Nuova giornata e nuovi segnali incoraggianti da parte delle squadre isolane impegnate nel girone G della Serie D. Dall’ampia vittoria del Latte Dolce per 5-1 contro il Trastevere, passando per il successo per 0-1 del Costa Orientale Sarda sul campo del Cynthialbalonga. Pari pesante, considerato il blasone e il valore dell’avversario, per l’Atletico Uri che impatta 0-0 contro la Paganese seconda della classe, stesso risultato anche per l’Ilvamaddalena che allo Zichina pareggia per 0-0 contro il Real Monterotondo. Infine a prendersi la scena in negativo è l’Olbia che dopo le convincenti prestazioni nel filotto di risultati utili, rimedia un sonoro ko per 4-1 sul campo della Sarnese.
Latte Dolce
Ritorno al successo e in bello stile da parte del Latte Dolce di Gabriele Setti che in occasione della sfida casalinga contro il Trastevere mostra il suo volto migliore imponendosi per 5-1 contro la formazione di mister Marco Bernardini. Approccio e capacità di gestione, sono queste le qualità principali che il tecnico dei sassaresi ha menzionato a margine dell’ampio successo contro i capitolini. Capacità nell’aggredire la gara mettendo subito la testa avanti dopo appena 4 minuti e trovando la rete del raddoppio poco dopo, ma allo stesso tempo abilità nel reagire al momento di difficoltà del match, ovvero quando il Trastevere dopo la rete realizzata da Lorusso ha spinto il piede sull’acceleratore per mettere sui giusti binari la sfida. Concentrazione e attitudine aggressiva che sono state la chiave per mettere in cassaforte la vittoria, in particolare nella seconda frazione con Pulina e Sorgente abili nel capitalizzare al meglio le occasioni a loro disposizione realizzando le reti rispettivamente del 3-1 e del 4-1, un uno-due rapido che ha di fatto tagliato le gambe al Trastevere. Il successo ottenuto di fronte al proprio pubblico è di quelli importanti, un punto di ripartenza dopo tre ko consecutivi che dà nuovo slancio alla formazione di mister Setti per provare ad ambire più in alto di una “semplice” salvezza diretta. Un’uscita da un trittico di sconfitte arrivato grazie al lavoro di responsabilizzazione fatto dall’allenatore dei sassaresi all’indirizzo non solo dei più esperti, ma allo stesso tempo di alcuni giovani che, sebbene la poca esperienza maturata tra i grandi, hanno le capacità e le potenzialità per essere protagonisti in questa stagione. E così le risposte sono arrivate, con le doppiette di Pulina e Sorgente, passando per l’ottima prestazione fatta dall’ex Torres Pinna, ma allo stesso tempo per il gran lavoro di filtro in mediana fatto da Orlando e Tesio. Tutti segnali positivi che però si scontrano con l’evidente necessità di un intervento sul mercato da parte dei piani alti di via Leoncavallo. “Se dovesse arrivare un difensore, perché comunque dietro siamo con la coperta corta, ben venga. Però deve essere la persona giusta, perché questo gruppo ha lavorato bene finora e se siamo qua è merito loro”, queste le parole del tecnico dei sassaresi al termine della sfida contro il Trastevere. Certo Cabeccia è sempre più vicino al rientro, altrettanto vero che Piredda adattato da difensore centrale sta facendo un lavoro egregio, ma allo stesso tempo oltre a Pinna nel ruolo di difensore centrale serve assolutamente una figura che possa dare ulteriori garanzie per non andare in apnea nel girone di ritorno. Ultime due tappe del 2024 in cui continuare a crescere e maturare per i sardi che dopo il match contro la Lodigiani in programma sabato 13 dicembre, ospiteranno la Paganese. Due settimane per fare passi in avanti, ma in particolare per sfatare il tabù trasferta con l’unica vittoria lontano da Sassari arrivata sempre in Sardegna, a qualche chilometro di distanza sul campo dell’Atletico Uri.
Olbia
Dai segnali positivi mandati dall’Olbia con la striscia di quattro risultati utili consecutivi frutto delle vittorie contro Savoia, Atletico Lodigiani e Cynthialbalonga e del pari contro il Costa Orientale Sarda, al pesante ko per 4-1 incassato sul campo della Sarnese. Un cambio di paradigma sia in termini di risultato, ma in particolare sotto l’aspetto della prestazione da parte dei bianchi. Poco mordente, approccio poco deciso, ma allo stesso tempo difficoltà nel saper incidere nei momenti cruciali e nei punti nevralgici del campo. Tutti aspetti che se erano emersi prima della trasferta campana, nella sfida giocata lo scorso sabato 7 dicembre, come detto anche da mister Zé Maria, sono venuti meno: “Oggi non siamo scesi in campo, abbiamo fatto fatica in quasi tutte le zone e il merito va alla squadra avversaria. Abbiamo commesso tre errori nel primo tempo e ci hanno puniti subito, poi nella seconda frazione non siamo venuti fuori, abbiamo si trovato il gol, ma non siamo migliorati”. Ora servirà subito lasciarsi alle spalle la gara contro la Sarnese, sia per derubricare il largo ko come un passo falso lecito di una squadra in convalescenza dopo l’avvio disastroso di stagione, sia in termini puramente pratici di classifica. Per dare continuità alla ripresa delle ultime settimane, con i bianchi passati da fanalino di coda della graduatoria a quartultimi a cinque lunghezze di distanza dalla zona salvezza diretta occupata dal Cynthialbalonga. Metabolizzare il tutto, lavorare ancor più duramente in settimana con l’obiettivo di chiudere un 2024 tragico con un finale positivo che possa dare slancio per l’anno nuovo. Fatica da fare in campo, ma allo stesso tempo servirà rimboccarsi le maniche in questa sessione invernale di trattative. Perché come sempre è accaduto con l’arrivo del girone di ritorno inizierà un campionato totalmente differente, con diverse squadre che cambieranno drasticamente il proprio organico, altre che faranno acquisti mirati per alzare ancor di più l’asticella. Anche in quest’ultimo aspetto serve una scossa, perché se qualcosa deve insegnare questo girone di andata, ma in particolare l’ultima sfida di campionato, è che tutti devono dare qualcosa in più da chi scende in campo a chi occupa le scrivanie.
Atletico Uri
Il passo falso sul campo del Real Monterotondo si è rivelato tale per l’Atletico Uri. Un inciampo figlio di diverse situazioni purtroppo fuori dal controllo dei giallorossi, con i ragazzi di Massimiliano Paba che dopo il 5-0 incassato in terra laziale contro la Paganese seconda della classe, di fronte al proprio pubblico, hanno portato a casa un pari prezioso. Un punto importante che inorgoglisce, ma allo stesso tempo lascia del rammarico per quello che poteva essere e invece non è stato. Ogni riferimento alla rete annullata a Bah è puramente voluto. Però quando il vento non gira a proprio favore serve essere positivi, vedere il bicchiere mezzo pieno, concentrandosi principalmente su ciò che realmente si è fatto e non su come sarebbe andata. Nel lato giusto del bicchiere dell’Atletico Uri c’è la capacità della squadra di contenere un’avversaria del livello della Paganese, dandogli poche possibilità per far male, ma allo stesso tempo creandogli alcuni problemi nella propria metà campo. Una prestazione difensiva attenta, arrivata per merito di una formazione quadrata che nonostante il duro colpo accusato nella precedente giornata a Monterotondo ha dimostrato consapevolezza nei propri mezzi e nel proprio potenziale. Se da un lato in termini di solidità e carattere l’Atletico Uri sta ricevendo delle risposte importanti, dalla cintola in su qualcosa però sta mancando. Certo in occasione della sfida giocata ieri 8 dicembre al Peppino Sau vanno considerate le assenze di Antonio Demarcus e in particolare di Caio De Cenco, principale terminale offensivo dei sardi con 5 reti all’attivo. Allo stesso tempo, come detto anche da mister Paba, questa è una qualità che al momento sta mancando: “Oggi è mancata la capacità di essere più cinici davanti alla porta, che in questo momento è una caratteristica che noi non abbiamo anche a causa di assenze importanti come quelle di Demarcus o De Cenco”. Se ci si sofferma a guardare le prestazioni, giustamente, questo Atletico Uri meriterebbe ben di più rispetto a quanto conquistato finora. Però è altrettanto vero che per conquistare i punti che contano serve più cattiveria negli ultimi metri nel campo, ma anche la capacità di portare gli episodi dalla propria parte. Perché se è vero che la sorte non sta girando a favore, per arbitraggi dubbi o per episodi sfortunati, bisogna saper gestire il flusso del vento e non solo sperare che prima o poi giri dalla propria.
Ilvamaddalena
Altra gara e altro pareggio per l’Ilvamaddalena di mister Massimiliano Fascia. Una sfida difficile e dalle poche emozioni che si è conclusa con uno 0-0 che rispecchia lo stato d’animo vissuto nell’Arcipelago. Da un lato la volontà di invertire il trend dato dall’attenzione difensiva dimostrata e dalla solidità che il tecnico dei maddalenini ha saputo impartire alla propria squadra. Dall’altro però quella mancanza di cattiveria negli ultimi metri del campo che sta impedendo alla formazione biancoazzurra di conquistare punti importanti in gare sporche, come l’occasione capitata nei minuti finali tra i piedi di Touray. Tema che in più occasioni è stato citato sia dai due tecnici che in sede di analisi da parte degli addetti ai lavori, che è lo snodo principale per riuscire a centrare la salvezza in un campionato ostico ed equilibrato come la Serie D. L’apertura del mercato invernale di riparazione gioca a favore dei sardi che hanno modo e possibilità di intervenire per regalare al proprio tecnico le pedine giuste per invertire il trend e dare maggiore peso al proprio reparto avanzato prima che sia troppo tardi. Ripartire dalla solidità ritrovata per andare ad affinare nel lavoro in avanti, cercando di ridurre al minimo gli errori in allenamento al fine di far meglio poi nelle gare di campionato. Al momento la classifica vede Di Pietro e compagni al penultimo posto, con sfide dall’alto tasso di difficoltà prima di salutare il 2024. La prossima avversaria sarà la Paganese, una squadra che ha impattato sul campo dell’Atletico Uri e che scenderà in campo con il dente avvelenato per non perdere troppo terreno da chi guida la graduatoria. Una sfida in cui stare attenti, ma allo stesso tempo osare. Perché serve sì più cattiveria, ma allo stesso tempo anche coraggio per evitare di rivivere le stesse brutte emozioni di due anni fa (f.m.).
Costa Orientale Sarda
Una grande vittoria che mette il Cos di Sebastiano Pinna a contatto con le squadre che militano nella playout della graduatoria. Lo 0-1 sul campo del Cynthialbalonga lascia molti spunti interessanti. In primis la squadra che per un tempo ha imposto il suo gioco, poi l’ordine nel sapersi difendere dagli attacchi pressanti della squadra laziale alla ricerca di un pareggio. “Ho detto ai ragazzi di guardare la classifica quando saranno i primi di marzo, adesso ci serve fare delle buone prestazioni partita dopo partita”, Queste le parole a fine gara da parte di mister Pinna che momentaneamente non vuole osservare la classifica e che rimane concentrato nel togliere il suo Cos da una situazione che nessuno a inizio anno avrebbe pronosticato. Terzo risultato utile consecutivo frutto di 2 vittorie e 1 pareggio con la zona playout ormai distante solo 3 punti. Oltre all’andamento sicuramente migliorato, il Cos ha fatto registrare anche il terzo clean sheet consecutivo, aspetto fondamentale per acquisire maggiori consapevolezze e conquistare punti importanti. La squadra dopo una partenza in salita e il cambio in panchina sembra aver trovato la strada giusta per risalire dalle zone pericolose della classifica. Segnali importanti ma ancora nulla è stato fatto. Le prossime sfide saranno cruciali per la squadra sarrabese-ogliastrina che prima incontrerà la Gelbison a Tertenia, con i rossoblù reduci da due vittorie di fila con Trastevere e Atletico Lodigiani, poi un’altra gara dall’alto tasso di difficoltà contro la Sarnese lontano dalla Sardegna. Due gare fondamentali per dare continuità e guardare agli obiettivi a breve termine, ovvero uscire dalla zona retrocessione diretta (f.m.).
Andrea Olmeo