Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. Sfida intrigante, quella che attende l’Olbia nella 18^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024, in programma domenica 17 dicembre alle ore 14:00. Sul prato del Bruno Nespoli i ragazzi di Leandro Greco si troveranno davanti il Pontedera dell’ex tecnico Max Canzi, che ha guidato i galluresi ai playoff nel 2022. L’ U.S. Città di Pontedera, con sede nell’omonima città toscana in provincia di Pisa, nasce nel 1912 ed è al dodicesimo campionato consecutivo di Lega Pro. In questi anni si è alternata tra il Girone A e il Girone B, riuscendo anche a qualificarsi ai playoff in più occasioni, compreso lo scorso anno. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.
L’allenatore e il modulo
Alla guida dei granata, come detto, c’è Max Canzi, vecchia conoscenza non solo gallurese, ma anche del calcio sardo. Ha infatti rivestito per anni il ruolo di allenatore del Cagliari Primavera, con anche una breve esperienza da vice di Walter Zenga nella prima squadra, nel 2019/2020. Poi l’Olbia, dall’agosto 2020 al maggio 2022. Arrivato in Toscana ad ottobre 2022, Canzi ha avuto il grande merito di ridare linfa vitale ai granata, guidandoli dalla 17^ alla 6^ posizione finale, realizzando anche il record di punti in Serie C dei toscani (60). Nell’attuale campionato, con una rosa ampiamente rinnovata in fase di mercato, dopo un inizio stentato il Pontedera sembra avere ritrovato lo spirito della scorsa stagione e i risultati lo confermano (vedi qui il momneto delle due formazioni). Nella passata stagione il 3-4-1-2 con cui Canzi ha rivoluzionato la squadra si è rivelato essere la scelta vincente. In questa, l’allenatore lombardo ha proposto una leggera variazione sul tema, optando per il 3-4-2-1.
Tra i pali
Perso Siano, autore di un’ottima stagione con i granata (10 gare senza gol sulle 27 giocate) e approdato al Cesena, Canzi può contare sul nuovo arrivato, lo statunitense Luca Lewis, che ha compiuto il viaggio inverso. Lewis, cresciuto nel Torino e con alle spalle un’esperienza nella seconda squadra del New York Red Bulls, è stato legato a doppio filo con il Cesena, essendo figlio di uno dei due co-presidenti bianconeri della scorsa stagione, Robert Lewis. Lo statunitense ha iniziato la stagione da titolare, prima di lasciare il posto all’esperto Stancampiano, che ha ripagato con 5 reti inviolate nelle 7 gare disputate, prima di subire la rottura del crociato che lo terrà a lungo lontano dai campi. Spazio dunque di nuovo a Lewis, ma anche al giovane Vivoli, scuola Empoli, che ha esordito nell’ultima gara.
La difesa
Leader dello spogliatoio, l’esperto capitano Marcos Espeche (37 anni) è alla terza stagione in granata. L’argentino ha giocato per tanti anni alla Lucchese, disputando anche la Serie B con la Reggiana nel 2020. Difensore duttile (può ricoprire tutti i ruoli del terzetto arretrato) e propenso a impostare il gioco, può essere impiegato anche come centrocampista davanti alla difesa. Altro elemento duttile è il giovane Matteo Guidi, giovane del vivaio granata che Canzi sta impiegando nel trio difensivo, dopo che nella passata stagione lo ha schierato anche in mediana. Altro difensore centrale protagonista della cavalcata della passata stagione è Riccardo Martinelli, giocatore esperto della categoria grazie ai trascorsi con Rimini, Lucchese e Viterbese tra le altre.
Al centro della linea a tre ha giocato spesso Calvani, in prestito dal Genoa e alla prima stagione tra i professionisti. Il difensore classe 2004 è un centrale moderno, forte fisicamente, reattivo, bravo nei duelli aerei e dotato di carisma, come sottolinea la fascia di capitano vestita nella Primavera rossoblù. Chi ha trovato buona continuità è anche Guidi, giovane del vivaio granata. Nel trio difensivo si è visto inoltre Angori, jolly a disposizione di Canzi che ha giocato anche come esterno sinistro di centrocampo.
Il centrocampo
Il reparto ha subito la pesante partenza di Ladinetti (al Catania), pupillo di Canzi e metronomo della manovra granata nella scorsa stagione. Il punto fermo nella coppia in mediana di Canzi è diventato allora Giovanni Catanese, cresciuto nella Reggina e con alle spalle molta esperienza tra Serie C e Serie D. Centrocampista duttile, può giocare anche più avanzato, nella passata stagione ha realizzato 5 gol e 5 assist e ha timbrato il cartellino anche in questa stagione (6 gol). Centrocampista completo, Catanese offre corsa, capacità nell’inserimento e un buon tiro dalla distanza. Al suo fianco si sono alternati Benedetti e Ignacchitti. Chi tra i due non è stato schierato in mediana, è stato allora dirottato da Canzi nel duo sulla trequarti, in quanto i due sono capaci di ricoprire entrambi i ruoli. Con il passare del tempo sembra però che Canzi preferisca stabilmente schierare Ignacchitti, classe 2004 arrivato in prestito dall’Empoli, al fianco di Catanese, mentre Benedetti agisce più avanzato. In questa parte del campo, il numero 10 sa come rendersi pericoloso in zona gol grazie alla sua rapidità e alla sua qualità.
Capitolo esterni. Come detto, sulla sinistra si è visto spesso Angori. Quando il numero 3 è stato arretrato in difesa, allora è toccato ad Ambrosini, arrivato in estate dal Genoa. Il numero 7 interpreta il ruolo in maniera più offensiva rispetto al compagno, in quanto nasce come seconda punta/trequartista o ala. Bravo nel dribbling e dotato di un buon mancino, Ambrosini può creare la superiorità sulla fascia, quando chiamato in causa. A destra il titolare è senza alcun dubbio Gabriele Perretta, nato proprio a Pontedera e cresciuto nelle giovanili dell’Empoli. Ormai alla quarta stagione a Pontedera, è una colonna portante dei granata avendo, nei tre anni precedenti, disputato 109 delle 114 partite di campionato a disposizione.
L’attacco
In avanti i granata hanno dovuto dire addio alla fantasia di Cioffi, autore di una ottima stagione in Toscana e ora in forza all’Ancona. Canzi ha potuto però abbracciare una vecchia conoscenza dai tempi del Cagliari. I toscani hanno infatti ingaggiato, in prestito dai rossoblù, Isaias Delpupo, talento argentino delle giovanili cagliaritane. Schierato sulla linea della trequarti, suo habitat naturale, il numero 20 ha ripagato Canzi con un gol all’esordio. Mancino, abile nel condurre palla con grande naturalezza e facilità, dotato di ottima visione di gioco, il classe 2003 ha ampi margini di miglioramento. Altro estro e gioventù sulla trequarti, quelli di Simone Ianesi, classe 2002, visto spesso al fianco di Delpupo. Schierato spesso sulla sinistra, in modo tale da rientrare sul destro (discorso analogo per Delpupo e il suo mancino sulla destra), Ianesi è un brillante prodotto del settore giovanile dell’Udinese. Specialista nelle punizioni, Ianesi è un’ala veloce, brava nel dribbling e rapida nel cambio di direzione. Come per Delpupo, le basi ci sono eccome. Nelle ultime gare ha trovato una discreta continuità anche il giovane mancino Daniel Fossati, in prestito dal Genoa e alla prima stagione nei professionisti dopo le 15 reti messe a segno lo scorso anno con il Borgosesia in Serie D.
In avanti il riferimento è un punto fermo, fermissimo della passata stagione e dell’attuale: Francesco Nicastro. Affascinante la sua storia, che lo ha portato dalla Terza Categoria con l’Atletico Campofranco sino alla Serie B con Perugia e Foggia. Cresce nelle giovanili del Catania e Mihajlovic, al tempo allenatore dei siciliani, lo fa esordire nei quarti di finale di Coppa Italia, all’Olimpico contro la Roma: un sogno. Importanti le esperienze in Serie C con squadre come Rimini, Juve Stabia, Ternana e Catanzaro. L’ultima, prima dei granata, con il Padova, con il quale nel 2022 ha visto frantumarsi in finale playoff la possibilità di un nuovo approdo in Serie B. Miglior realizzatore granata della passata stagione con 15 gol, è partito bene anche in questa. Dotato di un letale mancino, potente e preciso, Nicastro sa fare reparto da solo ed è un pericolo per tutte le difese del girone oltre ad essere una delle guide carismatiche del giovane gruppo granata. Alle sue spalle c’è un giovane come Luca Paudice, arrivato dopo una stagione tra Mantova e Recanatese (discreta l’esperienza in Lombardia, non esaltante quella nelle Marche a causa di un infortunio).
Andrea Finiu