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La Moviola di Torino-Cagliari: Cosso positivo in un pomeriggio tranquillo

L'arbitro Cosso di Reggio Calabria
L'arbitro Cosso di Reggio Calabria
sardares
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Ottava direzione in Serie A per Francesco Cosso, arbitro designato per la sfida tra Torino e Cagliari della prima giornata di campionato. Una gara nel complesso senza particolari problemi, condotta con serenità e padronanza.

Episodi
A testimoniare il pomeriggio tranquillo del fischietto della sezione di Reggio Calabria i pochi episodi degni di nota. Un arbitraggio in stile europeo, senza sanzionare cadute per contatti leggeri e cercando il più possibile di far scorrere il gioco, compito complesso in una sfida uomo su uomo come da copione con le squadre di Ivan Juric. Al 15′ l’occasione migliore per il Cagliari con Nández che chiama alla grande parata Milinkovic Savic. Azione che parte da un contrasto sulla fascia laterale tra il capitano rossoblù e Buongiorno, con quest’ultimo che lamenta un intervento falloso ai suoi danni. Il contatto tra le gambe che s’incrociano è evidente, ma Cosso lascia correre rispettando il metro adottato prima e dopo l’episodio, il classico contatto border line per il quale ogni decisione può essere corretta. Al 36′ ancora Buongiorno protagonista con il primo e unico giallo della gara. Oristanio supera il difensore granata che, fermando un’azione promettente per il Cagliari, trattiene il giovane attaccante rossoblù. Ammonizione per SPA da manuale, inutili le proteste del numero 4. Al 54′ manca un angolo in favore degli uomini di Ranieri quando Luvumbo, contrastato da Schuurs nei pressi della porta del Torino, devia la sfera oltre la linea toccando sì il piede dell’angolano che, però, appare fuori dal terreno di gioco.

Infine l’episodio più dubbio del pomeriggio con le proteste del Cagliari per un possibile rigore ai danni del numero 77. Luvumbo entra in area, prende posizione su Schuurs e termina a terra dopo un contatto con l’avversario. Ci sono una leggera carica e un contatto tra la gamba di Schuurs e il polpaccio dell’attaccante, ma Cosso non assegna la massima punizione ritenendo il tutto una nornale dinamica di gioco. L’arbitro dimostra così coerenza, l’intervento non così duro da poter portare al rigore. Tagliato fuori il VAR, l’intensità del contatto valutata dal fischietto calabrese in ottima posizione e dunque non passibile di On Field Review, come d’altronde nel caso Cosso avesse optato per l’assegnazione del tiro dagli undici metri.

Matteo Zizola

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