Quando una partita termina cinque a uno è difficile pensare all’arbitro come a un elemento determinante per il risultato finale. Udinese-Cagliari ne è la conferma, con Rosario Abisso della sezione di Palermo attore non protagonista nella sfida del Friuli.
Intensità e correttezza
Decima direzione stagionale in Serie A, ottantunesima in carriera nel massimo campionato, Abisso è sicuramente uno degli arbitri più esperti e la sua designazione in uno scontro salvezza dava il peso della posta in palio. Una gara che però ha tradito le attese, non tanto per il gioco visto in campo, quanto per una tensione agonistica che nel secondo tempo è via via sparita con l’aumentare del distacco tra le due squadre. Il primo episodio degno di nota al minuto numero dieci, quando Dalbert arriva alla conclusione ben respinta da Silvestri. Dubbi sul controllo a inizio azione di Joao Pedro, forse con un braccio – almeno secondo i bianconeri – ma resta difficile capire dalle immagini se ci sia stata o meno irregolarità del capitano rossoblù. Piccola annotazione: rispetto alla passata stagione, qualora Dalbert avesse segnato non ci sarebbe stato alcun intervento del VAR per visionare l’eventuale tocco di braccio di Joao Pedro non essendo avvenuto nell’immediatezza della marcatura. Al 20′ ancora Dalbert protagonista, questa volta per il primo giallo della gara a causa di un intervento duro su Success. Giusta la sanzione decisa da Abisso. Al 28′ timide proteste dell’Udinese per un possibile fallo di mano di Altare su conclusione di Beto. Anche se ci fosse il tocco del difensore del Cagliari non sarebbe comunque punibile. Le braccia, infatti, sono aderenti al corpo con le mani addirittura dietro la schiena. Al 31′ proteste di Bellanova che non è d’accordo con il fischio di Abisso per una colpo di braccio su rinvio di Becao.
Unico errore
L’occasione per il Cagliari viene però giustamente fermata perché l’esterno rossoblù colpisce la sfera tra gomito e spalla. Al 32′ il vantaggio del Cagliari con la rete di Joao Pedro. Gol regolare dopo un veloce silent check tra Abisso e il VAR Valeri, Dalbert è in posizione regolare al momento del passaggio di Deiola. Al 34′ brutto e inutile intervento di Grassi su Pereyra, giusto il cartellino giallo mostrato da Abisso al numero 27 rossoblù. La prima ammonizione per l’Udinese arriva al 41′ quando Walace ferma con un intervento in ritardo Dalbert. Anche in questo caso è corretta la decisione del direttore di gara. Infine la prima frazione si chiude con forse l’unico errore di Abisso in tutti i 90 minuti. Joao Pedro è al limite dell’area friulana, prova a liberarsi di Nuytinck ma il difensore olandese entra con la gamba decisamente alta e sembra toccare anche l’avversario. In caso di tocco il fallo sarebbe automatico, ma anche senza il tocco sembrano esserci gli estremi per la punizione indiretta per gioco pericoloso. Nel contropiede seguente Pereyra manca una grande occasione, rendendo quasi secondario l’errore dell’arbitro.
Senza problemi
La ripresa scorre via senza particolari problemi visto anche il risultato. L’Udinese prende presto il largo, anche grazie a una decisione perfetta di Abisso in occasione del gol del 4 a 1 segnato da Molina. L’arbitro infatti fa proseguire il gioco nonostante il duro intervento di Baselli su Beto, dando così la possibilità ai bianconeri di mettere a segno la rete in contropiede con il perfetto pallonetto dell’esterno argentino. Abisso, peraltro, a fine azione sanziona giustamente il rossoblù con il cartellino giallo per il fallo sull’attaccante portoghese, sia atto a fermare l’azione sia particolarmente duro. Ammonizione che arriva anche per Pereyra al 60′, un intervento quasi da arancione quello sulla caviglia di Baselli. La gamba non è particolarmente tesa e il piede non affonda sull’avversario con durezza eccessiva, per questo il VAR non richiama Abisso. Ma sul punteggio di 4 a 1 l’entrata del Tucu appare fuori luogo. Così come è fuori luogo la simulazione di Grassi all’82’ sul punteggio di 5 a 1. Abisso è perfettamente piazzato, vede il tentativo di ingannarlo del rossoblù che dopo aver allungato il pallone dentro l’area va alla ricerca del contatto, che c’è, con un difensore dell’Udinese. Contatto che però arriva perché Grassi allarga in maniera innaturale la gamba, senza che l’avversario faccia nulla per intervenire. Secondo giallo da manuale, rosso evitabile e bravo Abisso che non si fa condizionare dal punteggio ed estrae comunque il cartellino correttamente.
Matteo Zizola