Archiviata la sconfitta nel derby, per l’Olbia è subito tempo di rituffarsi nel campionato. Il turno infrasettimanale valido per la 4^ giornata del Girone B di Lega Pro mette i galluresi di fronte all’insidioso Arezzo. Si gioca martedì 19 settembre alle 18:30 nell’infuocata cornice dello Stadio Città di Arezzo. Gli amaranto, che celebrano il centenario dalla fondazione nel 1923, sono ritornati in Serie C dopo due anni passati in quarta serie e si sono mossi sul mercato con decisione e ambizione. Finora in campionato non hanno raccolto quanto potrebbero, ma hanno comunque disputato delle buone partite contro formazioni più attrezzate come Pescara e Carrarese (leggi qui il momento delle due formazioni). Le due società sono inoltre unite dalla sfortunata figura del portiere Bruno Nespoli, a cui è intitolato lo stadio di Olbia e che ha vestito anche la maglia amaranto nel corso della sua breve carriera, prima di arrivare in Sardegna. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
L’artefice del ritorno in Serie C degli amaranto è Paolo Indiani, allenatore esperto e specialista nelle promozioni. Prima di Arezzo ha firmato l’impresa del San Donato Tavarnelle nel 2022, portandolo per la prima volta nei professionisti. Nato a Certaldo, patria di Spalletti e soprattutto di Boccaccio, Indiani è, con i suoi 69 anni, l’allenatore più esperto del girone dopo Zeman. Girovago del pallone, Indiani ha lasciato il segno in diverse piazze, collezionando ben dieci promozioni nel corso della sua carriera. Tra Serie D e Serie C ha allenato piazze importanti come Perugia, Lucchese, Pisa, Crotone, ma è ricordato anche dai tifosi del suo Certaldo, del Poggibonsi, della Rondinella, della Massese, del Pontedera, tutte squadre che ha guidato al salto di categoria. La sfida con Leandro Greco (37 anni) sarà anche un confronto generazionale, oltre che tattico. L’esperto allenatore toscano si è spesso affidato in carriera al 4-3-3, modulo riproposto nelle prime tre uscite stagionali.
Tra i pali
A difesa della porta toscana si sono alternati, nelle prime tre gare, Trombini e Borra. Luca Trombini, classe 2001, è stato protagonista della promozione con ben 14 reti inviolate su 25 gare disputate. Cresciuto nelle giovanili del Torino, è alla sua prima esperienza tra i professionisti. A lui è stato affiancato l’esperto Daniele Borra, arrivato in estate dall’Entella, con cui ha disputato da titolare la seconda parte della passata stagione. Con più di 130 presenze in Serie C, sommate alle 26 in Serie B sempre con i liguri, Borra ha vestito diverse maglie in carriera, da quella della Lucchese a quella della Carrarese, sino a quella dell’Arezzo in due stagioni in Serie C. È tornato ancora una volta a difendere la porta amaranto.
La difesa
Indiani si è affidato alla stessa linea a quattro in tutte le gare disputate sino ad ora. La coppia centrale è composta da un mix di esperienza e giovinezza, con Polvani e Masetti. Entrambi molto strutturati fisicamente, con altezze non inferiori ai 187cm, saranno difficili da anticipare sul gioco aereo. Polvani, tra Serie D e Serie C, ha giocato nel Ravenna e ha già lavorato con Indiani al San Donato e al Pontedera. L’allenatore toscano lo ha voluto anche nella sua avventura ad Arezzo, con il centrale che è stato tra i protagonisti della promozione. Per il numero 6 amaranto anche qualche presenza in Serie B nel 2018 con la maglia dell’Empoli di Andreazzoli e dell’odierno capitano del Napoli Di Lorenzo. Presenze in Serie B anche per il 2001 Masetti, cresciuto proprio nelle giovani dell’Empoli e sceso in campo nella seconda serie con la maglia del Pisa, da cui è arrivato questa estate. Nonostante la giovane età vanta più di 65 presenze in Serie C, giocata con Ancona e Piacenza.
Linea verde per i terzini, con i giovani Coccia e Renzi, rispettivamente classe 2002 e 2004. Coccia, terzino sinistro, è cresciuto tra le giovanili di Roma e Frosinone e può giocare anche più avanzato. Arriva in prestito dal Modena, dopo aver disputato una discreta stagione alla Carrarese. Sulla destra invece staziona Renzi, in prestito dall’Empoli, in cui è cresciuto calcisticamente anche al fianco del gioiellino Baldanzi. Giocatore duttile, può ricoprire diversi ruoli, tra cui anche la mezzala. Un ingaggio estivo importante, sintomo delle ambizioni del club, è stato quello del centrale Chiosa dall’Entella. Difensore esperto, porta con se quasi 200 presenze in Serie B con Avellino, Bari, Novara e gli stessi liguri.
Il centrocampo
Il trio di centrocampo comprende capitan Settembrini, nato ad Arezzo e cuore pulsante degli amaranto. Con più di 100 presenze in Serie B tra Entella e Cittadella, Settembrini ha scelto, nell’estate del 2022, di scendere di categoria e passare dal Padova all’Arezzo, per aiutare la squadra della propria città ad ottenere il sogno promozione. Obiettivo centrato e ora il numero 8 amaranto continua ad essere uno dei punti fermi della mediana di Indiani, oltre ad essere uno specialista delle punizioni. Al suo fianco giocano il giovane Bianchi, determinante per la vittoria della passata Serie D e Shaka Mawuli. Il ghanese, con anche nazionalità italiana, è arrivato in estate in prestito dal Sudtirol, con cui non ha avuto grande spazio. Cresciuto nella SPAL, ha vestito anche le maglie di Lucchese e Catanzaro e garantisce una grande fisicità in mediana, integrandosi al meglio con i compagni di reparto. Attenzione inoltre alle sue conclusioni dalla distanza.
A centrocampo sono diversi i profili di esperienza che hanno accompagnato l’Arezzo nel salto di categoria e che sono rimasti anche questa stagione. A partire da Castiglia, cresciuto nella Juventus con Immobile e vincitore del Girone B di Serie C con il Modena nel 2022. Con tanta Serie B alle spalle, con Salernitana, Empoli, Vicenza, ma soprattutto Pro Vercelli, le qualità palla al piede di Castiglia sono note agli addetti ai lavori, così come la sua propensione al gol. Altro uomo di esperienza è Foglia, con ben 186 presenze in maglia amaranto, che è tornato a vestire nella passata stagione. Per lui anche due anni alla Torres in Lega Pro, dal 2013 al 2015.
Le ali
In questa zona del campo Indiani sembra avere, per il momento, le idee definite, con Iori e Pattarello identificati come titolari (anche se Pattarello ha saltato la gara con il Pescara per squalifica). Le due ali si possono scambiare di fascia senza alcun problema, dando così meno riferimenti alle difese avversarie. E fino ad ora sono risultati essere un fattore, realizzando un gol a testa e tre assist in totale. Chi ha avuto un grosso impatto con il nuovo ambiente è Iori, arrivato in estate dalla Pergolettese, con cui ha realizzato 8 gol nella passata stagione, la prima tra i professionisti. Una connessione con il gol che non è certo una novità per il numero 19, il quale ha realizzato ben 23 reti con il Brusaporto nella Serie D ‘21/’22. Giocatore estroso, che può svariare su tutto il fronte d’attacco, sarà uno dei pericoli principali per la difesa.
Pattarello è invece uno dei volti noti della promozione in casa amaranto, dove è arrivato nell’estate 2022 dopo diverse esperienze in Serie C con Trento, Arzignano e Renate. Dotato di un insidioso mancino, è cresciuto nelle giovanili del Bologna, e le sue incursioni possono risultare determinanti per indirizzare la gara a favore dei toscani. Alle loro spalle è pronto Guccione, esperto esterno destro a cui piace rientrare sul mancino, reduce da quattro prolifiche stagioni con la maglia del Mantova, in cui ha realizzato 45 gol e 26 assist. Il classe 2002 Gaddini, cresciuto nello Spezia e determinante nella parte centrale della scorsa stagione in Serie D, con 6 gol in 6 gare di fila, può subentrare sulla fascia sinistra, dove può portare freschezza e giocate nei minuti finali di gara.
Il centravanti
È il reparto dove è arrivato il colpo da novanta, per far capire a tutti che il ruolo di neopromossa sta stretto alla società amaranto. Dallo Zlin, formazione del massimo campionato ceco, è arrivato Libor Kozak, gigante (1,93m) ex Lazio con un passato anche all’Aston Villa in Premier League. Nella passata stagione, con lo Zlin ha disputato i preliminari di Europa League (persi con il Fenerbahce) e ha giocato in seguito la Conference League, segnando una rete contro il Partizan Belgrado. Giocatore di esperienza internazionale, con la Lazio ha disputato nel 2012 l’Europa League, vincendo il titolo di capocannoniere con 8 gol in 10 gare (più 2 nei preliminari) davanti a giocatori come Cavani, Palacio, Torres ed Eto’o. Per lui, alla prima esperienza in Serie C, anche alcune annate vissute in Serie B con Brescia, Bari e Livorno, oltre a diverse maglie vestite nel massimo campionato della sua patria, la Repubblica Ceca, tra cui quella dello Sparta Praga, con cui nel 2020 si è aggiudicato sia la coppa nazionale che il titolo di capocannoniere del campionato. Ha disputato anche alcune gare in nazionale, con anche un gol segnato all’Italia di Prandelli nel 2013.
Tuttavia al momento è sceso in campo per pochi minuti a partita, lasciando il peso dell’attacco sulle spalle del’’esperto Niccolò Gucci, autore sin qui di 2 gol. Uomo importante per gli amaranto già nella passata stagione, il numero 28 ha alle spalle centinaia di presenze sia in Serie C che in Serie D con squadre come Vis Pesaro, Pro Patria, Pistoiese e Fano. Più dinamico di Kozak, Gucci si distingue per il posizionamento in area di rigore e la rapidità di esecuzione, sapendo inoltre tirare fuori dal cilindro delle perle come la rete al Pescara, con un tiro al volo terminato all’incrocio. Alle loro spalle, con ancora zero minuti giocati, il classe 2004 argentino Crisafi, interessante mix di potenza e tecnica, arrivato dopo una stagione nella primavera della Reggina. Convocato anche da Filippo Inzaghi per alcune gare di Serie B, ma senza esordire, Crisafi è arrivato in Italia nel 2022, dopo essere cresciuto in patria nelle giovanili del Banfield, club in cui sono cresciuti giocatori come Javier Zanetti, Palacio e James Rodriguez.
Andrea Finiu