Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. La Torres si avvicina alla 9^ giornata del Girone B della Serie C, in programma sabato 12 ottobre alle 15:00. L’avversario di turno sarà il Pontedera, che ospiterà i ragazzi di Greco sul prato dello Stadio Ettore Mannucci. L’ U.S. Città di Pontedera, formazione dell’omonima cittadina toscana in provincia di Pisa, nasce nel 1912 ed è al tredicesimo campionato consecutivo di Lega Pro. In questi anni si è alternata tra il Girone A e il Girone B, riuscendo più volte a qualificarsi ai playoff, compreso lo scorso anno. Numerosi gli scontri con la Torres, in un confronto che ha alle spalle più di 90 anni di storia (clicca qui per i numeri della sfida). Un punto in comune tra toscani e rossoblù è Stefano Scappini, centravanti dei sassaresi nella stagione del ritorno in Serie C. In maglia granata Scappini ha disputato la sua migliore stagione, entrando nella storia del Pontedera con 24 reti in 33 gare di Serie C, con pure una cinquina rifilata tutta in una volta alla Lupa Roma. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
Dopo la sconfitta dell’ultimo turno contro il Carpi, la società granata ha deciso di cambiare guida tecnica, salutando l’ex bandiera del Cagliari Alessandro Agostini, arrivato in estate per sostituire l’ex Cagliari e Olbia Max Canzi, ora alla Juventus Women. Nella gara contro la Torres, la panchina sarà allora occupata da Leonardo Menichini, allenatore, per età, più esperto del girone e con alle spalle diverse esperienze in Serie C. Tra queste, anche una parentesi proprio alla Torres, da febbraio a maggio 2005, nel campionato di Serie C1. Ritroverà così, in vesti diverse, Tore Pinna e Udassi, al tempo suoi giocatori. Ma la Sardegna non era una novità, per Menichini, che da vice ha accompagnato Carlo Mazzone nell’esperienza al Cagliari, dove ha incontrato anche, nel ruolo di giocatore, proprio il suo avversario di sabato, Alfonso Greco. Coincidenze del calcio.
Quello tra Menichini e Mazzone è stato un lungo sodalizio, che ha legato i due dal 1991 al 2003, portando il nuovo allenatore del Pontedera dalla Roma al Bologna, dal Napoli al Brescia. Nel 2003 guida l’Ancona in Serie A, anche se l’esperienza finisce dopo quattro giornate. Ben altre soddisfazioni arrivano invece dalla Serie C, che vince con la Salernitana nel 2015. In Serie B ha allenato, con alterne fortune, non solo i campani, ma anche Crotone e Grosseto. Nella scorsa stagione è invece riuscito, subentrando, a condurre la Turris alla salvezza diretta nel Girone C di Lega Pro. Da capire quale sarà il modulo adottato dai granata, che in questo avvio di stagione sono scesi in campo con un 3-5-2. A Menichini la scelta di proseguire sulla strada tracciata, con un modulo che ha usato anche nell’ultima esperienza campana, o puntare a una rivoluzione anche dal punto di vista tattico, magari usando moduli come il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1, ricorrenti nella sua carriera.
Tra i pali
Rivoluzione quasi completa in un ruolo che nell’ultimo campionato ha vissuto di poche certezze, con quattro portieri che si sono alternati tra loro, per motivi legati ad infortuni, come l’esperto Stancampiano, ora svincolato, e Ciocci, rientrato al Cagliari, oppure per scelta tecnica, come Lewis, anche lui ora svincolato. L’unico reduce della scorsa stagione è Vivoli, che ha chiuso l’ultimo campionato da titolare, ma che non ha ancora trovato spazio nell’attuale. In questo avvio di stagione si sono infatti alternati a difesa della porta toscana due giovani prodotti delle giovanili delle squadre di Genova. Nelle prime tre gare Agostini ha infatti puntato sul classe 2005 del Genoa Simone Calvani, alla prima stagione tra i professionisti. Così come Elia Tantalocchi, più grande di un anno del compagno e cresciuto nella Sampdoria, che ha preso la titolarità nelle ultime gare. A Menichini decidere chi sarà il portiere del nuovo corso granata.
La difesa
Reparto che può contare su due giocatori di esperienza come Espeche e Martinelli. Leader dello spogliatoio, il capitano Marcos Espeche (39 anni) è alla quarta stagione in Toscana. L’argentino ha giocato per tanti anni alla Lucchese, disputando anche la Serie B con la Reggiana nel 2020. Difensore duttile (può ricoprire tutti i ruoli del terzetto arretrato) e propenso a impostare il gioco, può essere impiegato pure come centrocampista davanti alla difesa, anche se può concedere qualcosa sulle palle alte. Per questo, al suo fianco si può muovere Riccardo Martinelli, centrale ben strutturato fisicamente che ha disputato la categoria con Rimini, Lucchese e Viterbese, tra le altre. Dietro di loro, la gioventù di Pretato, arrivato in granata nella scorsa stagione, e di Gagliardi, arrivato dalle giovanili del Genoa.
Il centrocampo
In estate i granata hanno salutato dei giocatori chiave della scorsa stagione, come Benedetti, passato all’Arzignano, il fantasista scuola Cagliari Delpupo (ora nella massima divisione belga), Ignacchitti e Angori, entrambi in Serie B, rispettivamente alla Reggiana e al Pisa. Di conseguenza, gli uomini di mercato toscani si sono dovuti muovere per supplire ai 20 gol (sui 53 totali dello scorso campionato) e 15 assist complessivi partiti per altri lidi. È così ritornato al Pontedera, dopo le esperienze di Catania e Taranto, l’ex Cagliari e Olbia Riccardo Ladinetti, che sabato sarà però fuori dai giochi, squalificato dopo aver raggiunto la quinta ammonizione. Un’assenza importante per Menichini, che perde le geometrie e la visione del regista della squadra.
Un volto nuovo è quello di Kenneth Van Ransbeeck, innesto di qualità ed esperienza arrivato dopo la buona stagione con il Legnago nel Girone A (4 gol e 6 assist). Il centrocampista belga può giocare sia in mediana sia dietro le punte, supportato da un elegante ed esplosivo mancino e da un’ottima visione di gioco. Bravo in fase di impostazione, Van Ransbeeck sa rendersi pericoloso sia dalla distanza che dai calci da fermo. Insieme a lui sono arrivati anche i giovani Niccolò Pietra e Mattia Sala, che in questo avvio di stagione hanno trovato discreto spazio. Pietra, classe 2003, è un centrocampista fisico, cresciuto nello Spezia, con cui nella scorsa stagione ha messo insieme 6 presenze tra Serie B e Coppa Italia. Per lui nel 2022 anche un’esperienza in Serie C con l’Aquila Montevarchi. Sala è invece più giovane (2005) ed è alla prima stagione tra i professionisti dopo le esperienze nelle giovanili di Milan e Pisa.
Ipotizzando un centrocampo a cinque, a destra il titolare è senza alcun dubbio Gabriele Perretta, nativo di Pontedera e cresciuto nelle giovanili dell’Empoli. Alla quinta stagione in granata, è una colonna portante della squadra avendo, nei quattro anni precedenti, disputato 147 delle 152 partite di campionato a disposizione. Il numero 21 garantisce corsa, fisicità e sacrificio, oltre ad essere non di rado incisivo nella manovra offensiva (5 gol e 13 assist totali in granata). Detto della partenza di Angori, titolare della fascia sinistra nell’ultima stagione, durante l’attuale campionato è toccato al giovane Michele Ambrosini prenderne il posto. Il numero 7 interpreta il ruolo in maniera offensiva, in quanto nasce come trequartista o ala. Bravo nel dribbling, rapido e dotato di un potente mancino, Ambrosini può creare la superiorità sulla fascia, quando chiamato in causa. Menichini può inoltre contare su un jolly di qualità come Simone Ianesi, classe 2002 cresciuto nell’Udinese e in Toscana dalla scorsa stagione. In questo avvio di stagione Agostini lo ha impiegato principalmente nel ruolo di mezzala, ma Ianesi, che nasce come ala sinistra, può ricoprire quasi tutte le zone offensive dello schieramento granata. Estro, bravura nel dribbling e nei cambi di direzione, bel destro, fanno di Ianesi uno dei migliori giovani del girone, con anche i calci di punizione tra le specialità della casa.
L’attacco
In attesa di scoprire le scelte del nuovo tecnico, che potrebbe magari puntare su un nuovo schieramento, che consenta l’avanzamento di Ianesi, l’attacco granata dovrebbe ripartire da una conoscenza del calcio sardo. Si tratta del grande colpo estivo del Pontedera, che si è assicurato le prestazioni di Daniele Ragatzu, ex di Cagliari e Olbia che darà alla gara di sabato un retrogusto di derby. Le qualità dell’esperto numero 10 sono note, a partire proprio dalla tecnica, di categoria superiore. Visione di gioco, esperienza, astuzia, abilità nel dribbling e precisione dai calci da fermo sono tra le qualità che hanno permesso a Ragatzu di disputare 45 gare in Serie A con il Cagliari, 61 in Serie B tra Gubbio, Pro Vercelli e Lanciano, oltre a realizzare 90 gol e 50 assist in 248 gare con la maglia dell’Olbia. Tocca a lui costruire e ricamare per innescare i compagni d’attacco.
Tra questi però, nella gara del Mannucci, non ci sarà Jonathan Italeng, espulso nella partita contro il Carpi. Assenza pesante, quella dell’attaccante arrivato dall’Atalanta e autore sino ad ora di 4 reti sulle 11 messe a segno dai toscani in campionato. La fisicità e soprattutto la rapidità di Italeng saranno difficili da rimpiazzare, ma Menichini può contare su Giacomo Corona, classe 2004 figlio d’arte di Giorgio, protagonista in Serie A con il Catania nei primi anni Duemila. Arrivato dalla Primavera dell’Empoli, ma cresciuto anche nel Torino, Giacomo Corona ha già assaggiato la Serie C con il Palermo nel 2021. Difficile da contrastare nel gioco aereo (è alto 1,95m), bravo nel trovare la coordinazione per il tiro, sarà lui il riferimento di peso in avanti, pronto a raccogliere i cross degli esterni e i suggerimenti dei giocatori di qualità dei granata.
Andrea Finiu