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L’angolo dell’avversario | Olbia, le chiavi della sfida al Pescara

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Partita tanto importante quanto impegnativa, quella che attende l’Olbia nella 36^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024. I galluresi scenderanno in campo domenica 7 aprile alle ore 14:00. Al Bruno Nespoli l’avversario sarà il Pescara, formazione decisamente temibile anche se protagonista di un altalenante girone di ritorno (vedi qui il momento delle due squadre). I biancazzurri, fondati nel 1936, sono alla terza stagione consecutiva in Serie C, dopo undici anni trascorsi tra Serie B e Serie A, non i primi per la società abruzzese. Di conseguenza dalle parti dell’Adriatico sono passati diversi volti noti del panorama nazionale e non solo. Tra questi anche alcuni protagonisti della vittoria azzurra ad Euro 2020: Insigne, Immobile, Verratti e Cristante. Ma anche i campioni d’Italia Carnevale, Politano e Perin. Con la maglia biancazzurra hanno giocato inoltre dei campioni del mondo come Dunga e Gilardino, anche se quest’ultimo solo per tre presenze. Olbia e Pescara hanno inoltre condiviso i gol di Vincenzo Palumbo. Diversi gli allenatori approdati in Serie A e passati per Pescara. Da Galeone a Delio Rossi, da Mazzone a Sarri, sino a Reja e Di Francesco. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo

La panchina biancazzurra ha un terzo inquilino stagionale, dopo l’addio forzato a Zdenek Zeman, per motivi di salute, e le dimissioni di Giovanni Bucaro, prima vice del maestro boemo. Dalla 33^ giornata è allora Emmanuel Cascione la guida tecnica degli abruzzesi. Da giocatore ha calcato per 92 volte i prati di Serie A con le maglie di Reggina, Cesena e dello stesso Pescara. Con le stesse squadre ha disputato anche la Serie B (241 presenze totali con anche Rimini e Pistoiese), e con le ultime due formazioni è stato anche protagonista delle cavalcate che hanno portato bianconeri e biancazzurri alla promozione in Serie A, nelle stagioni di Serie B 2013/2014 e 2011/2012. L’avventura da allenatore inizia nel 2019, sulla panchina del Cattolica in Serie D. In seguito passa dai settori giovanili di Napoli e poi Sassuolo, con cui vince il Torneo di Viareggio nel 2022. Sempre nel 2022 ha una nuova esperienza in Serie D, questa volta con la Pistoiese, che dura però solo pochi mesi. Ora, al Pescara, la prima opportunità tra i professionisti. La militanza nel Pescara di Zeman del 2011 consente a Cascione di conoscere bene le idee alla base del gioco del boemo, per questo Cascione ha deciso di tornare a puntare sul 4-3-3, modulo su cui è stata costruita la squadra in estate.

I duelli chiave

Nonostante il cambio di modulo nella seconda parte della sfida contro il Perugia, è probabile che Biagioni voglia riproporre il suo modulo di riferimento, il 4-3-3, schieramento con il quale la squadra era comunque riuscita a rendersi pericolosa contro un avversario di un altro livello. Salvo sorprese, dunque si assisterà ad una gara tra due squadre schierate in modo speculare. I confronti individuali in mediana saranno allora cruciali. Tra gli interpreti da tenere maggiormente sotto controllo, c’è il profilo di Dagasso, classe 2004 del Pescara, tra i giovani più interessanti del girone. Dagasso si muove principalmente come mezzala destra (ma può fare anche il regista) e porta in dote grande dinamismo, abbinato a qualità palla al piede e a bravura in fase di interdizione. Può essere lui uno degli uomini che possono spaccare la gara. Dalle sue parti si muoverà, con probabilità, il talento di Biancu, che potrebbe soffrire l’esuberanza dell’avversario, ma che è in grado, con le sue giocate, di poter avere la meglio nel confronto, che si preannuncia cruciale per capire chi riuscirà a prendere le redini del centrocampo. Davanti alla difesa abruzzese dovrebbe trovare posto Squizzato, mediano scuola Inter molto fisico, che si candida a vincere diversi scontri, soprattutto aerei. Servirà tutta la grinta e l’esperienza di Dessena per contrastare la prestanza del giovane biancazzurro.

Dagasso lotta con Mastinu durante Torres-Pescara | Foto Alessandro Sanna

Ma il cliente più scomodo della gara spetta a Montebugnoli, che vedrà stazionare dalle sue parti Merola (15 gol in campionato), genio dell’attacco abruzzese che agisce come ala destra. Il numero 10 del Pescara ha dalla sua rapidità e un grande talento, concentrato sul suo insidioso mancino, che riesce ad armare rientrando all’interno del campo. In questo senso, dovrà essere bravo Motolese a dare supporto a Montebugnoli, per impedire a Merola di arrivare al tiro con facilità. Il centrale gallurese dovrà inoltre preoccuparsi di contenere, in società con Bellodi, l’azione di Cuppone, finalizzatore degli abruzzesi. Cuppone, attaccante dinamico, bravo nel ritagliarsi gli spazi giusti in area e rapido nel concludere verso la porta con entrambi i piedi, concede però diversi centimetri ai due centrali dell’Olbia, che potrebbero dunque far prevalere la loro fisicità.

Brosco in campo durante SPAL-Pescara | Foto Nicolò Farina

Sfida corpo a corpo, quella che attende l’ariete dell’Olbia (da vedere chi vincerà il ballottaggio tra Nanni e Bianchimano, entrato bene nell’ultima gara), stretto tra la morsa di due difensori centrali altrettanto prestanti fisicamente, Mesik e Brosco, che concedono però diverse occasioni, visto l’alto numero di gol incassati sino ad ora dal Pescara. Dal lavoro sporco del proprio centravanti potrebbe trarre vantaggio Ragatzu, che con un passo differente e soprattutto con una qualità da altra categoria, potrebbe riuscire a cogliere in fallo i centrali biancazzurri. I continui movimenti e i pochi riferimenti dati da lui e Catania potrebbero allora rivelarsi fondamentali per provare ad impensierire la porta difesa da Plizzari.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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