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L’angolo dell’avversario | Torres, alla scoperta della Vis Pesaro

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Primo turno di campionato, primo avversario. L’attesa della Torres sta per finire, con la 1^ giornata del Girone B della Serie C 2024/2025 alle porte. I rossoblù di Greco debutteranno tra le mura amiche del Vanni Sanna, nel posticipo di lunedì 26 agosto. Fischio d’inizio alle ore 20:45. Dall’altra parte ci sarà la Vis Pesaro, che punta a riscattare la scorsa stagione, terminata con la salvezza ai playout. Fondata nel 1898, la squadra marchigiana è, al pari dell’Ascoli, la più antica del girone, con 126 anni di vita, seguita proprio dalla Torres (121). Inoltre, la formazione biancorossa e quella rossoblù condividono un illustre ex, quel Renato Greco che in maglia Torres ha realizzato 43 reti in 124 gare. La maglia biancorossa è stata vestita anche dall’attuale allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, protagonista in campo della promozione in Serie C1 del 1992. Sulla panchina della Vis Pesaro è invece passato l’ex allenatore del Cagliari e attuale ct della rappresentativa di Lega Pro Daniele Arrigoni. Sotto la sua guida, i biancorossi hanno raggiunto la promozione in Serie C1 nel 2000, ottenuta dopo aver vinto i playoff del girone che nella stessa annata ha visto trionfare la Torres di Leonardi, promossa da prima. Ulteriore legame tra le due formazioni che lunedì si incroceranno al debutto. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel primo turno.

L’allenatore e il modulo

Arrivato sulla panchina biancorossa alla 35^ giornata dello scorso campionato e artefice di una rocambolesca salvezza ai playout ottenuta nei minuti di recupero del ritorno con la Recanatese, Roberto Stellone è stato confermato sulla panchina della Vis Pesaro con un contratto sino al 2028. L’esperto tecnico romano ha avuto un’ottima carriera da giocatore, disputata principalmente tra Serie A e Serie B e legandosi soprattutto alle maglie di Torino e Napoli. La carriera da allenatore inizia nel 2011, nel settore giovanile del Frosinone, di cui guiderà la prima squadra, portandola in due anni al doppio salto dalla Serie C alla prima storica promozione in Serie A nel 2015. Dopo la stagione nella massima serie con il Frosinone, ha diverse esperienze in Serie B, tra Bari, Palermo e Ascoli. Nel 2021 passa all’Arezzo, in Serie C, per poi ritornare in serie cadetta, prima alla Reggina e poi al Benevento, ultima esperienza prima di approdare sulla panchina della Vis Pesaro.

Roberto Stellone mister del Benevento | Foto Luigi Canu
Roberto Stellone, mister della Vis Pesaro, ai tempi del Benevento | Foto Luigi Canu

Stellone in carriera ha spesso presentato le sue squadre con la difesa a quattro, ma nella sua avventura in biancorosso il tecnico romano sta proponendo il 3-4-1-2, che a seconda degli interpreti può essere inteso anche come 3-5-2. In questo modo l’ex allenatore del Frosinone può sfruttare al meglio gli esterni, tra i punti di forza delle sue squadre. L’interpretazione della gara da parte di Stellone è abbastanza equilibrata, con il tecnico romano che non vuole che la propria difesa si schiacci troppo verso la propria area, oltre a proporre diversi giocatori nella manovra offensiva, ma senza sbilanciarsi troppo e con un occhio sempre alle coperture preventive.

Tra i pali

La prima gara ufficiale di Coppa Italia di categoria l’ha giocata il classe 2004 Vukovic, arrivato in prestito dal Pisa, con cui ha disputato il campionato Primavera nella scorsa stagione. Dovrebbe essere lui il profilo su cui Stellone andrà a puntare per difendere la propria rete. Alle sue spalle c’è Mariani, classe 2001 confermato dopo la scorsa annata, alla ricerca dell’esordio tra i professionisti.

La difesa

Reparto che ha visto diversi giovani innesti in questo mercato estivo, dall’ex Olbia Luigi Palomba, arrivato via Cagliari, a Coppola e Busato, in prestito rispettivamente da Pisa e Venezia. Profili interessanti per la linea difensiva a tre di Stellone, che ha il tempo di inserire i tre citati giovani senza troppa frenesia, grazie agli uomini di esperienza di cui dispone. Tra questi c’è sicuramente Tonucci, pesarese e guida anche carismatica dei biancorossi, oltre a essere un centrale tosto e feroce in fase di marcatura. Altro difensore forte fisicamente è il nuovo acquisto Davide Bove, che con i suoi 190cm e l’abilità in fase di impostazione è il perfetto perno della difesa marchigiana. Il classe 1998 nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia del Crotone, ma ha alle spalle anche esperienze importanti all’Avellino e al Novara e sa come gestire la pressione di piazze esigenti.

Luigi Palomba, nuovo rinforzo della Vis Pesaro, nello scorso campionato durante SPAL-Olbia | Foto Nicolò Farina

Completano una difesa molto fisica e difficile da superare sulle palle alte Ceccacci, pronto per la seconda stagione in biancorosso, Neri, anche lui confermato e con il vizio del gol, e Zoia, rientrato dal prestito alla Ternana dopo la retrocessione. Zoia, capace di giocare anche come terzino sinistro o come esterno di centrocampo, è stato schierato nelle prime gare nel trio arretrato e potrebbe essere uno dei punti di forza della nuova difesa biancorossa, che punta a migliorare i numeri dell’ultima annata. Anche se la grande abbondanza nel reparto fa pensare che qualcuno possa lasciare Pesaro prima della fine del mercato.

Il centrocampo

Dovrebbe essere pronto per la gara di Sassari capitan Di Paola, fresco di rinnovo e reduce da un’operazione al menisco, ma che è rientrato in gruppo da un po’ di tempo. Resta da vedere se sarà schierato dall’inizio, ma per Stellone poter contare sulla qualità e sulle geometrie del suo numero dieci in mezzo al campo è un fattore non da poco. Tra chi invece ha lasciato Pesaro c’è l’ex Napoli e Torino Mirko Valdifiori, svincolato, oltre a Lorenzo Loru, che è rientrato in Sardegna, al Latte Dolce, e Rossetti, tra i più presenti nell’ultimo campionato e approdato al Ravenna. Anche in mediana si segue la linea verde, con tanti volti nuovi, tutti nati negli anni Duemila. Tra i più intriganti c’è Marcelo Orellana Cruz, trequartista classe 2001 arrivato dalla Varesina, in Serie D (13 gol e 7 assist nell’ultima stagione). Il giocatore italiano con origini cilene è dotato di un ottimo mancino ed è un profilo di qualità per la mediana di Stellone. La duttilità di Orellana Cruz consente inoltre al tecnico romano di schierarlo in diverse zone del centrocampo, andando così ad aumentare il tasso tecnico dei biancorossi a seconda delle necessità.

Duello aereo tra Di Paola e Giorico durante Torres-Vis Pesaro della scorsa stagione | Foto Alessandro Sanna

Vis Pesaro che potrà contare anche sull’esuberanza e la dinamicità di Federico Tavernaro, arrivato in prestito dal Venezia. Cresciuto nelle giovanili del Milan, il classe 2005 può giocare sia come trequartista che in mediana e abbina corsa e tecnica. Bravo nel gestire la palla, sa anche come rendersi pericoloso dalla distanza. Tra i reduci della scorsa stagione c’è invece l’ex Monopoli Christian Nina, che punta a ritagliarsi ancora più spazio, e l’ex Inter Joel Obi, giocatore di grande esperienza che è però alle prese con la riabilitazione e salvo sorprese non sarà della partita. Uno dei colpi principali in entrata è arrivato sugli esterni, con l’ingaggio di Luca Paganini, esperto esterno destro con alle spalle 41 presenze in Serie A con il Frosinone (la maggior parte sotto la guida di Stellone), condite anche dalla soddisfazione di un gol a Donnarumma nel tempio di San Siro, oltre a più di 130 apparizioni in Serie B, disputata oltre che con i laziali anche con Lecce e Ascoli. Rapidità, dribbling e bravura negli inserimenti sono le caratteristiche chiave di Paganini, che può essere uno degli uomini in più per la squadra di Stellone.

Paganini durante Vis Pesaro-Arezzo di Coppa Italia | Foto Facebook Vis Pesaro 1898/ Filippo Baioni
Paganini durante Vis Pesaro-Arezzo di Coppa Italia | Foto Facebook Vis Pesaro 1898/ Filippo Baioni

Sulla fascia sinistra si può invece muovere Afonso Peixoto, cresciuto nell’Academica de Coimbra e che ha visto il rinnovo del prestito dal Venezia per vestire il biancorosso anche in questa stagione. Il classe 2003, che all’occorrenza può giocare anche sulla fascia opposta, ha una buona vocazione offensiva, supportata anche dalla qualità del suo mancino e dalla grande rapidità di cui dispone. Un’altra opzione, più di copertura, per la fascia sinistra è quella di Antolini, arrivato in prestito dal Torino. Il classe 2005 si muove di solito come terzino sinistro e può ricoprire anche il ruolo di centrale. Ma l’agire sulla linea di centrocampo non comporta problemi ad Antolini, che può contare su grande corsa e una struttura fisica importante.

L’attacco

L’addio più pesante è stato certamente quello di Karlsson, fondamentale per la salvezza e rientrato al Venezia dopo il prestito. L’islandese sarà ora uno degli avversari del Girone B, con la maglia della SPAL. Per voltare pagina, la Vis Pesaro punta su due nomi importanti già presenti in casa, che puntano a riscattarsi dopo l’ultimo campionato. Il primo è quello di Pucciarelli, che Stellone schiera spesso dietro i due attaccanti, ma che può ricoprire anche il ruolo di seconda punta. L’ex giocatore, tra le altre, di Empoli e Chievo (136 presenze in Serie A) è bravo nel dare pochi riferimenti alle difese avversarie, che mette in difficoltà anche grazie alla sua rapidità. Tecnico, bravo nel rifornire i compagni e nel trovare la porta, la qualità di Pucciarelli può essere un’arma importante per i biancorossi. L’altro nome è quello di Nicastro, esperto bomber della categoria (quasi 300 presenze) con alle spalle una carriera romantica, che lo ha portato dai campi della Terza Categoria, con l’Atletico Campofranco, sino alla Serie B con Perugia e Foggia. Capace di fare reparto da solo, il numero nove biancorosso  è dotato di fisicità, dinamismo e di un letale mancino, potente e preciso. Inoltre si è già sbloccato in stagione, con la rete nella gara di coppa (vedi qui il momento delle due squadre).

Pucciarelli durante un'amichevole precampionato | Foto Facebook Vis Pesaro 1898/ Filippo Baioni
Pucciarelli durante un’amichevole precampionato | Foto Facebook Vis Pesaro 1898/ Filippo Baioni

A loro si aggiunge il gigante argentino Juan Ignacio Molina (197cm), arrivato nello scorso mercato di gennaio, ma che ancora deve sbloccarsi in biancorosso. La sua forza sui palloni alti è pericolosa, soprattutto se messa al servizio dei citati Pucciarelli e Nicastro, pronti a raccogliere eventuali sponde dell’argentino. Un volto nuovo, o quasi, in avanti è quello di Kevin Cannavò, rientrato alla base dopo il prestito al Lumezzane, nel Girone A (5 gol e 5 assist), e che da giovane ha incrociato la strada di Stellone al Palermo. Dinamismo, rapidità e intraprendenza, unite a un ottimo tempismo negli inserimenti e a un gran tiro dalla distanza, fanno dell’ex Palermo un giocatore che può risultare determinante sia dall’inizio, sia a partita in corso.

Andrea Finiu

TAG:  Serie C Torres
 
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