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L’Analisi statistica | Cagliari, contro il Milan l’arma in più è la compattezza

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Non è una partita decisiva, ma poco ci manca. Il Cagliari di Claudio Ranieri torna a San Siro, a poco meno di un mese dall’ultima trasferta ma in casa dell’Inter, per provare a riprendere il filo tessuto contro le big nell’ultimo periodo. Un filo intrecciato di buone prestazioni, per attitudine e per quanto offerto dai rossoblù anche sotto il profilo della concretezza. I rossoblù affronteranno un Milan in cui delusione per il presente e incertezza per il futuro hanno aperto delle ferite tra squadra e tifoseria. Ma che proprio per questi motivi potrebbe essere anche più pericoloso. Quali saranno però le chiavi della sfida sul campo? Proviamo a scoprirlo attraverso il consueto lavoro di raccolta dati di Daniele Bianchi.

Idee

Il Milan è una squadra che per stile di gioco preferisce avere il dominio sulla palla, con una manovra offensiva che predilige il passaggio sulle fasce per sfruttare gli uno contro uno sulle corsie, soprattutto quella mancina dove Theo Hernandez e Leao sono i principali protagonisti. La squadra di Pioli però non disdegna il gioco diretto come si può evincere dal grafico a torta.

Prendendo in considerazione il modo in cui il Cagliari ha affrontato le gare contro le squadre con caratteristiche simili a quelle descritte, è facilmente prevedibile che il dominio sulla palla dei rossoneri si confermi anche domani, sabato 11 maggio, sia nella fase di costruzione che nell’ultimo terzo di campo avversario. Il Milan è infatti terzo in tutta la Serie A, solo dietro a Inter e Napoli, nella prima statistica con un numero di passaggi nella propria metà campo prima di un’azione difensiva avversaria di 15.03, quasi cinque punti in più rispetto al Cagliari (10.27). I meneghini sono invece quarti per passaggi nell’ultimo terzo di campo avversario in campionato con 51.46, mentre i rossoblù, che si poggiano su un gioco più diretto, si fermano a 47.09.

Il Cagliari però è abituato a far fronte a queste situazioni in cui sono gli avversari a tenere il pallino del gioco in mano e a fare della propria compattezza un’arma importante per tentare quando necessario di sovvertire le gerarchie. I rossoblù sono la quarta squadra in Serie A, in percentuale, a subire meno conclusioni da attacco manovrato con il 22.54%. Un dato migliore rispetto a tutte le pretendenti alla salvezza, ma anche dello stesso Milan che è la seconda peggior squadra in massima serie nella statistica con il 28.80%, distinguendosi in positivo solamente dal Frosinone. 

Chiave

La funzionalità del blocco basso potrebbe essere una delle chiavi della sfida per il Cagliari, su ambo i fronti del gioco. Anche perché il Milan fa fatica a dare solitamente velocità al proprio palleggio: al minuto, la media di passaggi degli uomini di Pioli è infatti di 16.27, nettamente indietro rispetto alle altre squadre che compongono la parte sinistra della classifica del campionato, soprattutto dall’Inter che di passaggi ne completa mediamente oltre 18 al minuto. La capacità della squadra di Ranieri di opporre la propria densità difensiva agli avversari, potrebbe trasformarsi come già accaduto anche in un’arma offensiva. Con i rossoblù che dovranno provare a sporcare la manovra rossonera per giocarsi le proprie carte in ripartenza, sfruttando la propria predilezione nel gioco diretto.

Gli isolani dovranno così provare a confermare il trend che ha dato maggiori successi nell’ultimo periodo, lasciandosi però alle spalle la prestazione con il Lecce. Complice la superiorità numerica dei salentini, nell’ultimo turno il Cagliari è tornato a subire tanto, facendo schizzare in alto il dato sugli Expected Goals concessi per ogni tiro subito. Il dato xG ha raggiunto lo 0.20, la seconda peggior media stagionale dietro solo a quella fatta registrare nella trasferta contro la Lazio di 0.26. E soprattutto ben lontana dalla miglior prestazione dell’anno sotto questa statistica emersa contro la Juventus, quando il dato xG concessi per ogni tiro subito si è fermato a 0.05. Un dato a cui guardare per tornare a conquistare punti preziosi per evitare che la pratica salvezza rimanga aperta sino all’ultimo turno di campionato.

Matteo Cardia

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