L’Olbia di Gaburro vuole dare continuità al risultato ottenuto nell’infrasettimanale e l’occasione per farlo è la 27^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024. I bianchi, di scena domenica 18 febbraio alle ore 16:15 sul prato dello Stadio Pavone-Mariani, sfideranno i padroni di casa del Pineto. Si preannuncia una sfida insidiosa, con la formazione abruzzese neopromossa che sta disputando un’ottima stagione e si trova in zona playoff (vedi qui il momento delle due squadre). Il Pineto, fondato nel 1962, è alla prima storica partecipazione in Serie C, dopo che negli anni passati si è consolidata in Serie D, vincendo anche i playoff nel 2021, ma dovendo rimandare il sogno promozione alla scorsa stagione. La pagina più bella della storia del Pineto è stata scritta soprattutto grazie al presidente Silvio Brocco, imprenditore, biologo, batterista rock, dirigente Pineto da più di 40 anni, ma su tutto tifoso biancazzurro. Il modello Pineto, che ha alla base il rispetto e la ricerca della socialità attraverso il pallone, ha dimostrato di sapersi muovere bene anche in sede di mercato e scelte tecniche, andando a costruire una squadra intrigante. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
Da due gare siede sulla panchina abruzzese Roberto Beni, subentrato all’eroe della promozione Daniele Amaolo. L’ex tecnico ha pagato, dopo un buon inizio di stagione, un periodo di 8 gare senza vittoria (4 pareggi e 4 sconfitte). Beni ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2002 in Eccellenza, al Grottammare, che ha guidato al salto di categoria. In seguito è diventato il vice di Ballardini, prima alla Sambenedettese, poi al Cagliari in Serie A nel 2005 e infine al Pescara in Serie B nel 2006. In carriera ha avuto anche altre esperienze da primo allenatore, tra queste Fermana e Rieti, ma Beni ha ricoperto spesso il ruolo di vice. Soprattutto di Stefano Colantuno, con cui ha lavorato a lungo all’Atalanta, per poi seguire l’allenatore romano all’Udinese, al Bari e infine alla Salernitana. Le ultime esperienze prima del Pineto sono state quelle di collaboratore tecnico di Ballardini, al Genoa prima e alla Cremonese dopo. Nelle due gare alla guida degli abruzzesi ha proposto prima un 3-5-2, salvo poi passare al 4-3-3, che ha portato alla grande vittoria contro il Pontedera.
I duelli chiave
Appare quasi scontata dunque la conferma del 4-3-3 da parte di Beni, come è probabile che Gaburro voglia puntare ancora sul 4-3-1-2 proposto sino ad ora. Il pericolo principale per Bellodi e soci si chiama Emilio Volpicelli, terzo miglior marcatore del girone. L’attaccante biancazzurro promette battaglia sulle palle aeree (è alto 1,90m), dove però troverà dei degni rivali in Bellodi e Motolese, che non hanno nulla da invidiare dal punto di vista fisico all’avversario. Ma le doti di Volpicelli non si esauriscono qui. Il numero 7 infatti è dotato anche di un potente mancino, che può liberare anche dalla distanza, e di un grande bagaglio tecnico, che lo rende pericoloso anche palla al piede e nell’uno contro uno. Limitare le sue qualità sarà fondamentale.
Interessante la sfida tra i due terzetti in mediana, in cui si prospetta uno scontro generazionale. L’Olbia infatti dovrebbe riproporre, con il rientro di La Rosa dalla squalifica, un centrocampo composto proprio dal capitano, da Dessena e da Schiavone, tutti sopra i trenta anni. Il Pineto dovrebbe invece schierare un trio fatto di giocatori tutti nati dopo il 2000. Tra questi ci dovrebbe essere Luca Lombardi, giocatore rapido, duttile e dotato di un buon mancino. Ma anche Denis Manu, mezzala classe 2003 arrivata a gennaio dal Pescara. Il giocatore nato a Chiari ha mostrato di essere micidiale nel dribbling e con i suoi strappi potrebbe risultare decisivo per spaccare in due la gara. Esperienza contro freschezza. Ma solo una potrà avere le chiavi del centrocampo.
In difesa il Pineto avrà alcune assenze importanti, tra cui Ingrosso, centrale esperto e guida della retroguardia abruzzese. Chi potrebbe approfittare dei meccanismi difensivi da sistemare è Cavuoti, apparso sempre più in crescita dal suo rientro. Il talento dei bianchi potrebbe infatti sfruttare le sue capacità in dribbling e i suoi movimenti tra le linee per aprire degli spazi pericolosi e tentare di arrivare a conclusione. Il dialogo tra Ragatzu e Cavuoti sarà dunque una chiave della manovra offensiva contro una difesa forte fisicamente, ma che potrebbe concedere qualcosa in termini di rapidità contro i due giocatori più tecnici dei galluresi.
Andrea Finiu