Un episodio decisivo con pochi dubbi. Un’espulsione per doppia ammonizione nel finale. Una gestione tattica della gara senza sbavature, sempre vicino all’azione e con l’autorevolezza necessaria per gestire alcune situazioni complicate. Può essere riassunta così la direzione di Ascoli-Cagliari da parte di Gianluca Aureliano della sezione di Bologna.
Episodio chiave
Seconda stagionale in cadetteria per l’esperto arbitro classe ’80, ancora una volta con il Cagliari in campo dopo la vittoria dei rossoblù di Benevento. Presenza numero 135 in Serie B per l’esperto fischietto, all’ottava in carriera come arbitro dei rossoblù. La partita parte tranquilla, il primo giallo all’ottavo minuto di gioco per Adjapong. L’esterno dell’Ascoli entra in ritardo su Luvumbo, giusto fischiare la punizione mentre l’ammonizione appare eccessiva. Al 27′ protesta Dionisi per il fischio di Aureliano che ravvede un suo fallo in attacco su Di Pardo. I giocatori si tirano reciprocamente la maglia, ma l’attaccante bianconero guadagna la posizione in maniera irregolare ed è corretta la chiamata del direttore di gara. Al 29′ rischia il giallo Luvumbo che disturba Guarna mentre il portiere dell’Ascoli prepara il rinvio dalla propria area. Ne nasce una discussione che Aureliano seda con autorevolezza e senza cartellini. Al 32′ l’episodio principale dell’incontro, quando Radunovic viene punito con il rigore per l’intervento appena dentro i sedici metri ai danni di Lungoiy. L’attaccante dei marchigiani anticipa il portiere rossoblù di quel tanto che basta per spostare il pallone ed essere poi messo fuori causa dall’entrata dell’estremo difensore. Dopo un check con il VAR Sacchi di Macerata la decisione viene confermata ed effettivamente Radunovic colpisce con il classico pestone l’attaccante avversario. Giusto anche non punire il serbo con il cartellino giallo, la sua entrata è genuina e la depenalizzazione trasforma l’ammonizione per SPA (fermare un attacco promettente) in un nulla di fatto. Nessun dubbio sull’assenza di DOGSO (negare una chiara occasione da gol), Lungoiy è accerchiato da due giocatori rossoblù e la palla è diretta verso l’esterno. Il primo tempo si chiude con le proteste di Luvumbo che chiede il rigore per un presunto fallo di Simic ai suoi danni, ma è bravo il difensore a intervenire con la testa – in maniera poco ortodossa ma sul pallone – mentre l’angolano cade a terra per la successiva dinamica.
Gialli e Luvumbo
Nella ripresa pochi gli episodi degni di nota, anche se fioccano le ammonizioni in casa Ascoli. Gioco spezzettato, ma senza particolare durezza. Al 47′ il secondo cartellino per i bianconeri con Eramo che blocca un contropiede portato avanti da Nández venendo giustamente sanzionato con il giallo da Aureliano. Al 50′ sempre protagonista Nández, che viene giustamente punito dal direttore di gara per un intervento di testa su Caligara. È l’uruguaiano infatti ad abbassarsi e non l’ex di turno a portare alta la gamba. Un minuto dopo ha ragione Falco a protestare per il mancato fischio di Aureliano per una trattenuta ai suoi danni da parte di Quaranta, mentre qualche dubbio lo lascia al 57′ il blocco di Falzarego su Deiola in area di rigore dell’Ascoli. Troppo poco per il rigore secondo il fischietto bolognese, con il terzino bianconero che tira un sospiro di sollievo. Nessun margine per l’intervento del VAR, Aureliano è in pieno controllo e l’intensità dell’intervento resta a discrezione del direttore di gara in campo. Al 62′ inizia la battaglia tra Luvumbo e i difensori avversari che porterà a ben tre gialli ai danni dell’Ascoli. Il primo a pagare pegno è Simic che blocca l’attaccante rossoblù fermando una potenziale azione pericolosa dopo essere stato saltato di netto. Al 72′ manca il fischio – e il conseguente giallo – per la trattenuta di Falasco sempre ai danni di Luvumbo, con quest’ultimo che rischia il cartellino per la manata di reazione nei confronti del difensore bianconero. Falasco che però, al 76′, non può evitare l’ammonizione dopo aver bloccato ancora una volta Luvumbo con una trattenuta plateale. All’80’ errore grave dell’assistente che segnala un fuorigioco di Barreca su azione d’attacco del Cagliari, ma il difensore non partecipa e la sfera viene controllata da un Lapadula ampiamente in gioco dentro i sedici metri dell’Ascoli. La gara si chiude con il rosso per doppia ammonizione per Falasco, dopo l’ennesimo fallo a bloccare un attacco promettente dei rossoblù, questa volta ai danni di Nández.
Matteo Zizola