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La curva dei tifosi della SPAL | Foto Nicolò Farina

L’angolo dell’avversario | Olbia, alla scoperta della SPAL

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. L’Olbia, chiamata a disputare la 19^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024, si appresta a chiudere il girone di andata sabato 23 dicembre. Alle ore 18:30 i galluresi scenderanno sul prato del Paolo Mazza di Ferrara, su cui sfideranno la SPAL, alla ricerca di preziosi punti salvezza. La SPAL (Società Polisportiva Ars et Labor), fondata nel 1907, vanta numerose partecipazioni alla Serie A e alla Serie B ed è ritornata in Serie C dopo sette anni di fila nelle categorie superiori. Tra le candidate iniziali alla promozione diretta, ora la SPAL del presidente statunitense Joe Tacopina (ex presidente di Bologna e Venezia), in carica dal 2021, naviga per tirarsi fuori dalle acque dei playout. Con la maglia biancazzurra sono cresciuti diversi giocatori, da Fabio Capello a Reja, passando per Saul Malatrasi e Delneri, sino a Paramatti e Armando Picchi, capitano della Grande Inter. In tempi più recenti si sono visti a Ferrara giocatori come Meret, campione d’Italia con il Napoli, Manuel Lazzari, protagonista del doppio salto della SPAL dalla Serie C alla Serie A, ma anche Giuseppe Rossi e Paloschi. Nel corso degli anni, sulla panchina estense si sono seduti tecnici come De Biasi, Ferruccio Mazzola e i due ex Cagliari Allegri e Semplici, artefice della doppia promozione tra 2016 e 2017. Nella passata stagione di Serie B, la società biancazzurra ha accolto inoltre un campione del mondo come De Rossi nella sua prima avventura da allenatore. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
L’avvio degli estensi non è stato il migliore possibile, motivo per cui si è deciso di operare un cambio al timone della squadra. Salutato l’esperto Di Carlo, si è optato per il profilo di Leonardo Colucci, passato dalle parti di Cagliari come giocatore. Colucci, con le scarpette ai piedi, ha calcato più di 200 volte i prati di Serie A e qualche volta di meno quelli di Serie B, vestendo le maglie anche di Verona, Bologna e Modena. Lasciato il calcio giocato nel 2011, diventa prima vice, al Cesena, di un altro ex tecnico del Cagliari come Giampaolo. In seguito entra a far parte del settore giovanile del Bologna, prima di ottenere la sua prima panchina alla guida della Reggiana, in Lega Pro. E, fino ad ora, è l’unica categoria nella quale Colucci ha allenato, passando per Vis Pesaro, Ravenna e Juve Stabia, tra le altre. Proprio i campani sono stati la sua ultima esperienza, prima delle dimissioni rassegnate nel  gennaio del 2023. Il modulo più utilizzato in carriera è il 4-3-3, riproposto anche all’inizio della sua avventura a Ferrara. Con i biancazzurri Colucci ha provato diverse soluzioni, a partire proprio dal 4-3-3, ma anche il 4-4-2, declinato a tratti in un 5-3-2 a seconda delle situazioni di gioco, sino al 3-5-2 schierato nell’ultima gara contro il Pineto.

Leonardo Colucci, ex Cagliari, ora tecnico della SPAL | Foto Nicolò Farina
Leonardo Colucci, ex Cagliari, ora tecnico della SPAL | Foto Nicolò Farina

Tra i pali
Dopo un’alternanza iniziale tra l’esperto Alfonso, reduce della scorsa stagione, e Del Favero, arrivato in estate dalla Juventus dopo l’esperienza con la Pro Patria, nel Girone A di Serie C, è stata l’esperienza a spuntarla, con Alfonso che si è preso la titolarità. Il numero uno biancazzurro, con alle spalle più di 200 presenze in Serie B con anche Modena e Brescia (con cui ha disputato anche 4 gare in Serie A nel 2019), ha mantenuto la rete inviolata per 5 volte in campionato.

Alfonso, numero uno della SPAL | Foto Nicolò Farina
Alfonso, numero uno della SPAL | Foto Nicolò Farina

La difesa
Reparto che deve fare a meno del centrale scuola Bari Matteo Arena, che ha terminato la stagione in seguito alla frattura del perone. Al centro della difesa, in una coppia di centrali, o anche come elemento di un trio, può giocare Patryk Peda, in prestito dal Palermo e impegnato con Szczesny, Zielinski e soci nelle qualificazioni ad Euro 2024 della sua Polonia. Giocatore giovane (2002), è dotato di una grande struttura fisica. Al suo fianco si è visto spesso Alessandro Bassoli, che da quando è arrivato a Ferrara, agli inizi di novembre, si è imposto come uno dei punti di riferimento. Con più di 70 presenze in Serie B, soprattutto con il Pordenone, ha alle spalle anche quasi 250 presenze in Serie C  e si integra al meglio con la gioventù del compagno di reparto. Sembra essere scivolato un po’ indietro nelle gerarchie l’esperto argentino Nahuel Valentini, arrivato dopo una stagione da protagonista al Padova. Cresciuto nel Rosario Central, dove hanno mosso i primi passi con il pallone campioni come Kempes e Di Maria, Valentini ha disputato la Serie con il Livorno nel 2013, insieme all’ex Olbia Emerson.

Alessandro Bassoli, da novembre nuovo punto di riferimento della difesa della SPAL | Foto Nicolò Farina
Alessandro Bassoli, da novembre nuovo punto di riferimento della difesa della SPAL | Foto Nicolò Farina

La SPAL ha in rosa anche diversi difensori duttili, capaci sia di giocare come centrali, anche in una linea a tre, sia come terzini. Come ad esempio Alessandro Fiordaliso, terzino fisico scuola Torino, capace di ricoprire appunto anche il ruolo di centrale di difesa. Difensore con un profilo simile è Matteo Bruscagin, giocatore esperto cresciuto nel Milan insieme a Darmian e con alle spalle più di 220 presenze in Serie B. Bruscagin può giocare sia come terzino su entrambe le fasce che come centrale. Come terzino sinistro può giocare Raffaele Celia, cresciuto tra Catanzaro e Sassuolo, condividendo la maglia neroverde con Raspadori. Può avanzare inoltre il suo raggio d’azione anche a centrocampo. Un elemento importante della difesa è Alessandro Tripaldelli, ex Cagliari (10 presenze in Serie A con i rossoblù), Crotone e Sassuolo, nasce come terzino sinistro, ma Colucci lo sta impiegando con successo anche nei tre di difesa.

Tripaldelli, ex Cagliari in forza alla SPAL | Foto Nicolò Farina
Tripaldelli, ex Cagliari in forza alla SPAL | Foto Nicolò Farina

Il centrocampo
È il reparto più giovane. In mediana la SPAL ha diverse soluzioni, a partire dal giovane Marco Bertini, in prestito dalla Lazio, con cui vanta 2 presenze in Serie A. Bertini è un centrocampista di sostanza e qualità, grazie ad un destro educato che sa sfruttare anche da calcio di punizione, come accaduto appunto nell’ultima uscita. Un altro volto nuovo è quello di Collodel, protagonista nello scorso campionato con la maglia del Siena. Dotato di buon fisico e intelligenza tattica, può ricoprire diversi ruoli a centrocampo. A loro si aggiunge Carraro, prodotto delle giovanili interiste arrivato in estate dopo l’esperienza con una corazzata della scorsa Serie C come il Crotone. Ma per lui anche tanta Serie B, tra Pescara, Foggia, Perugia, Frosinone e Cosenza. Dotato di un fisico imponente, ma anche di un delicato mancino, Carraro è un regista di qualità che sa anche intervenire in fase difensiva.

Collodel, centrocampista della SPAL | Foto Nicolò Farina
Collodel, centrocampista della SPAL | Foto Nicolò Farina

Tra gli elementi di qualità che i biancazzurri possono schierare in mediana c’è anche Maistro, giocatore importante anche nella passata stagione. Cresciuto nella Fiorentina e passato anche da Pescara, Salernitana e Ascoli, squadre con cui ha disputato la Serie B, Maistro può giocare anche sulla trequarti o come seconda punta, grazie alla sua ottima tecnica. Si distingue inoltre anche negli inserimenti senza palla. Nel trio di centrocampo può giocare anche Filippo Puletto, prodotto del vivaio biancazzurro. Il classe 2004 è un giocatore duttile, capace di giocare sia come esterno che come interno di centrocampo. Sula sinistra si muove invece un altro giovane cresciuto nella SPAL, il classe 2005 Fabio Parravicini. In modo analogo a Puletto, Parravicini fa della duttilità uno dei suoi punti forti, riuscendo a ricoprire sia il ruolo di mezzala o mediano, sia quello sugli esterni.

L’attacco
Fuori da tempo uno dei grandi acquisti estivi dei biancazzurri, Luca Siligardi, a causa di una frattura del perone. Fuori anche Dalmonte, attaccante rapido in prestito dal Vicenza, e Sits, giovane punta lettone in prestito dal Parma. Per entrambi problemi fisici di un certo rilievo, che li tengono da tempo lontano dai campi. Altro acquisto estivo è stato Mirco Antenucci, capitano ritornato a Ferrara in estate dopo la stagione trascorsa al Bari. Con 87 presenze in Serie A (con Catania e SPAL), più di 260 in Serie B e 75 in Championship con il Leeds, il numero 7 biancazzurro è il faro sia tecnico che carismatico della squadra.  Attaccante di qualità, bravo con la palla tra i piedi, Antenucci sa come ispirare i compagni. Al momento però non è riuscito a dare continuità davanti alla porta, siglando solo 2 gol. Rientrato nella scorsa partita dopo un affaticamento muscolare, è da valutare il suo impiego dall’inizio. Probabile dunque che ci sia spazio per il giovane Rabbi, cresciuto nel Bologna e nella scorsa stagione sceso in campo per un buon numero di gare in Serie B proprio con la SPAL. Attaccante rapido e dinamico, può anche giocare come ala in un tridente. Caratteristiche simili per Rao, classe 2006 cresciuto in casa e nelle ultime gare spesso al fianco di Rabbi. Completa l trio di giovani in attacco Orfei, classe 2003 rientrato dopo una stagione alla Fidelis Andria. Ma non c’è solo gioventù.

Mirco Antenucci, capitano e bomber della SPAL | Foto Nicolò Farina
Mirco Antenucci, capitano della SPAL | Foto Nicolò Farina

Colucci può affidarsi anche alla carta Rosafio, giocatore offensivo rapido e tecnico, che grazie al suo dribbling e al suo mancino può creare scompiglio nella difesa con i suoi guizzi. Nella scorsa stagione è stato un elemento importante della cavalcata vincente della Reggiana. Infine, ultimo ma non per importanza, c’è Simone Edera, importante nuovo acquisto tesserato dalla SPAL il 21 dicembre. Cresciuto nel Torino, con cui ha disputato 34 gare in Serie A (4 con il Bologna), Edera è un’ala talentuosa, dotata di ottima tecnica, a cui piace partire da destra per concludere in porta con il suo insidioso mancino. Ancora nel pieno della maturazione calcistica (classe 1997), Edera è stato frenato in carriera da alcuni gravi infortuni. Sono proprio le condizioni fisiche del talentuoso esterno che possono far avanzare alcuni dubbi, con l’ultima gara ufficiale disputata lo scorso 23 aprile con la maglia del Pordenone. Da scoprire dunque se Colucci lo butterà nella mischia dal primo minuto per godere da subito delle sue giocate.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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