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Una fase di gioco dell'amichevole tra Mantova e Genoa | Foto Facebook Mantova 1911

L’angolo dell’avversario | Torres, alla scoperta del Mantova

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Prima gara ufficiale della stagione, primo avversario. La Torres si prepara a scendere in campo nel turno preliminare della Coppa Italia 2024/2025, in programma alle 20:30 di sabato 3 agosto. Sul prato del Vanni Sanna, i ragazzi di Greco debutteranno contro il neopromosso Mantova dell’ex Ruocco. I lombardi, fondati nel 1911, hanno vissuto il momento d’oro della loro storia tra gli anni Sessanta e Settanta, prendendo parte per sette volte alla Serie A. La stella più brillante nella storia del Mantova è di sicuro il leggendario Dino Zoff (134 presenze). Ma in maglia biancorossa è passato anche un altro protagonista dei Mondiali, Karl-Heinz Schnellinger, finalista con la Germania nel 1966 e autore di una delle reti nell’epico 4-3 con l’Italia nel 1970. In più, la società lombarda ha uno stretto legame con la Sardegna, in quanto ha visto tra le proprie fila giocatori come Gigi Scotto, l’olbiese ed ex allenatore del Cagliari Gustavo Giagnoni (quinto per presenze in maglia Mantova), il cagliaritano Davide Carrus e i protagonisti dell’ultima promozione Bombagi, Burrai e Muroni. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo incontro.

L’allenatore e il modulo

Dopo la trionfale cavalcata della scorsa stagione, Davide Possanzini è stato confermato sulla panchina biancorossa. Possanzini, che da giocatore si è legato principalmente al Brescia, disputando anche la Serie A e la Serie B, inizia la sua carriera da allenatore nel 2013, proprio nel settore giovanile delle Rondinelle. Nel 2016 passa al Foggia, dove diventa collaboratore di Roberto De Zerbi, che segue nelle vesti di vice anche al Palermo, al Benevento, al Sassuolo e infine allo Shakhtar Donetsk. Nel 2022 ritorna a Brescia, dove guida la Primavera, prima di diventare tecnico della prima squadra in seguito all’esonero di Clotet. Nell’estate del 2023 approda al Mantova, che ha portato alla promozione in Serie B.

Davide Possanzini, tecnico del Mantova | Foto Facebook Mantova 1911
Davide Possanzini, tecnico del Mantova | Foto Facebook Mantova 1911

L’esperienza con De Zerbi ha di certo influenzato le idee di gioco di Possanzini, che ha dominato lo scorso campionato presentando il suo Mantova con un 4-3-3, interpretato però dai suoi in maniera molto fluida, con un continuo movimento in campo finalizzato ad aprire le linee di passaggio per il compagno in possesso di palla. Costante ricerca del gioco a terra, continuo possesso palla tra i centrali difensivi e i registi in mediana in attesa dell’errore avversario, rapide verticalizzazioni verso l’area rivale sono le chiavi principali del gioco del Mantova di Possanzini. Il costante moto attuato dai giocatori in campo rende quindi stringente l’indicazione del 4-3-3 come modulo del Mantova, che nel corso della gara muta a seconda delle situazioni, disponendosi in campo anche con una linea difensiva a tre o portando una delle due ali a stringere verso il centro in fase di costruzione. Sempre con il bel gioco come pensiero fisso.

Tra i pali

In porta il Mantova riparte da Marco Festa, protagonista della promozione, con 24 gol subiti in 35 gare di campionato, nelle quali ha collezionato ben 17 reti inviolate, miglior dato del girone al pari di Donnarumma e Confente. L’esperto portiere, con anche 4 presenze in Serie A con il Crotone, è una certezza per i biancorossi, che alle spalle del proprio numero uno hanno i giovani Sonzogni, cresciuto tra Milan e Brescia, e Botti, arrivato dall’Arzignano.

La difesa

Se il passaggio di categoria richiede degli importanti movimenti sul mercato, è anche vero che è cruciale ripartire dai pilastri dell’annata appena conclusa. Come i due centrali di difesa Redolfi, esperto e roccioso centrale, e Brignani, ex Olbia arrivato al Mantova proprio nella scorsa stagione, in cui ha messo a segno ben 9 reti in campionato in 30 presenze, sfruttando la sua grande abilità nel gioco aereo. A loro, il mercato estivo ha sino ad ora aggiunto Stefano Cella, classe 2001 protagonista con l’Ancona nell’ultimo campionato, e l’esperto Matteo Solini, che ha vestito nelle ultime cinque stagioni la maglia del Como, con cui ha ottenuto il doppio salto di categoria, disputando anche da protagonista la prima stagione in Serie B.

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Brignani, difensore del Mantova, ai tempi dell’Olbia | Foto Sandro Giordano

A fare da chioccia al gruppo, come nella passata stagione, Sebastien De Maio, centrale francese con alle spalle tanta Serie A, soprattutto con Genoa e Udinese. Sulla destra si giocano il posto due giovani terzini, Radaelli, cresciuto nell’Inter e dotato di ottime doti di spinta, e Maggioni, terzino scuola Sampdoria, anche lui propenso alla fase offensiva. Dall’altra parte invece più accortezza per Panizzi, esperto difensore che si occupa di bilanciare le discese dei colleghi della fascia opposta.

Il centrocampo

È il cuore del gioco del Mantova, orchestrato dal sapiente direttore d’orchestra Burrai, originario di Sassari, ex Cagliari e con tre promozioni in Serie B all’attivo. La visione e la tecnica del regista sardo sono fondamentali per la costruzione del gioco lombardo e lasciarlo troppo libero nella manovra potrebbe essere fatale. Ai lati di Burrai, Possanzini ha varietà di scelta per i ruoli di mezzala. Come l’altro sardo Muroni, ex Cagliari e Olbia, che partecipa in fase di costruzione, ma sa anche rendersi pericoloso in attacco, grazie all’abilità negli inserimenti. Ma anche Trimboli, talento scuola Sampdoria che interpreta il ruolo in maniera più offensiva, ma che a seconda della situazione arretra per aumentare la densità durante l’impostazione della manovra. I suoi movimenti spesso lo portano a giocare tra le linee avversarie, quasi in posizione di trequartista, rendendolo pericoloso e difficile da contenere.

Salvatore Burrai con la maglia del Mantova | Foto Mantova 1911

Ma a disposizione di Possanzini c’è anche David Wieser, classe 2002 fresco di rinnovo contrattuale. Il centrocampista scuola Inter è riuscito a mettersi in mostra nella passata stagione, nonostante la presenza del trio in mediana citato sopra, e porta in biancorosso un’ottima capacità nel gestire la palla, insieme anche a buone doti nel dribbling. Il mercato ha inoltre portato in biancorosso Artioli, mediano cresciuto nel Sassuolo, dove ha incrociato Possanzini, e reduce da un buon campionato con la Pergolettese, condito anche da 2 reti e 4 assist.

L’attacco

In avanti, in vista dell’impegnativa Serie B, gli uomini mercato del Mantova hanno agito sino ad ora in maniera più pesante, rispetto agli altri reparti. Confermando però gli uomini chiave della promozione. A partire dall’esperto Galuppini, autore di ben 14 reti e capace di ricoprire tutti i ruoli del tridente offensivo. Ma anche il giovane Fiori, in grado di stazionare su entrambe le ali, e il talentuoso classe 2003 Bragantini, cresciuto nel Verona e autore di 6 reti nella scorsa stagione, ala molto rapida e brava nel dribbling, capace di fare male anche dalla distanza. Confermato anche il possente Mensah, esperto attaccante duttile, in grado di giocare sia sugli esterni che come terminale offensivo. Ma il ruolo di prima punta titolare dovrebbe spettare proprio ad un nuovo acquisto, Leonardo Mancuso, arrivato dal Monza dopo una discreta stagione in Serie B con la maglia del Palermo. Il nuovo attaccante biancorosso ha alle spalle un’enorme esperienza in Serie B, vinta anche con l’Empoli, con cui ha disputato pure la Serie A. Sarà lui l’attaccante deputato non solo a finalizzare la manovra, ma anche a rendersi utile in fase di sponda durante la costruzione della manovra offensiva.

Francesco Ruocco, nuovo acquisto del Mantova, con la maglia della Torres nella scorsa stagione | Foto Alessandro Sanna

Tante novità anche sulle ali, per i lombardi. La scorsa settimana è infatti arrivato dal Genoa Mattia Aramu, colpo grosso per la Serie B. Dotato di un mancino raffinato e potente, la classe dell’ex Torino può fare male in qualsiasi momento. Anche se predilige partire dalla destra per accentrarsi e andare al tiro, la duttilità di Aramu gli consente di stazionare non solo sull’altra fascia, ma anche nella zona centrale del campo. Ma è da vedere se il talento ex Venezia partirà da titolare nella partita di sabato o se Possanzini deciderà di farlo entrare a gara in corso, in quanto deve ancora recuperare la condizione dopo non aver partecipato alla prima parte di preparazione dei biancorossi. Ultimo, ma non per importanza, l’acquisto di Francesco Ruocco, grande ex della partita, pronto ad affrontare per la prima volta in carriera la Serie B. Le doti del classe 2001 sono ben note a Sassari e i suoi ex compagni sanno che dovranno stare attenti alla sua rapidità, alle sue qualità nel dribbling e all’ispirazione in fase realizzativa, anche dalla lunga distanza.

Andrea Finiu

 
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