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L’angolo dell’avversario | Olbia, alla scoperta del Gubbio

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. Per la 9^ giornata del Girone B di Lega Pro l’Olbia si prepara a sorvolare il Tirreno con destinazione Umbria. Alle 16:15 di domenica 22 ottobre i bianchi affronteranno infatti il Gubbio di Braglia che, dopo essere stato la sorpresa più brillante della passata stagione, vuole confermarsi nell’attuale campionato. Fondati nel 1910, i rossoblù dall’inizio del nuovo millennio hanno sempre giocato tra i professionisti (tranne per una parentesi in Serie D nel 2015/2016) e hanno anche militato per la seconda volta in Serie B nella stagione 2011/2012. Nella rosa di quel Gubbio era presente Daniele Ragatzu e con lui vestivano la maglia umbra anche i due ex Cagliari Benedetti e Giannetti, oltre a Mario Rui, elemento importante del Napoli campione d’Italia. Tra gli allenatori che si sono seduti sulla panchina rossoblù ci sono stati Gigi Simoni, Cristian Bucchi (ex giocatore del Cagliari e allenatore della Torres), Andrea Sottil, attuale tecnico dell’Udinese e anche il dirigente sportivo Walter Sabatini, nell’unica non esaltante avventura da allenatore. Nella scorsa stagione gli umbri hanno terminato il campionato al quinto posto, arrivando poi fino al primo turno della fase nazionale dei playoff. In questa annata la squadra dell’ambizioso presidente Sauro Notari (alla guida del Gubbio dal 2014) ha dato una buona continuità ai risultati, confermandosi in zona playoff (vedi qui il momento delle due squadre). Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo

Dopo lo straordinario lavoro della passata stagione, il matrimonio tra il Gubbio e Piero Braglia non poteva non continuare. L’allenatore toscano, che con i suoi 68 anni è il terzo tecnico più esperto del girone dopo Indiani e Zeman, è uno degli allenatori più vincenti della Serie C. Ha infatti ottenuto cinque promozioni e una Coppa Italia di Lega Pro. Una certezza per chi brama il salto di categoria. Allenatore estremamente preparato, intelligente, Braglia non adotta un modulo fisso, ma è abile a cucire su misura il giusto vestito tattico in base agli uomini a disposizione. Fatto confermato anche in questa stagione, con il passaggio dalla difesa a tre delle prime giornate alla linea a quattro. Se a livello tattico le squadre di Braglia sono camaleontiche, la loro costante è il gioco corale, capace di coinvolgere tutti i giocatori, oltre a grande attenzione in fase difensiva. Nell’ultima uscita Braglia è ritornato ad un una difesa a tre, con il 3-4-1-2, dopo che nelle precedenti gare aveva optato per il 4-2-3-1. Tutte da scoprire le sue scelte per la sfida ai bianchi.

Piero Braglia allenatore Gubbio
Piero Braglia, allenatore del Gubbio

Tra i pali

Salutato Di Gennaro, primo nel passato campionato per reti inviolate (19) e rientrato dopo anni all’Inter in cui è cresciuto, il Gubbio ha affidato la porta ai guanti di Vettorel, che fino ad ora sta ripagando con 4 reti inviolate su 8 presenze. Vettorel, classe 2000, è arrivato dal Frosinone dopo la scorsa stagione trascorsa al Monopoli, nel Girone C, con cui ha disputato anche i playoff. Ha già avuto modo di affrontare i galluresi, con le maglie di Carrarese e Piacenza, subendo 6 reti in 3 gare. Reattivo e abile nel giocare con i piedi, risponde alle caratteristiche richieste ai portieri moderni.

La difesa

Come detto, la stagnazione tattica non è una caratteristica di Braglia. Che si affidi a un trio di centrali o una linea a quattro, la certezza è che può contare su elementi di sicuro affidamento. A partire dal capitano Andrea Signorini, a Gubbio dal 2020, che è la guida esperta della squadra, avendo superato le 290 presenze in Serie C e con un’esperienza in Serie B con il Cittadella. Cresciuto nel Genoa, con i rossoblù vanta due presenze in Serie A, di cui una da titolare nel 2009 contro la Fiorentina. Sotto la guida di Gasperini, Signorini è sceso in campo al fianco di futuri allenatori di Serie A, come Thiago Motta, Juric e Palladino, oltre a Diego Milito, arma letale dei liguri e poi dell’Inter. Al suo fianco si può vedere spesso Denis Portanova (2001), figlio d’arte. Il padre Daniele infatti ha giocato per anni in Serie A con le maglie di Bologna, Siena e Genoa. Portanova è una pedina importante per Braglia, in quanto può giocare sia in coppia con un altro centrale, sia come terzo di una linea a tre. Cresciuto nelle giovanili di Bologna e Torino, è alla sua terza stagione tra i professionisti, dopo l’esperienza alla Pistoiese. Giocatore molto elegante e bravo con la palla tra i piedi, nella Primavera era il rigorista della squadra. Sa rendersi pericoloso anche in area avversaria, grazie all’abilità nel colpo di testa.

A queste due solide colonne è stato aggiunto il centrale siciliano Roberto Pirrello, che porta in dote centimetri ed esperienza. Giocatore dalla mentalità vincente, ha fatto parte dell’Empoli campione della Serie B ‘20/’21 e del Livorno vincitore della Serie C ‘17/’18, al fianco dell’ex Olbia Giandonato. Reduce da una buona stagione con il Pordenone, Pirrello vanta diverse esperienze in Serie B, con le maglie di Palermo, società in cui si è formato, Empoli, Trapani e l’ultima nella stagione ‘21/’22 con il Cosenza. Altro arrivo di spessore è quello di Mercadante, duttile difensore che può ricoprire indistintamente il ruolo di centrale o quello di terzino sinistro, in cui è stato impiegato nelle ultime uscite. Arrivato dal Cesena, il difensore scuola Bari è una certezza per la categoria, con più di 230 presenze accumulate, quasi tutte con il Monopoli. Laureato in scienze motorie nel 2019, Mercadante abbina buona capacità di corsa e abilità tattiche e sa come farsi valere in zona gol, sia direttamente che con gli assist ai compagni. Alle sue spalle, come terzino sinistro, c’è Christian Dimarco, cresciuto nell’Inter come il fratello Federico, con il quale condivide anche ruolo e caratteristiche di gioco.

In caso di difesa a quattro sulla destra possono giocare diversi terzini. Tra questi Morelli, che ha accolto in Umbria Pirrello, compagno ai tempi del Livorno. Jolly difensivo, il numero 19 può giocare sia sull’altra fascia che centrale, oltre a giocare più avanzato. Dopo Portanova e Dimarco, in questo Gubbio di figli e fratelli d’arte, c’è posto anche per Daniel Frey, figlio di Sebastien, ex portiere di Fiorentina e Inter. Reduce da una stagione alla Carrarese in cui non ha trovato continuità, anche a causa di un infortunio, il terzino ha scelto Gubbio per rilanciarsi. Mercadante, Dimarco, Morelli e Frey hanno tutti inoltre ricoperto il ruolo di esterni di centrocampo quando il Gubbio è sceso in campo o con il 3-5-2 o con 3-4-1-2. Duttilità è la parola chiave per i rossoblù.

Il centrocampo

Anche a centrocampo gli umbri seguono la camaleontica identità tracciata da Braglia, che ha mostrato diverse soluzioni in stagione. Da un classico centrocampo a quattro a una mediana a tre, sino all’utilizzo di un trequartista, i duttili giocatori umbri sanno calarsi al meglio nei diversi vestiti tattici, anche grazie alla loro qualità. Danilo Bulevardi, cresciuto nel Pescara, è probabilmente il giocatore più forte tecnicamente del centrocampo rossoblù. Il numero 10 umbro si districa molto bene nello stretto, grazie a eccellenti capacità nel dribbling e spesso si è distinto per la sua abilità nell’uscire da situazioni intricate e far ripartire immediatamente la squadra, grazie ad un’ottima visione di gioco. Dotato di un pericoloso tiro dalla distanza, Bulevardi può giocare sia come regista che nella posizione di trequartista o esterno sinistro. In mediana, la parola affidabilità è da associare al nome di Giacomo Rosaia, altro elemento chiave della passata stagione, in cui si è distinto per la sua esperienza (più di 220 presenze in Serie C, con anche Catania e Carrarese) e per il grande lavoro di sacrificio abbinato a buona qualità.

Danilo Bulevardi Gubbio
Danilo Bulevardi, centrocampista del Gubbio, in azione contro il Pescara

Tra i volti nuovi c’è invece Alessandro Mercati, classe 2002 arrivato in prestito dal Sassuolo dopo la stagione alla Carrarese. Il numero 5  è centrocampista dinamico, bravo nel seguire l’azione e abile nel colpo di testa, è inoltre capace di rendersi pericolo in fase di rifinitura. Altro nuovo interessante arrivo è stato quello di Luca Chierico, in prestito dal Genoa e cresciuto nelle giovanili della Roma. Anche lui è figlio d’arte, di Odoacre Chierico, campione d’Italia proprio con i giallorossi nel 1983, passato anche al Gubbio. Il numero 18 rossoblù è inoltre un ex della gara, in quanto ha disputato la stagione ‘21/’22 in Gallura, dopo aver esordito in Serie B con la Reggina nell’annata precedente. Reduce da una stagione in chiaroscuro tra Foggia e Piacenza, con cui ha trovato il primo gol tra i professionisti, Chierico è uno dei giovani più interessanti della squadra. Dotato di un destro educato, unisce alla bravura in fase di impostazione grinta e decisione in interdizione. Le sue caratteristiche ne fanno dunque un giocatore completo, in grado di ricoprire diversi ruoli nel centrocampo. Proprio come piace a Braglia.

Capitolo esterni. Si è già parlato dell’impiego dei terzini in questo ruolo. Ma non sono le sole frecce a disposizione di Braglia. C’è anche Marco Spina, ala destra rimasta in Umbria dopo il rinnovo del prestito dal Crotone, che può agire anche come trequartista. Il classe 2000 vanta più di 115 presenze in Serie C ed è uno dei giocatori capaci di mettere in campo estro e fantasia. Brevilineo e dotato di un insidioso mancino, Spina predilige accentrarsi per esplodere il tiro verso la porta. Nella scorsa stagione con i rossoblù ha messo a segno 5 reti, una proprio contro l’Olbia nella vittoria al Nespoli per 1-3. In quella gara le altre due reti sono state realizzate da Alessandro Arena, perdita numero uno del mercato estivo. L’ala destra approdata al Pisa è stato il valore aggiunto degli umbri nella passata stagione oltre ad essere, per prestazioni, il migliore giovane del girone insieme a Stiven Sphendi (ora all’Empoli). Ma la qualità non manca. È infatti arrivato dall’Ancona Alessio Di Massimo, ala sinistra tecnica, bravo nel dribbling e capace di pungere con il suo destro, come testimoniano le 11 reti della scorsa stagione. Di Massimo può inoltre ricoprire il ruolo di seconda punta in una coppia d’attacco oltre, all’occorrenza, quello di trequartista. Ma il talentuoso numero 7 non sarà della gara, a causa del rosso rimediato nell’ultima sfida contro l’Entella.

L’attacco

Anche in avanti, le scelte non sono definite. Il Gubbio si è presentato sia con una sola punta che con una coppia d’attacco, della quale, come detto, ha fatto parte anche Di Massimo. Per sopperire alla partenza di Vazquez, direzione Perugia, gli umbri si sono indirizzati sul profilo di un’altra vecchia conoscenza dell’Olbia. Si tratta di King Udoh, che ha condiviso la maglia bianca proprio con Chierico. Veloce, fisico, abile nel muoversi sulla linea del fuorigioco e letale sottoporta, le caratteristiche del numero 11 sono ben note al pubblico gallurese. Proprio il suo rendimento con i bianchi ha portato il Cesena ad assicurarsene le prestazioni nell’estate del 2022. Ma l’avventura in Romagna non è andata come sperato, con sole 20 presenze e 4 reti, in una stagione segnata dagli infortuni. I bianconeri hanno dunque deciso di mandarlo in prestito (con diritto di opzione e contro-opzione) per rilanciarsi e l’esuberante Gubbio si sta rivelando la scelta giusta. Con 2 reti e 1 assist realizzati in 6 gare. L’attaccante cresciuto tra Reggiana e Juventus punta a vivere una stagione da protagonista.

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King Udoh, nuovo attaccante del Gubbio, ai tempi dell’Olbia | Foto Sandro Giordano

In coppia con lui o al suo posto ha giocato Alessandro Galeandro, miglior realizzatore dell’Alessandria nella passata stagione, arrivato in prestito dal Lecco. Il classe 2000 può giocare sia come terminale offensivo che come seconda punta ed è abile nello svariare su tutto il fronte d’attacco. Altro elemento di un attacco giovane ed affamato è Daniele Montevago, classe 2003 cresciuto tra Palermo e Sampdoria, da cui è in prestito. Il numero 9 ha già trovato 2 gol in stagione, dopo essere stato il terzo migliore realizzatore del campionato Primavera nella scorsa stagione con 17 gol. Per Montevago anche 6 presenze in Serie A con i blucerchiati, esordendo a San Siro contro l’Inter. Ha inoltre fatto parte della nazionale azzurra vicecampione al mondiale Under 20 del 2023 al fianco di Prati, Baldanzi e Casadei. Forte fisicamente, letale nel colpo di testa e dotato di un potente destro, Montevago è un intrigante prospetto nelle mani sapienti di Braglia.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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