agenzia-garau-centotrentuno

Lavoro e consapevolezze: così Kruslin ha conquistato la Dinamo Sassari

Filip Kruslin insieme ai tifosi della Dinamo Sassari al termine di gara tre dei quarti playoff contro Venezia | Foto Luigi Canu
Filip Kruslin insieme ai tifosi della Dinamo Sassari al termine di gara tre dei quarti playoff contro Venezia | Foto Luigi Canu
sardares
sardares

Sembrano ormai lontani i tempi in cui qualcuno storceva il naso in vista del suo ritorno a novembre 2021. La Dinamo Sassari non aveva un playmaker di ruolo, non trovava la quadra in un gruppo giovane e che sembrava pieno di difficoltà e da lì a poco avrebbe anche cambiato coach. Il ritorno di Filip Kruslin più che togliere dubbi sembrava quasi aggiungerne nella testa di alcuni appassionati. A un anno e mezzo di distanza tutto invece è diverso. E l’immagine del croato che canta insieme ai tifosi biancoblù dopo la conquista di gara 3 è diventata così una delle più belle della serie vinta contro Venezia.

Fondamenta

Nel 2021 Kruslin era arrivato per far parte della Dinamo di Gianmarco Pozzecco, conosciuto in Croazia al Cedevita insieme a Miro Bilan. Malgrado le buone percentuali al tiro (oltre il 42% dall’arco durante la stagione regolare e quasi il 53% nei playoff) la discontinuità sembrava bussare troppe volte alla porta del croato. Il progetto tecnico diverso e la ricerca di un’esperienza differente dal solito, avevano spinto Kruslin e la Dinamo lontani nella stagione successiva. Una separazione durata però pochi mesi, con un riavvicinamento avvenuto nel periodo più complesso per una Dinamo alla continua ricerca di una propria identità. E che del temperamento del nativo di Zagabria, soprattutto sul lato difensivo, anche per questo sembrava avere estremamente bisogno. L’arrivo di Bucchi ha completato il quadro, con il tecnico bolognese che con il croato ha instaurato subito un rapporto di fiducia estremamente forte, utile per la crescita della Sassari vista nella passata stagione. Idee di gioco, ma non solo, che sono state poi fondamentali anche per la Dinamo dell’annata in corso, in cui Kruslin è diventato ancor più cruciale per gli equilibri sassaresi.

Presente

La serie con Venezia e soprattutto gara 4 sono state la ciliegina sulla torta di un’annata giocata su alti livelli su ambo i lati del campo. Con una costanza che ha sorpreso tanti, ma probabilmente non Piero Bucchi che in estate aveva deciso di puntare nuovamente su di lui. Anche per il classe ‘89 la stagione è stata segnata da una crescita con il passare delle partite. Non un primo violino, ma un uomo squadra capace di contribuire nel miglior modo possibile attraverso la consapevolezza del proprio ruolo e del proprio peso nelle dinamiche sassaresi. Con piena coscienza che il proprio esempio potesse essere determinante per la squadra. A partire dalla difesa, in cui il croato si è distinto per aver messo in difficoltà diverse bocche da fuoco, guadagnandosi la candidatura a miglior difensore della stagione regolare dell’intera annata e conquistando il premio di marzo per la stessa categoria. Ma soprattutto in attacco, dove le percentuali da tre sono salite fino a un perfetto 50% in stagione regolare e la media punti a partita è stata di 10,3 punti a gara. Un numero salito fino a 12,2 punti di media nei playoff, nonostante Venezia abbia provato in più modi a negargli la possibilità di prendere ritmo. Con alcuni elementi orogranata, tra cui Marco Spissu, che poi nella metà campo offensiva hanno avuto più difficoltà proprio a causa del lavoro della guardia di Zagabria.

Abbiamo trovato la nostra chimica, il nostro modo di giocare e credo proprio che la semifinale contro Milano sia il risultato della maggior applicazione, concentrazione e determinazione avute rispetto alla prima metà di stagione”, ha affermato Kruslin ai canali ufficiali della Lba (qui per leggere l’estratto completo). Che di Milano aveva già parlato come la squadra più difficile da affrontare nell’intero campionato. Un esame in cui però la Dinamo vuole provare a spazzare via ogni pronostico già fatto prima di scendere sul parquet, prendendo esempio da un Kruslin che ha fugato ogni dubbio e conquistato definitivamente i tifosi sassaresi.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox