Partita senza troppe complicazioni pur con alcune situazioni dubbie. Novanta minuti in sostanza relativamente tranquilli per Marco Piccinini, arbitro designato per Juventus-Cagliari, sfida valida per il dodicesimo turno di Serie A e terminata sul punteggio di 2-1 per i padroni di casa.
Tranquillità
Poco da segnalare nella prima frazione, unica nota di rilievo il metro adottato dal fischietto della sezione di Forlì. Poche interruzioni, situazioni a metà lasciate correre, nessun cartellino. Dettaglio, quello del metro largo, che tornerà importante in occasione della punizione che porterà al vantaggio bianconero firmato da Bremer. Primo episodio al 24′ quando, su angolo calciato da Augello, il colpo di testa di Prati trova la deviazione di Kostic. Intervento che sembra essere con la mano, ma con il braccio attaccato al corpo e dunque non in posizione punibile. Al 27′ Goldaniga ferma Kean a metà campo, richiamo di Piccinini che non estrae il giallo. Decisione corretta, l’attaccante della Juventus è solo, la difesa del Cagliari schierata e in netta superiorità numerica e non viene bloccata un’azione di attacco promettente. Al 31′ rischia l’ammonizione Kean che impatta con la mano sinistra aperta sul volto di Zappa, intervento più negligente che imprudente e dunque può starci non estrarre il giallo. Al 33′, su azione da palla inattiva, flipper in area Cagliari con rimpallo Augello-Dossena, mano del primo ma non punibile e decisione confermata dopo rapido silent check con il VAR Paolo Valeri. Al 40′ sembra mancare un angolo al Cagliari dopo un tentativo di cross di Luvumbo che impatta su Gatti, senza che la sfera caramboli sull’angolano.
Dubbi
La ripresa vede Piccinini chiamato ad alcune decisioni importanti, la prima arriva al 57′ con il primo giallo dell’incontro. Mckennie entra in scivolata su Luvumbo sia in maniera imprudente sia bloccando una ripartenza interessante del Cagliari. Sanzione corretta, mentre più di un dubbio quando due minuti più tardi il fischietto classe ’83 punisce il contrasto tra Lapadula e Miretti. Ci sono la trattenuta da parte del numero 9 rossoblù sui pantaloncini dell’avversario e anche una certa irruenza, tanto che proprio Lapadula dopo un accenno di proteste conferma all’arbitro di aver commesso fallo. Ma, guardando al metro utilizzato per un’ora, è una decisione che stona. Dalla successiva punizione arriva la rete di Bremer, confermata dopo un breve check per verificare la posizione di partenza – regolare – del difensore brasiliano. Al 70′ il raddoppio della Juventus siglato da Rugani tra le proteste di parte Cagliari per un presunto controllo con la mano dell’ex di turno. Dalle immagini sembra toccare solo con l’addome nel primo controllo, così come il pallone non cambia giro dopo essere passato vicino al braccio del difensore. Il check è relativamente breve e va ricordato che in queste occasioni non è necessaria né richiesta la On Field Review: in caso di mano certificata al VAR sarebbe bastata una overrule, ossia una decisione direttamente di Valeri a modificare quella del campo come nei casi di fuorigioco. Questo perché il tocco con la mano o con il braccio in attacco nell’immediatezza di un gol vengono considerati oggettivi e dunque senza bisogno di interpretazione delle immagini da parte di Piccinini, esattamente come in caso di situazioni “geografiche”. Tra i primi a protestare Luvumbo, ammonito dal fischietto romagnolo. Due gli altri gialli mostrati dall’arbitro, entrambi per calciatori della Juventus. All’82’ è Kostic a finire sul taccuino di Piccinini per aver fermato Oristanio in una ripartenza promettente per il Cagliari, mentre all’87’ è Cambiaso a essere ammonito giustamente per la stessa fattispecie dopo una trattenuta netta per fermare nuovamente Oristanio. Nel primo minuto di recupero maniere forti di Rugani in area Juventus su Pavoletti, i due si tirano reciprocamente la maglia ma il difensore lo fa in maniera nettamente più decisa. Inutili le proteste anche perché l’azione è stata poi di fatto annullata per la segnalazione di fuorigioco di Augello a inizio azione. Infine ci starebbe il giallo per Bremer al 94′ quando, in un contrasto aereo con Lapadula, allarga il braccio destro colpendo con il gomito il centravanti rossoblù. Intervento più imprudente che negligente che avrebbe dovuto portare al cartellino.
Matteo Zizola