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La curva dei tifosi dell'Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo

L’angolo dell’avversario | Olbia, le chiavi della sfida all’Arezzo

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. L’Olbia vuole voltare pagina dopo il derby perso e la 23^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024 può rappresentare l’occasione giusta, sfruttando anche l’onda emotiva della nuova guida tecnica, Marco Gaburro. I galluresi saranno di scena al Bruno Nespoli domenica 28 gennaio, quando alle 14:00 si troveranno di fronte l’Arezzo, alla ricerca di punti per i playoff (vedi qui il momento delle due squadre). Fondato nel 1923, l’Arezzo ha partecipato per sedici volte alla Serie B, lanciando anche alcuni giocatori destinati a trionfare a livello nazionale e non solo, come il campione del mondo Ciccio Graziani, Andrea Ranocchia, Amedeo Carboni. Volti noti sono passati anche sulla panchina amaranto, su cui si sono seduti Antonio Conte, Sarri e Cosmi. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
L’artefice del ritorno in Serie C degli amaranto è Paolo Indiani, allenatore esperto e specialista nelle promozioni. Prima di Arezzo ha firmato l’impresa del San Donato Tavarnelle nel 2022, portandolo per la prima volta nei professionisti. Nato a Certaldo, patria di Spalletti e soprattutto di Boccaccio, Indiani è, con i suoi 69 anni, l’allenatore più esperto del girone dopo Zeman. Girovago del pallone, Indiani ha lasciato il segno in diverse piazze, collezionando ben dieci promozioni nel corso della sua carriera. Tra Serie D e Serie C ha allenato piazze importanti come Perugia, Lucchese, Pisa, Crotone, ma è ricordato anche dai tifosi del suo Certaldo, del Poggibonsi, della Rondinella, della Massese, del Pontedera, tutte squadre che ha guidato al salto di categoria. L’esperto allenatore toscano si è spesso affidato in carriera al 4-3-3, modulo riproposto per gran parte del girone di andata, prima di sperimentare il 4-3-1-2. Nelle ultime tre uscite però Indiani ha puntato sul 4-2-3-1.

Paolo Indiani allenatore dell'Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo
Paolo Indiani allenatore dell’Arezzo | Foto Facebook S.S. Arezzo

I duelli chiave
Se dunque, salvo sorprese, il modulo dei toscani sarà proprio il 4-2-3-1, c’è attesa e curiosità per capire quale sarà l’abito che Gaburro cucirà per la prima uscita della sua Olbia. Il nuovo tecnico dei bianchi in carriera ha mostrato una predilezione per la difesa a quattro, non disdegnando però anche la linea difensiva a tre, come accaduto in alcune occasioni anche nella scorsa stagione alla guida del Rimini. Non è dunque una sorpresa il fatto che il modulo preferito dall’allenatore veneto sia il 4-3-3, schema che è nelle corde dei giocatori galluresi e che è stato già proposto in stagione dall’ex tecnico Leandro Greco. Ipotizzando dunque che Gaburro possa puntare sul modulo preferito, andiamo a vedere quali potrebbero essere le chiavi della gara con l’Arezzo.

Daniele Ragatzu durante Spal-Olbia | Foto Nicolò Farina

La riscossa dell’Olbia deve passare soprattutto per i piedi e per la tecnica di Ragatzu, che in un ipotetico 4-3-3 dovrebbe essere schierato sulla sinistra, posizione ideale da cui rientrare per concludere a rete con il suo destro magico. Il numero 10 dovrebbe essere così coinvolto in un duello generazionale con il giovane Francesco Donati, probabile terzino destro titolare, arrivato in prestito dall’Empoli nel mercato invernale dopo che non ha trovato molto spazio al Lecco in Serie B nella prima parte di stagione. Il terzino amaranto è dotato di ottima corsa e fisicità (1,85m), messe in mostra anche al debutto con i toscani, in cui ha fornito anche un assist. L’eventuale confronto tra i due si giocherà su due piani, quello fisico, in cui è avvantaggiato Donati, e quello tecnico e dell’esperienza, pane quotidiano per Ragatzu. Dalla parte opposta del campo, Bellodi e soci dovranno prestare particolare attenzione a Gori, esperto terminale offensivo amaranto, al rientro dopo la squalifica. Il numero 28 ha fino ad ora messo a segno 8 reti. Giocatore dinamico, abile nel muoversi all’interno dell’area di rigore, ha dalla sua una ottima rapidità di esecuzione, spesso accompagnata da grande coordinazione, che gli ha permesso più volte di confezionare dei gol da cineteca, come si sarebbe detto un tempo. Gucci dovrebbe però soffrire sulle palle alte, su cui l’ipotetica coppia di centrali gallurese, composta probabilmente da Bellodi e Motolese, dovrebbe imporre le proprie leggi.

Un'esultanza degli attaccanti amaranto | Foto Facebook S.S. Arezzo
Un’esultanza degli attaccanti amaranto (da sx a dx: Gucci, Pattarello, Guccione) | Foto Facebook S.S. Arezzo

La linea difensiva dell’Olbia sarà sollecitata inoltre dal trio di trequartisti schierato da Indiani, che andranno così a formare, insieme a Gucci, un quattro contro quattro con la difesa dell’ipotizzato 4-3-3 di Gaburro. Il trio di giocatori amaranto a supporto della punta non vede interpreti fissi, in quanto Indiani dispone di diversi uomini di qualità in avanti, in grado di giocare sia sulle ali che da trequartista centrale. Tra questi vi è l’esperto Guccione, dotato di un mancino raffinato, ma anche il giovane Iori, giocatore estroso, bravo nel dribbling e nella finalizzazione, che è tra i favoriti per prendere il posto di Pattarello, pedina fondamentale assente per squalifica. Infine in mediana sarà interessante il probabile confronto tra Schiavone e Shaka Mawuli, ghanese, con anche nazionalità italiana, arrivato ad Arezzo in estate, in prestito dal Sudtirol. Il nuovo acquisto dei galluresi garantisce fisico, dinamicità e qualità. Caratteristiche simili le propone proprio Shaka Mawuli, dotato di una imponente struttura fisica e di un grande tiro dalla distanza. Nonostante l’altezza sia a favore del giocatore amaranto, si preannuncia un duello fatto di cuore, recuperi e tecnica, dove Schiavone potrebbe imporre anche la sua maggiore esperienza, maturata in tante gare di Serie B. Potrebbe dunque rivelarsi uno dei duelli chiave per prendere in mano le redini del centrocampo.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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