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Una fase di gioco tra SPAL e Fermana | Foto Nicolò Farina

L’angolo dell’avversario | Olbia, le chiavi della sfida alla Fermana

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Sfida delicata e cruciale in ottica salvezza, quella che attende l’Olbia nella 29^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024. I bianchi di Gaburro saranno di scena sabato 2 marzo tra le mura dello Stadio Bruno Recchioni, casa della Fermana, attualmente ultima. Fischio d’inizio fissato per le 16:15. Le due formazioni sono di gran lunga quelle più in difficoltà del Girone B (vedi qui il momento delle due squadre) e un eventuale successo nello scontro diretto potrebbe risultare decisivo per la salvezza finale. Fondata nel 1920, la Fermana è alla settima stagione consecutiva in Serie C e nella stagione 1999/2000 ha vissuto il suo unico campionato di Serie B. In quella stagione militavano in squadra Pier Giovanni Rutzittu, ex di Olbia e Arzachena, e Michele Fini, che ha vestito le maglie di Cagliari, Torres, Sorso e Porto Torres. Tra i volti noti passati a Fermo, anche Mesto e Tommaso Rocchi (pur per poche presenze), vincitori entrambi di Supercoppa e Coppa Italia rispettivamente con Napoli e Lazio. Sabato non sarà della gara l’ex Manuel Giandonato (in Gallura dal 2020 al 2022), alle prese con un infortunio, mentre in casa Olbia l’ex è Davide Mordini. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
Dopo che le strade si erano separate in estate, Stefano Protti è stato richiamato per sostituire Andrea Bruniera, a cui era stata affidata la guida dei gialloblù per l’attuale stagione. Un avvio fatto di 4 sconfitte, 2 pareggi e 1 vittoria ha reso però necessario un cambio. E allora ecco di nuovo Protti, che ha debuttato tra i professionisti proprio con la Fermana, dopo aver legato la sua carriera da allenatore principalmente alla Sammaurese, guidata per più stagioni in Serie D. Protti conosce bene la Fermana, perché ne ha vestito la maglia per due stagioni in Serie C a partire dal 1994. Cugino di Igor Protti (protagonista della Serie A a fine anni Novanta), nella passata stagione Stefano Protti ha dimostrato di saper calarsi bene nella nuova realtà, non riuscendo a centrare i playoff solo per alcuni rallentamenti nel percorso. Dal ritorno di Protti, la Fermana è scesa in campo con il 4-3-3, modulo caro all’allenatore, dopo che con Bruniera era passata da uno schieramento difensivo a tre a un centrocampo a rombo. Nelle ultime due partite però il tecnico gialloblù ha schierato i suoi con il 4-4-2, declinato anche nel 4-4-1-1 a seconda dei momenti della gara. Scelta che ha pagato in parte, portando due importanti pareggi consecutivi, contro SPAL e Entella.

Stefano Protti, tecnico della Fermana | Foto Nicolò Farina
Stefano Protti, tecnico della Fermana | Foto Nicolò Farina

I duelli chiave
Al 4-4-2 di Protti, è probabile che Gaburro risponda con il consueto 4-3-1-2, anche se dovrà fronteggiare diverse assenze. A partire dalla difesa, dove, nonostante il rientro di Bellodi dalla squalifica, il tecnico dovrà affrontare una piccola emergenza, a causa delle assenze per squalifica di Motolese e Montebugnoli. Particolare attenzione allora al doppio confronto tra la coppia d’attacco della Fermana e i due centrali galluresi. Questi ultimi dovrebbero essere, salvo sorprese, Bellodi e Palomba, che andranno a vedersela contro il più classico degli attacchi, composto da un centravanti di grande stazza, Lorenzo Sorrentino, e una seconda punta rapida e tecnica, Giuseppe Giovinco,fratello minore del più famoso Sebastian, ex Parma e Juventus. Sorrentino viaggia sulle stesse altezze dei centrali galluresi, con cui si preannuncia una feroce battaglia sulle palle alte, ma è proprio il passo differente di Giovinco che può scompigliare le carte, con i difensori galluresi che potrebbero soffrire il dinamismo del numero 10 gialloblù, dotato di ottime abilità nel dribbling. A Giovinco dovranno prestare attenzione anche i mediani di Gaburro, in quanto il giocatore gialloblù può abbassarsi per fungere da raccordo tra il suo centrocampo e Sorrentino. Rinaldi dovrà inoltre stare attento alle potenti e precise conclusioni dalla distanza di Giovinco, tra le specialità della casa.

Una fase di gioco tra SPAL e Fermana | Foto Nicolò Farina
Una fase di gioco tra SPAL e Fermana, con Misuraca in secondo piano con il numero 26 | Foto Nicolò Farina

Ma la zona cardine di tutto l’incontro è altamente probabile che sia la mediana, area del campo dove Gaburro dovrà fare a meno di Schiavone, infortunato. Il confronto principale sarà con grande probabilità quello tra gli esperti Dessena e Misuraca. Entrambi centrocampisti duttili, muscolari e dai piedi educati, sono anche i migliori realizzatori delle rispettive squadre, con 4 reti a testa (le stesse di Ragatzu). Grazie alle doti nell’inserimento e alle capacità di concludere verso la porta, i due centrocampisti possono far pendere l’ago della bilancia verso l’una o l’altra squadra. Limitare l’avversario e trovare spazio per buttarsi in avanti sarà più cruciale che mai, in una sfida tanto delicata. Al fianco di Misuraca dovrebbe agire ancora una volta il giovane Scorza, dotato di grande fisicità (1,88m), che potrebbe mettere in difficoltà sui duelli aerei gli interpreti del trio gallurese, che non raggiungono la sua altezza.

Anche l’attacco gallurese non se la passa bene, con Nanni squalificato e con le assenze di Biancu per squalifica e l’infortunio di Cavuoti (forse il più in forma del momento) a togliere fantasia sulla trequarti. Sarà quindi compito di Ragatzu caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco dei bianchi, per dare una sterzata alla sua stagione, ma soprattutto a quella della squadra. Il talento in maglia 10 potrà contare sul supporto di Bianchimano, che dovrebbe lottare con i centrali della Fermana, molto fisici, per aprire spazi e fornire sponde proprio al compagno di reparto. E il numero 10 potrà fare grande affidamento anche sulla propria esperienza, oltre che sul grande bagaglio tecnico di cui dispone, poiché i centrali della Fermana, Fort e Santi, sono entrambi classe 2002 e potrebbero soffrire il mestiere e i guizzi del fantasista in maglia bianca, al quale è richiesto, ora più che mai, di accendere una sfida di cruciale importanza.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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