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Le Pagelle di Cagliari-Carrarese: Marin domina, bravi Luperto e Piccoli

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Queste le nostre valutazioni sulla prestazione del Cagliari di Davide Nicola in occasione della sfida vinta per 3-1 contro la Carrarese nella gara d’esordio di Coppa Italia.

Le Pagelle

Scuffet 5,5: l’unico intervento degno di nota, un tuffo a fermare il tiro a botta sicura di Cerri, è vanificato dalla successiva segnalazione di fuorigioco. Il resto è più piedi che guanti in una serata che lo vede tranquillo fino al black-out sul gol del 2-1: uscita errata nella scelta e nell’esecuzione, confusione, rete.

Zappa 6: ormai definitivamente terzo di difesa, al netto di un avversario tenuto a bada dai compagni più avanzati lui non demerita. Quando può accompagna l’azione e se chiamato in causa in chiusura risponde presente. Anche lui, però, mostra una pecca di concentrazione sul 2-1, lasciando Panico per troppa confidenza nei compagni sull’altro lato.

Wieteska 6: tiene con serenità la linea pur se l’indice di difficoltà della gara è abbastanza ridotto. Merito dell’assetto, ma anche della sua attenzione che resta tale nonostante la tranquillità possa portare a pericoli improvvisi. Pur con una sbavatura a inizio ripresa che crea i presupposti del primo allarme firmato Carrarese.

Luperto 7: calcio d’agosto, avversario che non punge particolarmente, tutto quello che si vuole per sminuire una prestazione non vale per l’uomo di Nicola portato a risollevare una difesa spesso ballerina nelle ultime stagioni. Personalità, pressione alta, tecnica che viene evidenziata dal lancio per il vantaggio rossoblù, perfino le rimesse laterali lunghe in attacco sono sue. Se il buongiorno si vede dal mattino la scelta di portarlo a Cagliari sembra azzeccata.
Dall’83’ Obert SV: entra propositivo, ma non ha il tempo di dare continuità alle sue discese da braccetto mancino.

Azzi 6: i movimenti sono quelli giusti, l’esecuzione qualcosa meno. Però vederlo a destra è cosa buona e giusta, nessun piede invertito e corsa verticale a chiamare il lancio che funziona. Nonostante ciò riesce comunque a peccare nei cross nonostante la possibilità di incidere ci fosse. Sufficienza per l’impegno.

Marin 7,5: l’ultima volta fu la notte di Venezia, quello che si ripresenta in Sardegna dopo due anni è un calciatore più maturo, con più personalità e perno assoluto del gioco. Si propone, lancia e gioca corto, mostra tecnica e testa, va vicino al gol in acrobazia, insomma non sembra così sbagliato dire che è un ottimo acquisto il suo ritorno alla base. Migliore in campo.

Deiola 6: equilibratore che gioca a elastico con Augello, senza infamia e senza lode come da suo classico, ma comunque efficace e presente. Cambiano gli allenatori ma lui è sempre lì, in mezzo al campo. Solido, concreto, sicuramente non bellissimo da vedere, ma importante nella sua normalità. Certo, alcuni errori fanno penare, ma fa parte del giocatore.
Dal 58′ Adopo 6: entra per dare freschezza a una mediana sfiancata dal caldo e da un’ora a ritmi meno estivi di quanto ci si potesse attendere, fa il suo e rimette in sesto il centrocampo.

Augello 6,5: si propone senza soluzione di continuità, manca magari qualcosa nella precisione ma comunque dà sfogo costante alla manovra sulla sua corsia. Appare già evidente il lavoro su di lui di Nicola, più improntato all’offesa che all’attesa. Serve migliorare l’aspetto della finalizzazione alla voce cross per completare l’opera. Peccato per l’amnesia sul 2-1, perché  per la prestazione in generale sarebbe stato tra i migliori in campo.

Luvumbo 6,5: si accende a sprazzi, pochi rispetto ai suoi standard ma comunque fondamentali per la velocità in attacco della manovra. Però quando lo fa è un piacere vederlo in azione e la Carrarese va in totale confusione non sapendo come prenderlo. La condizione sembra ancora non delle migliori, ma nonostante questo domina quanto e quando può.
Dall’83’ Kingstone SV: pochi minuti per dare fiato al compagno senza possibilità di incidere.

Piccoli 7: l’approccio non è positivo, un po’ troppo macchinoso e in difficoltà nel trovare la posizione e l’intesa con Pavoletti. Poi, piano piano, sistema giri e navigatore e si coordina perfettamente con il compagno, girandogli attorno e attaccando la profondità quando richiesto. Il risultato è il gol del vantaggio – grande movimento e complicità del portiere – più il colpo di testa che porta al 2-0, oltre a tanto lavoro sporco che non guasta.
Dal 67′ Prati 6,5: riprende da dove aveva lasciato, con quel gol tanto atteso e che improvvisamente arriva con regolarità. Entra per dare maggiore peso numerico alla mediana, ma bastano meno di 4 minuti per dare peso anche al risultato con un gol di rapina e di garra.

Pavoletti 6,5: tanta corsa, altrettanta abnegazione, una condizione che appare già vicina al top. E un gol che non guasta, per quanto fortunoso, ma che per un attaccante ha comunque il suo peso. L’intesa con Piccoli è cresciuta con il passare dei minuti, in un assetto che potrebbe dargli più spazio rispetto alla passata stagione.
Dal 58′ Lapadula 5,5: sufficienza che non arriva, perché per un attaccante come lui il colpo di testa dritto sul portiere grida vendetta, così come l’azione del gol di Prati potrebbe essere risolta da lui prima del tap-in del ravennate e ancora il tiro al volo in pieno in recupero. Lotta come ha abituato, ma i gol mancati pesano troppo.

Nicola 6,5: primo tempo che mostra ampi sprazzi del suo Cagliari, pressione e corsa ma non solo. La squadra sembra aver appreso i suoi dettami, nonostante il calcio d’agosto e alcune difficoltà fisiologiche la risposta dei rossoblù è positiva e dà fiducia. Poi il black-out a inizio ripresa, bravo lui a risistemare con l’aggiunta di un centrocampista una squadra che sembrava perdere distanze e focus. Tante indicazioni positive, cominciare bene cosa non da poco. Certo, era la Carrarese neopromossa in B, ma comunque un’iniezione di fiducia che male non fa.

Matteo Zizola

 
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