Tanto VAR, ma senza On Field Review, in mezzo a una gestione generale che non è dispiaciuta. Il direttore di gara Francesco Fourneau, designato per il Monday Night di Serie A tra Parma e Cagliari, è stato protagonista di una sfida emozionante sul campo e senza grossi dubbi dal punto di vista arbitrale, ben condotta dal fischietto della sezione di Roma 2 sia per metro che per utilizzo dei cartellini.
Giallo sì, gialli no
Sei minuti di gioco e subito intervento da parte di VAR e AVAR per annullare la rete del possibile vantaggio del Cagliari segnata da Mina sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Inizialmente assegnata da Fourneau, complice la bandierina rimasta abbassata dell’assistente, viene poi cancellata con l’overrule da parte del VAR attraverso il sistema SAOT, ossia la tecnologia semiautomatica di rilevazione dell’offside. Meno netta di quanto apparisse in diretta la posizione del colombiano sul colpo di testa di Luperto respinto dal palo, prima che Mina ribadisse in rete alle spalle di Suzuki. Essendo una semplice rilevazione geografica oggettiva, nessun bisogno per il fischietto classe ’84 di andare al video per rivedere l’azione. Al 13′ corretto non ammonire Mihaila per la trattenuta su Luvumbo. Vero che l’angolano stava ripartendo in contropiede con la difesa del Parma non schierata perfettamente, ma è altrettanto vero che il numero 77 del Cagliari si era allungato il pallone andando a perdere il concetto di promettente azione d’attacco e dunque evitando a Mihaila il giallo per SPA. Ammonizione che però non può essere risparmiata a Bernabé al 25′, con il centrocampista dei padroni di casa che dopo aver controllato male la sfera si fa superare da Viola per poi stenderlo con uno sgambetto in questo caso sì da manuale alla voce SPA (Stopping a Promising Attack). Al 30′ proteste della panchina del Cagliari per un intervento a gamba alta di Mihaila su Zappa, corretta la punizione assegnata da Fourneau così come la decisione di non sanzionare con il cartellino l’attaccante del Parma. Mihaila anticipa nettamente Zappa e poi, per normale dinamica e con la gamba piegata – e senza velocità elevata – tocca con la punta dello scarpino il lato del piede del rossoblù. Al 46′ errore del direttore di gara romano quando assegna un angolo al Parma per un tocco sempre di Zappa – che non c’è – invece che rilevare il netto fallo del difensore del Cagliari su Valeri. Posizione comunque che sarebbe stata praticamente la stessa del tiro dalla bandierina, quindi nel complesso un errore senza conseguenze rilevanti.
Ahi Palomino
La ripresa si apre con il secondo cartellino giallo mostrato ai giocatori di casa. È il nuovo entrato Coulibaly a essere giustamente sanzionato per un un fallo su Viola in una situazione del tutto simile a quella che aveva portato all’ammonizione di Bernabé nel primo tempo. Stesso controllo errato, pallone rubato, intervento da SPA. Al 53′ arriva anche il primo giallo per il Cagliari, anche in questo caso per SPA. È Obert a finire sul taccuino di Fourneau per una spinta evidente su Almqvist dopo essere stato superato in dribbling e bloccando un’azione promettente d’attacco dei gialloblù. Al 63′ annullato già in campo il gol di Piccoli, con il fuorigioco segnalato giustamente ad azione conclusa dall’assistente e poi confermato come netto da parte del VAR attraverso il SAOT. Succede poco o nulla fino all’84’ quando Palomino atterra al limite dell’area Charpentier che gli ruba la palla al momento del tentativo di rilancio. Fallo netto dell’argentino, Fourneau assegna la punizione appena fuori dai sedici metri, ma dopo il silent check con il VAR Francesco Meraviglia e l’AVAR Michael Fabbri arriva una nuova overrule. Contatto nettamente sulla riga dell’area di rigore e tiro dagli undici metri assegnato senza andare a rivedere l’episodio al video. Il motivo è semplice, nessuna contestazione – correttamente – da parte del VAR sull’effettiva correttezza del fischio, ma una semplice rilevazione geografica della posizione del contatto che non necessita della On Field Review. Infine le ultime due ammonizioni, una per parte: prima Piccoli che al 90′ ferma Bernabé con il più classico dei falli da SPA a interrompere la giocata dell’avversario, poi Haj Moamed che chiede un rigore inesistente – è lui a trattenere Luperto e non il contrario – per poi esagerare nelle proteste e meritarsi la sanzione del direttore di gara.
Matteo Zizola