Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. Per la gara valida per la 35^ giornata del Girone B di Serie C, la Torres vola in Emilia-Romagna, dove ad attenderla c’è il Fiorenzuola. Per più di metà della stagione i rossoneri sono stati dentro i playoff, ma ora si ritrovano in una zona di classifica non tranquilla a causa di un periodo nero (vedi qui il momento delle due squadre). Il fischio d’inizio è fissato per le 14:30 di sabato 1 aprile, quando al Velodromo “Pavesi” si aprirà un confronto decisivo in ottica salvezza. Premesso che i rossoblù dovranno pensare solo a fare risultato in una trasferta difficile, bisogna ricordare che sul finale di stagione peseranno molto anche gli esiti degli scontri diretti tra Olbia e Alessandria e Montevarchi e San Donato. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
Tra gli allenatori più giovani del girone, con i suoi 43 anni, Luca Tabbiani allena i rossoneri dalla stagione 2019/2020. Artefice della storica promozione in Serie C, Tabbiani ha ottenuto una salvezza tranquilla al primo anno tra i professionisti. Da giocatore vanta una discreta esperienza tra Serie B e Serie C, dove ha militato in società prestigiose come Bari, Cremonese e Triestina. In questi anni da allenatore dei rossoneri Tabbiani ha sempre usato il 4-3-3, mostrando una chiara idea tattica e di gioco, riconosciuta e apprezzata anche dagli addetti ai lavori. Lavoro da apprezzare maggiormente se si pensa al fatto che il Fiorenzuola ha la seconda rosa più giovane del girone dopo il Montevarchi.
I duelli chiave
Sabato è probabile che Greco riproponga il suo fidato 4-4-2, dopo le buone risposte ottenute nell’ultimo turno. Nel confronto con il 4-3-3 di Tabbiani saranno dunque molto importanti le fasce, dove si andranno probabilmente a sviluppare dei doppi confronti tra le rispettive “catene” composte da terzini ed esterni. A destra sembra scontata la conferma di Saporiti dopo l’ottima prova contro l’Ancona. Si troverà davanti probabilmente Christian Dimarco (fratello di Federico, numero 32 dell’Inter), arrivato a gennaio dalla Feralpisalò. Cresciuto nell’Inter, come il fratello, anche Christian Dimarco è un terzino mancino che sa rendersi pericoloso in fase offensiva. In questa fascia sarà importante capire quanto l’ala sinistra rossonera (dovrebbe essere il numero 7 Sereni) supporterà Dimarco in fase difensiva o se lascerà pericolosi spazi alle incursioni rossoblù. Dall’altro lato invece molto dipenderà dalla prestazione di Liviero, che oltre a spingere dovrà stare attento alle proprie spalle, dove l’ala destra emiliana, probabilmente l’estroso numero 10 Sartore, impensierirà il terzino sinistro rossoblù.
Al centro del campo i rossoneri avranno un vantaggio numerico grazie al trio schierato da Tabbiani che se la vedrà con i due mediani di Greco. Tra questi non figurerà Lora, squalificato. E allora è probabile che a Urso, regista della squadra, venga affiancato Masala, capace di coprire e pressare come pochi altri in squadra. Capitolo attacchi. Il Fiorenzuola ha in Mastroianni, a segno nella gara di andata, il proprio terminale offensivo. Il numero 9 dovrà vedersela con Dametto ed Antonelli, in una sfida “due contro uno” non di certo facile per il centravanti rossonero, il quale può comunque mettere in campo un’altezza superiore ai due avversari (1,89m). Dall’altra parte del campo si profila un doppio confronto tra gli attaccanti rossoblù e i centrali della difesa di Tabbiani. Al netto di possibili ricadute in un reparto fortemente condizionato dagli infortuni, è probabile che Greco riproponga Scotto dal primo minuto. L’attaccante sassarese dovrebbe essere affiancato da Diakite, poiché Scappini è reduce dall’operazione allo zigomo. L’azione dei due attaccanti dovrà essere efficace anche in fase difensiva, quando l’azione di pressing dovrà essere indirizzata in particolare su Alessandro Quaini, centrale difensivo rossonero che nasce come mediano. Tabbiani lo ha infatti arretrato proprio per avere una fonte di gioco in più, capace di far ripartire in modo rapido e preciso la manovra offensiva. Bloccarlo potrebbe risultare decisivo.
Andrea Finiu