Una partita sostanzialmente corretta, ma con diversi errori di valutazione da parte dell’arbitro. Non tanto sull’episodio chiave che ha deciso la sfida tra Fiorentina e Cagliari, terminata sul punteggio di 1-0 con gol di Cataldi, quanto per la gestione dei provvedimenti disciplinari e di piccoli dettagli che hanno reso la prestazione di Marco Piccinini insufficiente. Il fischietto di Forlì non esce positivamente dalla gara del Franchi, tra cartellini gialli mancanti e altri eccessivi e la rete che ha sancito il punteggio finale a mettere sul banco degli imputati più il VAR che l’arbitro di campo.
Manca l’On Field Review
Decima volta come direttore di gara con il Cagliari in campo per Piccinini, la cui partita parte subito con una decisione dubbia quando Sottil si scontra con Zappa al limite dell’area rossoblù. Per l’arbitro è fallo del giocatore della Fiorentina, scelta condivisibile ma che appare eccessiva con la gamba dell’ex di turno non alta e il contatto che avviene per normale dinamica. Al 10′ il fischietto di Forlì sanziona con una punizione il contatto tra Viola e Dodó, con il numero 10 del Cagliari che allargando il braccio colpisce con la mano il viso del difensore brasiliano. Anche qui qualche dubbio, ma decisione che può starci. All’11’ la più grande occasione della partita per gli ospiti quando prima Piccoli viene fermato dalla parata di De Gea, poi Makoumbou vede la sua conclusione deviata in angolo da Ranieri. Sospetto fuorigioco per l’attaccante prima di calciare verso la porta, anche se potrebbe essere tenuto in gioco dal piede di Gosens. In caso di gol ci sarebbe stata senza dubbio la valutazione del VAR. E proprio il VAR Marco Serra e l’AVAR Maurizio Mariani sono i protagonisti nella rete del vantaggio della Fiorentina segnata da Cataldi. Sulla conclusione dell’ex Lazio, infatti, è evidente la posizione di fuorigioco geografica di Kouame. Influisce sulla visuale di Sherri? Secondo regolamento il gol appare regolare perché sia al momento del tiro che poco dopo il portiere ha la possibilità di vedere la sfera e la sua direzione. Ciò che manca, però, è l’On Field Review, perché la punibilità o meno della posizione dell’attaccante viola avrebbe dovuto essere determinata da Piccinini dopo aver visionato l’azione a video. Supportabile dunque la convalida della rete, ma non il modo in cui si è proceduto. E comprensibile in tal senso la dichiarazione post partita di Davide Nicola che, seppur in maniera educata e senza grosse polemiche, ha contestato l’assegnazione del gol. Al 31′ il primo cartellino della sfida, è Comuzzo a essere punito per un fallo su Piccoli. Eccessivo il provvedimento del fischietto romagnolo non essendoci né un intervento duro né gli estremi per la SPA (Stopping Promising Attack). Al 35′ stesso destino per Mina e nuovamente errore di Piccinini: il difensore colombiano colpisce nettamente il pallone che poi carambola su Sottil con quest’ultimo che, per normale dinamica, cade dopo il contatto con il rossoblù. Non solo l’ammonizione, ma anche il fallo sono entrambi errori dell’arbitro, più corretto lasciar correre e riprendere con una rimessa dal fondo per il Cagliari.
Cartellini sì, cartellini no
La ripresa presenta praticamente le stesse dinamiche della prima frazione, con Piccinini che ha difficoltà a gestire l’aspetto disciplinare in più di un’occasione. Al 50′ è però bravo il fischietto classe ’83 a non punire la presunta spinta di Obert su Dodó, con il brasiliano che appena sente la mano del rossoblù si lascia andare. Una tipologia di intervento e di caduta che, però, l’arbitro non gestirà con coerenza nel corso del secondo tempo, così come le proteste del terzino viola sono eccessive e avrebbero meritato senza dubbio l’ammonizione. Al 52′ è Gosens a fermare Zortea dopo essere stato saltato, punizione ineccepibile come ineccepibile sarebbe stato il cartellino giallo che Piccinini dimentica di estrarre. Al 53′ altra imprecisione del fischietto romagnolo, sulla punizione calciata in area da Marin è Kouame ad allungare in calcio d’angolo toccando per ultimo la sfera, ma viene assegnato il calcio di rinvio per i padroni di casa. Al 58′ giallo per Dodó che ferma Luvumbo con un intervento in ritardo sia imprudente sia da SPA, anche in questo caso non mancano le proteste del brasiliano. Al 61′ è ancora protagonista il terzino dei viola che chiede il giallo per Luvumbo dopo una trattenuta dell’angolano che Piccinini non punisce con il cartellino. E, anche in questo caso, l’arbitro lascia passare la reazione di Dodó che avrebbe meritato la seconda sanzione disciplinare. Al 65′ è coerente il direttore di gara quando punisce la manata – seppur involontaria di Adli su Luperto, identica a quella di Viola su Dodó della prima frazione. Al 75′ arriva il giallo a Gosens per fallo su Luvumbo, questa volta Piccinini non salva il tedesco per un intervento praticamente identico al precedente su Zortea. Infine gli ultimi due cartellini: curioso quello mostrato all’allenatore del Cagliari Nicola che, per accelerare la ripresa del gioco – scelta inutile visti i cambi pronti a essere effettuati – va a recuperare il pallone lontano dalla sua area tecnica e nei pressi della panchina di Palladino; giusto quello per Luvumbo che dopo aver sbagliato uno stop entra in ritardo su Parisi.
Matteo Zizola