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Nik Prelec e l'agente Elvis Basanovic al momento della firma di contratto con il Cagliari | Foto Instagram Pro Transfer Agency

L’agente Basanovic: “Date tempo a Prelec, Makoumbou piace in A ma ama Cagliari”

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I gol mancati contro il Benevento e il Venezia, il futuro e la voglia di incidere con la maglia del Cagliari per regalare la prima gioia ai tifosi rossoblù. Superare i rigori causati contro Modena e Bari e continuare nel percorso di crescita in Sardegna. Nik Prelec e Antoine Makoumbou a caccia di rivincita, un riscatto che passa già dalla prossima sfida casalinga contro il Genoa di mercoledì 1 marzo alla Unipol Domus. Non l’unica cosa in comune tra i due calciatori che condividono anche lo stesso agente, Elvis Basanovic, che ci ha raccontato il momento dell’attaccante sloveno e del centrocampista francese di origini congolesi.

L’occasione contro il Benevento e quella più importante contro il Venezia: Prelec ha mancato due gol, come sta il ragazzo?

Dopo la partita di Venezia stava molto male, praticamente a terra perché aveva grande voglia di segnare e regalare regalare tre punti a tutti i tifosi del Cagliari. Anche se ancora molto giovane sente molto la responsabilità e l’importanza di fare gol e punti per la gente del Cagliari. Forse anche troppo in alcuni momenti. Non dobbiamo dimenticare che lui è trai più giovani ed è anche appena arrivato. La prima partita l’ha praticamente giocata sull’aereo…“.

Prelec è arrivato a gennaio con il placet di Claudio Ranieri, com’è il rapporto tra loro? Cosa manca al ragazzo per essere al top?

Credo che abbiamo una buona relazione tra due professionisti. Nik giustamente ha una grande stima del mister che è un grande allenatore e soprattutto una grande persona. Al ragazzo serve solo un po’ di tempo e fiducia, viene dal campionato austriaco dove erano fermi a dicembre e gennaio. In Austria il torneo è ripartito a metà febbraio, quindi lui ha perso le ultime tre settimane di ritiro. Ma non è un aspetto che vale solo per Nik, questo è il calcio! Anche per giocatori con tanta esperienza hanno bisogno di tempo. Se guardiamo a Lapadula, che è un grande attaccante con grandissima esperienza tra Serie A e Serie B, anche per lui ci è voluto del tempo. Nelle prime dieci partite a Cagliari ha segnato un solo gol. Oggi, dopo che si è ambientato, è arrivato a 10 reti e sta andando alla grande! Anche il Chelsea per esempio ha speso tantissimi milioni sul mercato, credo più di 400, ma poi vediamo che anche a giocatori di valore sopra i 100 milioni di euro serve tempo per ambientarsi”.

Cosa ci si può aspettare da lui in futuro?

Nik è un giovane attaccante moderno che fa giocare la squadra, ha profondità, si sacrifica e segna. Però diamogli un po’ di tempo e lasciamo che per lui parli il campo. Con grandi attaccanti come Pavoletti e Lapadula vicino a sé sicuramente può crescere e diventare un attaccante importante“.

Makoumbou è apparso in crescita nel ruolo di play, ma pesano alcune ingenuità come quelle di Modena e Bari. Come valuta la sua stagione? In che aspetti può crescere?

Ognuno può sbagliare nella vita, figuriamoci in una partita di calcio. L’importante è che si impari dai propri errori. È la sua prima stagione in Italia e penso che stia facendo bene. Sono sicuro che con l’esperienza farà ancora meglio. Gli serve solo questo, esperienza nel calcio italiano che credo stia acquisendo. È un giocatore di grande qualità che è già stato notato da alcune società di Serie A che hanno chiesto informazioni su di lui. Però Antoine è molto felice al Cagliari dove sente quanto è importante questa società per i suoi tifosi”.

Tra i suoi assistiti c’è Benjamin Sesko, uno dei nuovi astri nascenti del calcio europeo oggi in forza al Salisburgo. C’è mai stato un tentativo del Cagliari in passato per portarlo in Sardegna?

Sì, il presidente Giulini è stato uno dei primi ad averlo notato e avrebbe voluto portarlo a Cagliari quando aveva 16 anni e in pochi lo conoscevano. Però data la sua giovanissima età Sesko e la sua famiglia hanno scelto il Red Bull Salisburgo, visto che avevano la possibilità di farlo giocare già a 16 anni nel calcio professionistico nel Liefering, la loro seconda squadra. Una possibilità molto importante per la sua crescita”.

Matteo Zizola

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