Sabato 15 aprile alle ore 16.15 all’Unipol Domus arriva il Frosinone di Fabio Grosso, la migliore squadra del campionato di Serie B secondo ogni dato: più punti fatti, più gol realizzati, meno gol subiti. Aver dominato fino a tal punto la categoria ha fisiologicamente e comprensibilmente prodotto un certo grado di rilassamento nella squadra gialloblù, che nelle ultime 4 gare ha ottenuto solo una vittoria, periodo negativo che ha ridotto parecchio la distanza dal Genoa (ora a -6) ma senza effetti preoccupanti sulla potenziale promozione diretta in Serie A. Alla luce di quanto detto, è evidente che il Cagliari si troverà di fronte a una sfida senza dubbio ardua, ma non per questo impossibile. Come gioca il Frosinone? Quali sono i punti di forza e i punti deboli dei frusinati? Scopriamolo con la nostra consueta analisi tattica sull’avversario dei rossoblù.
Fase di possesso
Il modulo preferito da Fabio Grosso è il 4-3-3 che permette di combinare lo strapotere offensivo di giocatori come Insigne, Caso e Mulattieri con una buona dose di equilibrio. La prima costruzione viene eseguita con una struttura 4+1 in cui il principale sbocco è quello sulle fasce dove i movimenti della mezzala e dell’ala di parte permettono la creazione di un triangolo, a cui spesso si aggiunge anche la punta centrale che si sposta sul lato forte per fornire una linea di passaggio diretta. Il Cagliari nelle ultime settimane ha affrontato spesso squadre che proponevano una struttura di questo tipo, ed è sempre riuscito a limitare parecchio le sortite dal basso con un atteggiamento che rende estremamente difficoltoso il giro palla sull’esterno grazie ai movimenti delle due punte che pressano i difensori centrali con un movimento dall’esterno verso l’interno, negando quindi le linee di passaggio verso i terzini. Da questo punto di vista Ranieri ha quindi tutto l’occorrente per complicare la costruzione dei ciociari e costringerli a trovare soluzioni alternative.
La squadra di Grosso non disdegna l’appoggio diretto sulla punta con un lancio lungo, grazie alle abilità soprattutto di Mulattieri (assente per infortunio) o di Moro, entrambi bravi a difendere il pallone spalle alla porta e a far salire la squadra. Da questo punto di vista sarà fondamentale per il Cagliari sia affidarsi ad Alberto Dossena, il quale ha dimostrato di saper essere dominante nel gioco aereo e in generale nei duelli fisici, sia non lasciare troppo spazio tra difesa e centrocampo per non trovarsi scoperti sulle seconde palle.
Ciò che ha fatto le fortune dal punto di vista offensivo della squadra di Grosso sono le grandi capacità in transizione (una volta recuperato il pallone nella propria metà campo l’obiettivo è andare a giocare immediatamente nella metà campo avversaria appoggiandosi sulla punta) e alcune individualità probabilmente impareggiabili per le altre squadre della categoria. Per fare un esempio e un paragone diretto, se un piccolo problema del Cagliari può essere l’eccessivo affidamento su Gianluca Lapadula per trovare la rete (16 gol su 39 portano la firma dell’italo-peruviano), un punto di forza del Frosinone è proprio la varietà offensiva. Dei 51 gol realizzati in questa stagione, 12 sono di Mulattieri, 7 per Insigne e Caso, 6 per Moro. Insomma: per le squadre avversarie è difficile limitare la formazione gialloblù perché anche se un giocatore nel tridente ha una partita no, probabilmente uno degli altri due è in grande spolvero.
Fase di non possesso
Come detto in precedenza, la squadra di Grosso ha anche la miglior difesa con 20 gol subiti (peraltro ben 4 incassati nella gara contro il Parma, quindi solo 16 subiti nelle altre 31 gare). Per un Cagliari che spesso pecca di cinismo davanti alla porta si prospetta quindi una sfida difficile sotto questo punto di vista, ma le armi per far male alla capolista non mancano.
Generalmente il Frosinone propone un atteggiamento piuttosto aggressivo in fase di non possesso nei primi 15-20 minuti sia del primo che del secondo tempo. Contro una squadra che costruisce a 4 (come nel caso dei rossoblù), la struttura è la seguente: la mezzala sul lato forte accompagna la punta nel pressare i due centrali, i due esterni d’attacco escono sui terzini, la mezzala sul lato debole marca il vertice basso, mentre il play rimane a zona.
Si tratta di un atteggiamento molto coraggioso che spesso costringe gli avversari al lancio lungo per evitare problemi, ma che allo stesso tempo se non accompagnato da tempismo e buoni angoli di pressione rischia di lasciare tanto campo sulla trequarti, aspetto che con l’ingresso in pianta stabile di Marco Mancosu è diventato uno dei principali punti di forza del Cagliari. Il 4-3-1-2 costruito da Ranieri permette spesso ai rossoblù di avere un uomo in più in mezzo al campo, e questo sembra essere anche il caso della partita contro il Frosinone. La mossa chiave potrebbe essere quindi la linea diretta che spesso si crea tra Adam Obert e Marco Mancosu, con il primo molto abile nella prima costruzione specialmente quando può trovare i compagni con delle verticalizzazioni immediate, e il secondo che con la sua incessante mobilità alla ricerca della posizione ideale è sempre una spina nel fianco per centrocampisti e difensori avversari.
Non va escluso però che in vista di questa partita Grosso possa preferire un atteggiamento più accorto, con l’obiettivo di limitare la fase offensiva rossoblù senza prendersi troppi rischi. In tal caso, potremmo vedere la punta (uno tra Moro e Borrelli) in marcatura su Makoumbou per ricostruire la parità numerica a centrocampo (4vs4) e lasciare il possesso palla a Dossena e Obert. Se dovesse essere questo il piano partita del Frosinone, per il Cagliari potrebbe rivelarsi importante la spinta sugli esterni, specialmente a sinistra dove le capacità in conduzione di Azzi potrebbero rivelarsi fondamentali per sbilanciare la struttura avversaria.
Si prospetta quindi una partita molto interessante tra due delle migliori squadre del campionato. Da una parte il Frosinone di Grosso alla ricerca della matematica promozione in Serie A; dall’altra il Cagliari che ha bisogno di un risultato positivo per rimanere dentro la lotta playoff nella speranza di rosicchiare qualche punto al Sudtirol momentaneamente al quarto posto.
Marco Lai