Novantacinque minuti di tranquillità, ma con più di un errore nonostante una gara pressoché corretta. Un pomeriggio non felice nella sfida tra Frosinone e Cagliari per Michael Fabbri, direttore di gara al Benito Stirpe per la sua personale terza stagionale in Serie B. Tranquillità che dura fino al minuto 95, appunto, quando arriva l’episodio chiave.
Pareggio con dubbio
Ordinaria amministrazione per il fischietto della sezione di Ravenna durante tutta la partita, anche se non sono mancati fischi piuttosto discutibili. Al 6′ rischia il giallo Viola che ferma una ripartenza di Rohdén con una spinta netta. Ci sarebbero gli estremi per l’ammonizione per SPA – stoppare un’azione d’attacco promettente – ma il direttore di gara concede solo la punizione al Frosinone. Al 10′ intervento duro di Lucioni su Lapadula, l’azione prosegue con Fabbri che concede giustamente il vantaggio. Al 14′ arriva il gol del Cagliari firmato da Luvumbo su lancio di Carboni. Breve check tra arbitro e il VAR Aleandro Di Paolo e rete convalidata, l’attaccante angolano è infatti nettamente in posizione regolare. Al 31′ il pareggio del Frosinone con Rodhén, rete valida con il centrocampista ciociaro tenuto in gioco da Obert. Il dubbio nasce qualche secondo prima, quando nell’area opposta Luvumbo si libera di un avversario venendo punito con una punizione a sfavore da parte di Fabbri. Fallo che non sembra esserci e che, oltre a togliere una ghiotta chance al Cagliari, crea i presupposti per il ribaltamento rapido che porta al gol del Frosinone. Nell’occasione Luvumbo viene graziato dall’arbitro che non estrae il giallo, nonostante l’attaccante calci la sfera lontano abbondantemente dopo il fischio di Fabbri. Al 38′ occasione sprecata da Moro a tu per tu con Radunovic, ma l’azione sembra viziata da un fallo a metà campo su Kourfalidis non rilevato dall’arbitro.
Correttezza
La ripresa scorre senza particolari episodi fino ai minuti di recupero, quando per Fabbri inizia il momento delle decisioni che determineranno il risultato finale. Al 50′ Viola viene graziato nuovamente, nessun giallo per la vistosa trattenuta a metà campo su Moro pronto a far partire un contropiede interessante per il Frosinone. Nessuna possibilità di scampo tre minuti dopo per Carboni, primo ammonito della gara per una netta trattenuta su Mulattieri lanciato verso l’area del Cagliari. Al 58′ Lucioni ferma Rog al limite dell’area, ci sarebbero gli estremi per la punizione e il giallo al difensore, ma Fabbri preferisce concedere un vantaggio non così netto. Al 67′ finisce sul taccuino Insigne, reo di essersi tolto la maglia dopo il gol del due a uno. Passano venti minuti e all’87’ proteste del Cagliari per un possibile tocco di braccio in area del Frosinone da parte di Ravanelli su tiro di Kourfalidis. Tocco che c’è, ma braccio aderente al corpo e dunque giusto non assegnare la massima punizione dopo breve silent check con il VAR. Al 93′ appare eccessivo il giallo mostrato a Nández per fallo su Bocic, l’intervento è più appariscente che duro e pericoloso.
Finale acceso
Quando ormai la gara sembra destinata a chiudersi senza fiammate, ecco arrivare i due episodi più importanti. Il primo al 95′ quando su un traversone a campanile di Nández dalla destra, Lapadula prova a prendere posizione a centro area per poi finire in terra. Immediato il rigore fischiato da Fabbri tra le proteste dei padroni di casa, proteste inutili perché è netto l’intervento di Mazzitelli sul centravanti rossoblù. Braccio largo, gomito che impatta sul viso di Lapadula, giusto anche il giallo comminato al centrocampista ex Monza. Non è finita, perché dopo il rigore realizzato sempre dall’italo-peruviano al 98′ è Pavoletti a ribaltare il risultato. Gioia interrotta dopo un check con il VAR che rileva la posizione di fuorigioco a inizio azione di Lapadula sul filtrante di Makoumbou.
Matteo Zizola