5: prova ad accendersi rientrando sul destro da sinistra, mette apprensione per due azioni due e poi non si vede più).

Prati 5: era l’occasione per riguadagnare confidenza e mettere dubbi a Nicola, la fallisce senza andare oltre cose semplici e banali. Non facile impressionare dopo settimane di zero minuti, ma resta la chance non colta come ci si sarebbe aspettato e la sensazione di un calciatore che si sta spegnendo mentalmente.

Deiola 5: non ripete le ultime gare positive, torna il giocatore impreciso e dalla poca personalità nel proporsi che ha spesso fatto fatica in passato. Sbaglia tanto, troppo, in più aiuta poco o nulla Augello nei raddoppi su Conceicao (dall’82’ Adopo SV: ingiudicabile).

Gaetano 5: primi trenta minuti che danno l’impressione di un giocatore sulla via giusta, poi una volta che sbaglia il primo pallone esce di scena e va via via spegnendosi. Rimandato, di nuovo, ma i crediti formativi prima o poi dovranno arrivare perché gli esami, alla lunga, finiscono (dal 69′ Piccoli 5,5: alcuni palloni giocati bene, le solite conclusioni di testa e di piede che non trovano lo specchio. Un Bignami delle ultime partite).

Lapadula 4,5: è nei suoi piedi dopo 30 secondi la possibile soluzione ai problemi offensivi e la speranza di fare il colpaccio in coppa. Invece, ancora una volta, spara sul portiere e il gol non arriva. È in serata di buoni sentimenti, esalta Di Gregorio, abbraccia avversari per fair play dopo contrasti, appoggia male servendo bianconeri a oltranza. Il sacrificio e l’impegno non mancano, come sempre, ma non può essere sempre l’alibi di ogni giornata storta (dal 69′ Pavoletti 5,5: la vede poco o nulla, partecipa al naufragio finale senza opporre resistenza).

Nicola 5: il suo Cagliari dura fino all’1-0 firmato da Vlahovic, esprimendo un bel calcio e mettendo paura a una Juventus non esattamente al massimo. Le scelte sembrano pagare, poi però arriva il blackout e alcune seconde linee non rispondono presente, facendo crollare il castello che sembrava poter reggere a dovere. La coppa è andata, si dirà poco male, ma il punteggio e l’uscita di scena mentale che ha portato al 4-0 sono dettagli che devono far riflettere e non poco. Prima imbarcata della sua gestione, prima libecciata che arriva nel momento peggiore possibile. La reazione dovrà essere immediata, Venezia non può attendere.

Matteo Zizola

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