Pomeriggio tutt’altro che semplice per Marco Di Bello, arbitro designato per la sfida salvezza tra Monza e Cagliari terminata con la vittoria per gli ospiti con il punteggio di 1-2. Una gara combattuta, a tratti spigolosa, con un rigore concesso e un cartellino rosso entrambi arrivati dopo il richiamo del VAR e successiva On Field Review.
Rigore e cartellini
Prestazione complessa quella del fischietto pugliese, salvato dalla sala di Lissone nelle due situazioni più importanti della partita e in generale non del tutto convincente nella conduzione arbitrale. Al 3′ il primo episodio chiave quando Ciurria prova la conclusione in area del Cagliari e trova la deviazione di Makoumbou. Proteste immediate del Monza e arriva il richiamo alla OFR da parte della coppia formata dal VAR Davide Ghersini di Genova e dall’AVAR Davide Massa di Imperia. C’è infatti il tocco con la mano del centrocampista rossoblù, con il braccio largo e in posizione punibile. Automatico per Di Bello assegnare il rigore ai padroni di casa, corretto non sanzionare Makoumbou con il giallo. Decisione che arriva nonostante il tiro di Ciurria fosse diretto abbondantemente sul fondo e il tocco del giocatore del Cagliari più con le dita che con la mano: corretta comunque la chiamata del VAR e corretto il rigore, altro discorso discutere un regolamento che non sembra seguire lo spirito del gioco in nome dell’uniformità di giudizio. Al 9′ inizia il rapporto complicato con i cartellini giallo di Di Bello che decide fin dal principio di non sanzionare con l’ammonizione interventi che lo meriterebbero. È il caso di quello di Pereira su Viola, entrata in ritardo e braccio largo a colpire il petto del numero 10 del Cagliari, manca il cartellino giallo al laterale del Monza. Al 10′ protesta Mina per una trattenuta in area brianzola da parte di Caldirola, rischia il difensore di Bocchetti ma Di Bello la valuta, correttamente, come leggera. All’11’ chiede nuovamente il rigore la squadra rossoblù per un presunto tocco di mano di Izzo su cross di Zortea, ma l’ex Torino colpisce nettamente il pallone con la spalla. Al 18′ errore dell’arbitro che fischia una punizione in favore di Viola, ma con Felici in proiezione offensiva e il vantaggio ignorato. Al 25′ altra ammonizione mancata per Piccoli che arriva “lungo” su Izzo rischiando il cartellino. Coerente comunque Di Bello, decisione che fa il paio con quella per Pereira in precedenza. Altro giallo che manca è quello per l’entrata di Mina sulla caviglia di Caprari al 27′, involontaria ma comunque sanzionabile, così come al 32′ andrebbe ammonito per simulazione Felici che, al limite dell’area, cade senza alcun tocco da parte di Birindelli chiedendo anche il fallo a Di Bello. In mezzo il primo giallo della sfida, è Bondo che spende il cartellino per bloccare un’azione d’attacco promettente di Piccoli al 30′. Il primo tempo si chiude con prima il contatto Mina-Mota che porta all’infortunio del colombiano al 36′, c’è una spallata del rossoblù sul portoghese del Monza ma nulla meritevole di fischio, mentre non c’è la punizione poi fischiata contro Mota che non commette alcuna infrazione su Mina. Infine il primo giallo per il Cagliari, è Piccoli a entrare in ritardo su Turati e venire giustamente ammonito da Di Bello: nessun estremo per il rosso, l’attaccante fa di tutto per evitare il contatto, le ginocchia sono piegate e la velocità non elevata, semplice imprudenza e non grave fallo di gioco.
Di nuovo VAR
La ripresa non cambia per intensità fisica e numero si scontri, con Di Bello che continua con lo stesso metro fatto di cartellini che mancano e situazioni lasciate correre con troppa facilità. Al 48′ rischia nuovamente Caldirola per un abbraccio su Viola, nessuna protesta del numero 10 e gioco che prosegue, mentre al 58′ ennesimo fallo del centrale scuola Inter ancora su Viola, entrata da dietro in ritardo e, a sorpresa, nessun giallo. Al 59′ altra ammonizione persa dal fischietto di Brindisi quando Felici entra in ritardo sulla caviglia di Birindelli. E ci vuole il VAR per aiutare nuovamente l’arbitro quando, dopo una contesa vicino alla linea di fondo, D’Ambrosio e Mina finiscono assieme a terra. Siamo al 62′, l’ex Inter nel rialzarsi spinge con il piede sulla coscia del colombiano in modo intenzionale e, di conseguenza, Ghersini e Massa richiamo Di Bello dopo un breve check. Arriva il giusto rosso per D’Ambrosio, condotta violenta senza alcun dubbio, e curiosa la protesta del giocatore del Monza che rivolto al quarto ufficiale chiede “come faccio ad alzarmi” e poi verso Bocchetti sentenzia un “questi sono scarsi” diretto ad arbitro e assistenti video. “Hai caricato con i tacchetti” risponde il quarto Marco Piccinini, confermando la ragione corretta della decisione finale. Al 66′ inizia lo show di Di Bello che, in maniera più unica che rara, diventa inflessibile con i medici del Cagliari. Mina è a terra e viene costretto a uscire dal campo prima del loro arrivo (66′) per poi essere ammonito per perdita di tempo, così come all’83’ confronto tra i dottori rossoblù e l’arbitro quando è Makoumbou a restare a terra e venire soccorso dopo un colpo alla schiena subito da Maldini. Di Bello costringe nuovamente i medici a curare il centrocampista fuori dal campo senza nemmeno garantire una prima parte d’intervento sul terreno di gioco. Infine l’ultimo giallo all’88’, è Bianco che viene ammonito per le proteste plateali e lancio del pallone con forza dopo un fischio ai suoi danni del direttore di gara.
Matteo Zizola