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La Moviola | Pomeriggio tranquillo in Cagliari-Verona per Orsato

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Dopo le polemiche da parte di Walter Mazzarri per il mancato rigore su Keita, non fischiato dall’arbitro Paolo Valeri nella sfida contro il Genoa, il designatore Rocchi ha scelto Daniele Orsato per la sfida tra Cagliari e Verona. Internazionale, 257 partite in Serie A compresa quella tra rossoblù ed Hellas, tredicesima stagionale nel massimo campionato.

Prima frazione

Il fischietto di Schio come garanzia e la sua prestazione non ha mancato le attese. Direzione autorevole, dialogo con i calciatori tranquillo ma deciso, nessun episodio di particolare difficoltà ad aiutare un arbitraggio mai incoerente e sempre attento. I primi venti minuti filano senza alcun problema, unico dettaglio le numerose volte nelle quali Joao Pedro finisce a terra senza che Orsato fischi la punizione in favore del brasiliano. Contatti che il direttore di gara classe ’75 difficilmente fischia secondo il suo classico metro abbastanza di manica larga. E anche quando proprio Orsato rallenta con la sua presenza un’apertura sempre di Joao Pedro verso Bellanova, il dialogo a distanza tra arbitro e numero dieci chiude la questione in pochi secondi. Il primo cartellino arriva al 22‘, un minuto dopo che Barak ha commesso fallo su Bellanova. Intervento duro che blocca una ripartenza del Cagliari, Orsato applica il vantaggio e quando il gioco viene fermato per un fallo di Depaoli sempre su Bellanova ecco arrivare il giallo per il ceco. Al 23′ seconda ammonizione della gara, sempre per il Verona. È Tameze a fermare al limite dell’area Grassi. Entrata volontaria che ferma il numero 27 del Cagliari in procinto di calciare verso Montipò. Giusta la sanzione. Pochi episodi, tutti nella fase centrale di un primo tempo sostanzialmente tranquillo per Orsato.

In controllo

Nella ripresa l’agonismo sale, a tratti ci si aspettano maggiori difficoltà per il fischietto di Schio, ma alla fine prosegue il pomeriggio tranquillo per Orsato. Curioso quanto accade al 51′. Pavoletti ha appena messo piede in campo, su un pallone lungo contende la sfera a Ilic e allarga il braccio colpendo l’avversario tra collo e nuca. Punizione giusta, giallo forse eccessivo per il livornese appena dieci secondi dopo essere entrato al posto di Keita. Al 54′ Simeone resta a terra dopo un contatto con Lovato ed effettivamente dal replay si vede il difensore dare una manata sul volto – involontaria – al Cholito. Orsato lascia correre, piccolo errore dell’arbitro in questo caso. Al 56′ arriva il giallo per Hongla, reo di aver fermato Rog al limite dell’area. Fallo non cattivo, trattenuta leggera, ma ammonizione da manuale per SPA – Stop Promising Attack. dalla punizione arriverà il gol di Joao Pedro. Al 71′ Mazzarri protesta vigorosamente per un fischio a suo dire errato di Orsato. Il direttore di gara catechizza il tecnico rossoblù senza mostrare alcun cartellino. Peraltro punizione corretta quella fischiata dall’arbitro, Altare infatti prima di prendere il pallone tocca sul polpaccio Simeone nel tentativo di anticiparlo. Il Cholito verrà ammonito poco dopo – al 77‘ – per un’entrata scomposta su Lovato. Involontaria – Simeone guardava il pallone – ma comunque dura tanto che Lovato continuerà la gara con una vistosa fasciatura alla testa. I tacchetti dell’argentino vanno sulla nuca del difensore, la gamba è piegata e il piede non affondato con vigoria ed è questo a salvare Simeone dal rosso diretto, motivo per cui il VAR Mazzoleni non richiama Orsato alla OFR.

Nonostante ci si aspetti un assalto finale e qualche tensione vista la posta in palio per il Cagliari, gli ultimi minuti restano una passeggiata di salute per Orsato. Certo, all’81‘ ci sarebbe un angolo in favore del Cagliari che l’arbitro cambia in rimessa dal fondo per il Verona – è Casale e non Joao Pedro a toccare per ultimo sul cross di Dalbert – ma per il resto nulla da eccepire. Il giallo che arriva per Carboni al 90′ è automatico, con il difensore che ferma il contropiede di Lasagna con un fallo volontario ma non cattivo. I sei minuti di recupero non aggiungono altro e si chiude senza alcun problema la direzione di gara del fischietto di Schio.

Matteo Zizola

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