Nessuna polemica, poco agonismo, arbitraggio da fine stagione. Rosario Abisso della sezione di Palermo ha condotto senza problemi – pur con qualche sbavatura – un Cosenza-Cagliari sereno e con zero discussioni. Settima in B in questa stagione per il fischietto classe ’85, settantacinquesima totale in cadetteria con un bilancio con i rossoblù sardi che arriva dopo lo 0-1 odierno a nove vittorie, due pareggi e sei sconfitte.
Calma piatta
Partita dai ritmi abbastanza bassi e senza particolare agonismo. Il fischietto della sezione di Palermo ha così vita facile, pur se in alcune occasioni sembra perdere concentrazione e precisione. Al 2′ il primo errore grossolano, manca infatti un angolo al Cosenza piuttosto netto quando Zilli conclude verso la porta di Radunovic ed è netta la deviazione di Altare in corner. Al 18′ il direttore di gara fa 1-1 non concedendo il tiro dalla bandierina al Cagliari, Azzi conclude al volo dopo una combinazione volante con Lapadula e sembra chiara la deviazione in angolo di Micai. Al 19′ rischia il giallo Rog, intervento duro anche se non cattivo su Marras, gamba alta ma non tesa e Abisso fischia senza sanzionare il croato. Al 24′ è regolare la posizione di Lapadula sul colpo di testa di Pavoletti in occasione del vantaggio del Cagliari, è infatti Martino a tenere in gioco il numero 9. Al 33′ di nuovo Rog protagonista, fallo su Cortinovis con un’entrata dura non da SPA (fermare un’azione promettente d’attacco), ma che fa il paio con l’entrata precedente e meriterebbe l’ammonizione. Abisso richiama il croato, concedendogli l’ultima occasione. al 45′ Abisso ferma il gioco dopo che Mancosu è rimasto a terra colpito alla nuca, decisione giusta ma manca il fallo in favore del Cagliari per l’entrata in ritardo di Venturi con una carica sul numero 5 rossoblù. Al 46′ proteste del Cosenza per un possibile rigore su Martino, ma Rog non tocca l’avversario che cade da solo nei sedici metri avversari. Manca, al contrario, il giallo per simulazione mentre inspiegabili le proteste dopo il fischio finale da parte dei calabresi.
La ripresa, se possibile, offre anche meno spunti. Due soli gli episodi di rilievo, ovvero le ammonizioni prima di Obert all’83’ e poi di Lapadula all’86’. Entrambe ineccepibili, due entrate in ritardo non cattive ma comunque dure e da cartellino giallo da manuale. Lo slovacco colpisce la caviglia di Brescianini, mentre il numero nove in azione di pressing arriva lungo su Venturi. La gara si chiude con quattro minuti di recupero e il quinto posto per il Cagliari – ai playoff contro il Venezia – e il quartultimo per il Cosenza – ai playout contro il Brescia.
Matteo Zizola