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L'esultanza della Reggiana dopo un gol di Montalto | Foto Reggiana 1919

L’angolo dell’avversario | Torres, alla scoperta della Reggiana

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. Per la quattordicesima giornata del Girone B di Serie C, la Torres ospita al “Vanni Sanna” (domenica 20 novembre, ore 14:30) la Reggiana, una delle formazioni candidate alla vittoria del girone.

La società emiliana non ha bisogno di molte presentazioni, all’interno del panorama calcistico nazionale. La Reggiana è una delle squadre che vantano più partecipazioni al campionato di Serie B e che ha disputato più volte anche la Serie A, l’ultima nel 1996/1997, conquistata grazie al lavoro nella precedente stagione di Serie B di un giovane Carlo Ancelotti, all’esordio come primo allenatore. Negli anni della Serie A hanno vestito la maglia della Reggiana giocatori come Claudio Taffarel, campione del mondo nel 1994, come tutti gli italiani purtroppo ben ricordano, e Paulo Futre, vincitore tra le altre cose della prima Coppa dei Campioni del Porto. Arrivando ai giorni nostri, la società emiliana è rinata dalle proprie ceneri nel 2018, dopo che per motivi societari è stata costretta a ripartire dalla Serie D. Nel 2020 arriva a vincere i playoff di Serie C e torna in Serie B a ventuno anni dall’ultima volta. I granata però retrocedono subito e lo scorso anno sono usciti a sorpresa prematuramente dai playoff. Questa stagione gli emiliani hanno un solo obbiettivo: la promozione diretta. Le due formazioni si sono incrociate raramente (qua numeri e precedenti della sfida), e la gara di domenica sarà disputata a quasi venti anni dall’ultimo incontro. Andiamo dunque a scoprire gli avversari della Torres nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
Aimo Diana, un passato da centrocampista di buon livello in Serie A con le maglie di Sampdoria e Palermo tra le altre, siede sulla panchina granata dalla stagione scorsa. Ormai con diversi anni di serie C alle spalle, Diana ha fatto molto bene sulla panchina del Renate, guadagnandosi la chiamata della Reggiana. L’allenatore nato a Brescia durante la sua carriera ha prediletto l’uso della linea difensiva a tre, non disdegnando però di passare a quattro quando necessario. Dal centrocampo in su ha adattato le sue squadre in base agli uomini a disposizione, schierando spesso la Reggiana con il 3-5-2, ma anche con 3-4-1-2 o con un offensivo 3-4-3, come avvenuto nell’ultima partita contro il Pontedera.

La rosa
Come detto in precedenza, la Reggiana punta alla vittoria del Girone B per non dover passare di nuovo dalla lotteria dei playoff. E proprio la delusione dello scorso anno ha portato a una sostanziale rivoluzione, a partire dal direttore sportivo. Roberto Goretti ha infatti sostituito Doriano Tosi in un ruolo chiave per qualsiasi società calcistica. La filosofia di Goretti, che ha lavorato nello stesso ruolo al Perugia e al Cosenza, è quella di ricercare giovani prospetti da lanciare. Ha lavorato in questo senso anche alla Reggiana, con l’obbiettivo di abbassare il monte ingaggi. Hanno infatti lasciato Luca Zamparo (all’Entella) e Igor Radrezza (Padova), due delle pedine chiave nella passata stagione. Tra le cessioni anche Stefano Scappini, che affronterà per la prima volta la sua ex squadra. Ma le idee degli emiliani hanno portato la società a lavorare anche su elementi di livello per la categoria, come testimonia l’età media della rosa di 27 anni, la più alta del girone. Andiamo dunque a conoscerli, reparto per reparto.

Tra i pali
In porta hanno giocato tutti e tre gli uomini a disposizione di Diana. Il ruolo di titolare spetta però al giovane Martin Turk (2003), arrivato in prestito dal Parma. Portiere sloveno, scuola che ha regalato negli ultimi anni protagonisti nel ruolo come Oblak e Handanovic, con i gialloblù ha disputato, nella scorsa stagione di Serie B, un buon numero di partite nel finale di stagione, al posto di un certo Gianluigi Buffon. In campionato, su otto gare giocate, in tre ha mantenuto la porta inviolata. Si sono spartiti le restanti gare Giacomo Venturi, che ha giocato le ultime tre gare, e Matteo Voltolini, portiere cresciuto nel vivaio di casa.

La difesa
Uno dei punti fermi della difesa granata è il capitano, Paolo Rozzio, arrivato nella ormai lontana stagione 2016. Punto di riferimento non solo in campo, ma anche nello spogliatoio, Rozzio è uno degli elementi di esperienza a disposizione di Diana. Ma hanno alle spalle numerose battaglie con gli attaccanti avversari anche gli altri difensori emiliani. A partire da Alessio Luciani, che nasce come terzino destro, è schierato da Diana come terzo del trio difensivo. Non ha un fisico da classico difensore centrale (1,76m), ma le oltre 300 presenze in Serie C fanno di lui uno degli uomini sui quali contare. Michele Cremonesi, in fatto di esperienza, non ha niente da invidiare a nessuno. Il difensore centrale è stato infatti tra i protagonisti della vittoria della Serie B con la SPAL nel 2016/2017. Con i ferraresi ha anche disputato alcune gare di Serie A. Per Cremonesi tanta esperienza in Serie B, con anche le maglie di Crotone, Entella, Perugia e Venezia. Un elemento importante nell’attuale Serie C. Completano il reparto il più giovane dei centrali, Cristian Cauz (1996), alla Reggiana dalla scorsa stagione e Giuliano Laezza, scuola Napoli. Fermo ai box per una tendinite Andrea Hristov, nazionale bulgaro arrivato dal Cosenza

Il centrocampo
A metà campo Diana deve rinunciare da tempo all’ex Cagliari, Atalanta, Siviglia e Napoli Luca Cigarini, giocatore di lusso per la Lega Pro, costretto però ad un lungo stop dopo un’operazione al legamento crociato. A sostituire le doti di impostazione di Cigarini è stato spesso chiamato Fausto Rossi, talento giramondo scuola Juventus. Rossi è un buon alter ego di Cigarini, con un ottimo baglio tecnico e una visione di gioco non comune. Può ricoprire sia la posizione di vertice basso di un centrocampo a tre che quella di mezzala. Se necessario è capace anche di avanzare il suo raggio d’azione. Salvo sorprese, a Sassari giocherà Filippo Nardi, arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Cremonese, con la quale ha giocato in Serie B. Centrocampista tecnico, dotato di facilità di tiro, Nardi sa rendersi pericolo dalla media distanza. Per lui 2 gol e e 2 assist in campionato. Giocatore di certa affidabilità è Daniele Sciaudone, impiegato spesso come perno del terzetto di centrocampisti centrali. Per lui quasi 300 presenze in Serie B con Bari, Salernitana, Spezia, Cosenza e altre.

Altro elemento esperto è Sonny D’Angelo, arrivato a gennaio scorso dall’Avellino, dotato di ottima fisicità (1,84m) e una discreta propensione al gol. A completare la batteria di centrali Mattia Muroni, nato ad Oristano e con un passato nelle giovanili del Cagliari e poi nell’Olbia. Sembra difficile invece il recupero di Elvis Kabashi, arrivato dal Como (con cui ha disputato un buon numero di gare in Serie B la scorsa stagione) e cresciuto tra Empoli e Juventus, negli anni di Antonio Conte. Il centrocampista albanese è alle prese con uno strappo muscolare e Diana aspetta di sapere se potrà contare sulle sue doti di qualità e sacrificio per la squadra.

Capitolo esterni. Sulla sinistra ha reclamato la titolarità Abdoul Guiebre, esterno del Burkina Faso arrivato dal Modena in prestito. Ha iniziato la sua carriera calcistica in Eccellenza, scalando rapidamente le categorie sino alla Lega Pro. Guiebre è un esterno molto interessante e completo: veloce e fisico, è abile sia nel dribbling che negli inserimenti e sa rendersi pericoloso in zona gol. In stagione ha messo a segno un gol e confezionato due assist. L’altro esterno sinistro, Manuel Nicoletti, è fuori a lungo a causa di un problema al tendine d’achille. A destra gioca invece Davide Guglielmotti. Esterno atipico, con i suoi 1,84m, Guglielmotti sfrutta questa sua fisicità per farsi valere sui colpi di testa. Ed è in questo modo che è arrivato il suo unico gol in campionato. Reduce da un problema muscolare, è da verificare un suo pieno recupero. Potrebbe allora giocare Lorenzo Libutti, che ha disputato la Serie B proprio con i granata e che sta trovando buona continuità sulla corsia di destra.

L’attacco
Il reparto offensivo è guidato da Adriano Montalto, arrivato in estate dalla Reggina, con cui ha giocato lo scorso anno la Serie B, mettendo a segno 5 gol in 31 presenze. In questa stagione Montalto è già a quota 6 e non intende fermarsi. L’attaccante nato a Erice ha alle spalle quasi 150 presenze in Serie B, giocata anche con Ternana, Trapani e Venezia. Montalto è una prima punta in tutto e per tutto: alto (1,86m), forte fisicamente, bravo nel gioco aereo ma anche dotato di un ottimo mancino. È lui la minaccia numero uno. Al suo fianco ha spesso giocato Marco Rosafio (due stagioni in serie B con il Cittadella), capace di giocare sia come ala che nella zona centrale dell’attacco. Giocatore veloce, molto abile nel dribbling, dotato di ottima tecnica e visione, in stagione ha creato due assist per i compagni.

E tra chi quegli assist li ha trasformati in gol c’è anche Eric Lanini, scuola Juventus arrivato in prestito dal Parma. Attaccante centrale, ma può giocare anche come ala, anche Lanini ha un passato in Serie B (con Entella, Lanciano e Como), oltre ad aver avuto l’onore di allenarsi più volte con Cristiano Ronaldo, quando militava in Serie C con la Juventus U23. Per lui sono 4 le reti in campionato. Jacopo Pellegrini è il più giovane del reparto. Arrivato in prestito dal Sassuolo, la promettente punta classe 2000 ha già segnato 2 reti in campionato. Da valutare le condizioni di Muhamed Varela Djamanca, ala arrivata dal Gladiator e che è al rientro da un problema muscolare.

Andrea Finiu

TAG:  Serie C Torres
 
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