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La Moviola | Maresca senza problemi in un Venezia-Cagliari con poca tensione

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Una retrocessione arrivata nella maniera più inattesa, dopo un pareggio a Venezia mentre l’Udinese strapazzava la Salernitana all’Arechi. Il Cagliari che non è riuscito a segnare il gol salvezza al Penzo non può recriminare che con se stesso, di certo non può farlo per l’arbitraggio di Fabio Maresca, designato da Rocchi per la sfida tra rossoblù e lagunari.

Premesse
Sedicesima stagionale in Serie A per il fischietto di Napoli, terza con il Cagliari in campo. I precedenti contro Udinese e Lazio, due sconfitte casalinghe, hanno portato al classico non c’è due senza tre. Un filo rosso che lega il fischietto classe ’81 alle gare da sliding doors negative per Joao Pedro e compagni. La sfida contro la Lazio nel dicembre del 2019, inizio della fine dei sogni d’alta classifica; quella contro i friulani del dicembre 2021, punto più basso del girone d’andata di questo campionato; quella contro i biancocelesti dello scorso marzo, primo passo falso del filotto negativo che ha portato alla retrocessione. La partita tra Venezia e Cagliari non ha detto pressoché nulla dal punto di vista arbitrale. Maresca ha tenuto in pugno una gara quasi mai complicata, ha allentato le poche tensioni durante i novanta minuti e non è mai mancato negli unici episodi che avrebbero potuto metterlo in difficoltà.

Nessuna polemica
La prima occasione nella quale il fischietto campano è chiamato a decidere arriva al 16′. Johnsen entra in area nella zona destra d’attacco, prova a sterzare su Ceppitelli e la sfera colpisce il braccio del difensore rossoblù. Inutili le proteste dell’attaccante del Venezia, la palla impatta sulla zona vicina alla spalla del centrale umbro che, peraltro, fa di tutto per evitare il contatto. Giusta la decisione di Maresca di sorvolare, anche il VAR Di Paolo conferma dopo un breve check. Al 37′ è ancora protagonista Ceppitelli che riceve il primo giallo della gara. Entrata dura su Cuisance all’altezza delle panchine, il difensore rossoblù colpisce anche il pallone evitando così una sanzione più pesante. La ripresa si apre come la prima frazione con le proteste di Johnsen per una spallata di Altare all’interno dell’area del Cagliari. Maresca lascia correre con ampi cenni, ma in ogni caso l’azione viene interrotta per il fuorigioco in partenza dell’attaccante norvegese. Al 55′ l’unico errore della gara di Maresca che non assegna un angolo in favore del Cagliari. Sul colpo di testa di Joao Pedro da dentro l’area è infatti decisiva la deviazione di Svoboda in corner, ma l’arbitro assegna una rimessa dal fondo per il Venezia nonostante i tentativi rossoblù di convincere il difensore ad ammettere il tocco. Il resto della gara scorre senza particolari problemi, dall’ammonizione giusta a Nández per un’entrata dura su Haps – bravo Maresca a limitare la tensione tra i due giocatori dopo il fallo – alle due proteste del Cagliari per presunti falli di mano in area del Venezia. Il primo al 62′, con Bellanova che lamenta un tocco di Mateju che, però, devia con la parte bassa della schiena. Il secondo al 64′ con Lovato, ma Ampadu colpisce la sfera con il braccio piazzato davanti alla propria pancia. Infine il terzo giallo per il Cagliari al 93′, Altare viene punito per le proteste in seguito a un contatto tra Nández e un difensore del Venezia che, giustamente, non viene punito con la massima punizione.

Matteo Zizola

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